Nella “Dama Svelata” gli enigmi e le trasformazioni di Raffaello

La “Dama Svelata” è un’opera d’arte digitale, ma è anche la soluzione creativa e sostenibile che Gloria Gatti e Maurizio Seracini hanno individuato in questo 2022 per valorizzare il patrimonio culturale attraverso l’uso dello nuove tecnologie.

Grazie a conoscenze tecniche approfondite, la digitalizzazione ha permesso loro di svelare “il segreto” del cagnolino e di rielaborare artisticamente un’inedita versione del dipinto di Raffaello intitolato “La dama col Liocorno” in digital painting e che, nel contempo, narra le trasformazioni subite dall’opera nel corso dei secoli.

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Un’offerta ai più giovani per riscoprire i musei al tempo del… “nuovo colera”

Il visitatore, come in un’epifania di James Joyce, compie un percorso di esperienza visiva che lo conduce per mano alla rivelazione e alla scoperta di un patrimonio nascosto e invisibile, svelato grazie a un nuovo sguardo.

Le generazioni più giovani si stanno allontanando sempre più dal mondo fisico dell’arte e dai musei e sono sempre più immerse nel digitale che, nei lunghi mesi della pandemia, è stato la loro unica fonte di nutrimento.

Questo per ricollegare i giovani al passato, per evitare che abbandonino la loro identità culturale, necessaria per costruire il loro futuro.

Per riprenderli per i capelli, in questa terra di mezzo, prima che si smarriscano nel Metaverso, gli autori hanno cercato, con l’umiltà di chi non è nato artista, di fare un passo indietro e di provare ad usare il digitale, un linguaggio, oggi, più familiare alla “Generazione Z”, cercando, nel contempo, di attirare la loro attenzione attraverso un breve e immediato percorso di stupore per la scoperta.

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Un’epifania le “coraggiose” riflettografie di Leonardo datate 2019 made-by-Louvre

Quando il Museo del Louvre nel 2019, per il cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci, ha esposto “coraggiosamente” le riflettografie delle opere, per far comprendere meglio al pubblico il suo processo creativo, nonostante si trattasse di una lettura criptica per uno spettatore profano, qualcosa è scattato.

“Abbiamo iniziato a riflettere sull’impiego delle nuove tecnologie per la ricreazione delle immagini nascoste per rendere più facilmente percettibile la genesi e l’evoluzione dell’opera al visitatore profano e ‘contemporanea’ la sua fruizione”, affermano pressoché all’unisono gli autori nonché appassionati di arte Gloria Gatti e Maurizio Seracini.

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In cantiere dodici nuove opere che presentino “Over Painting” e “segreti nascosti”

“Il nostro progetto prevede la realizzazione di 12 nuove opere, ispirate al patrimonio culturale comune che presentino ‘over painting’ e segreti nascosti”.

E ancora: “Prevediamo di realizzare una tiratura in un’edizione limitata di cinque esemplari, di cui il numero 1/5 verrà offerto in donazione al museo proprietario dell’opera ‘madre’ che ha ispirato la nuova creazione artistica, per consentire ai suoi visitatori di beneficiare della rivelazione del patrimonio nascosto e svelato, con l’auspicio che un’iniziativa sostenibile e completamente privata, ispirata a un bene culturale, possa contribuire alla valorizzazione del patrimonio”

Gloria Gatti e Maurizio Seracini hanno deliberatamente scelto di avvalersi dell’eccezione artistica e del diritto d’autore e di non coinvolgere le istituzioni nel loro progetto, e non tanto per essere escludenti.

Innovazione è non contrapporre cultura tecnica ed umanistica

Nessuna iniziativa pubblica a fini di lucro nel rispetto del Codice dei Beni Culturali

Ciò perché “abbiamo ritenuto che, al momento, i tempi non fossero ancora maturi per accettare che la valorizzazione, nell’accezione di cui al Codice dei Beni Culturali, potesse passare attraverso iniziative pubbliche che abbiano anche fine di lucro”.

“Abbiamo scelto di pubblicare la nostra opera agli Stati Generali Mondo Lavoro della Cultura a Roma, perché questa creazione è il frutto del nostro lavoro. E Ringraziamo per la supervisione registica Ruggero Gabbai e per il supporto tecnico digitale Crazypanda”.

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