Perché l’acqua è così indispensabile alla vita e alla salute

Vediamo come l’idratazione e l’equilibrio fra i compartimenti idrici dell’organismo occupano un posto di primaria importanza nell’alimentazione

L’acqua rappresenta circa il 70 per cento del nostro organismo
L’acqua rappresenta circa il 70 per cento del nostro organismo

Tra i diversi fattori che contribuiscono a uno stato di salute ottimale, l’idratazione e l’equilibrio fra i compartimenti idrici dell’organismo occupano un posto di primaria importanza nell’alimentazione.
Infatti, si può resistere diversi giorni senza cibo, ma già dopo due o tre giorni senz’acqua la nostra sopravvivenza è seriamente compromessa.
Da qui è facile comprendere quanto questo elemento sia un nutriente essenziale per il corpo.
L’acqua, che rappresenta circa il 70 per cento del nostro organismo, non fornisce alcun apporto energetico, ma è un elemento fondamentale, indispensabile per il corretto espletamento delle funzioni fisiologiche e nutrizionali degli esseri umani.

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L'importanza dell'acqua è acclarata a livello scientifico
L’importanza dell’acqua è acclarata a livello scientifico

L’H2O è fondamentale per un’infinità di motivi

L’acqua è un composto chimico di formula molecolare H2O, in cui i due atomi di idrogeno sono legati all’atomo di ossigeno con legame covalente polare.
In condizioni di temperatura e pressione normali, si presenta come un sistema bifase, costituito da un liquido incolore e insapore (che viene chiamato “acqua” in senso stretto) e da un vapore incolore (detto vapore acqueo).
Si presenta allo stato solido (detto ghiaccio) nel caso in cui la temperatura sia uguale o inferiore alla temperatura di congelamento. Nell’organismo umano assolve funzioni essenziali per la sopravvivenza del singolo e della specie:
• il trasporto dei principi nutritivi;
• l’eliminazione delle scorie;
• la regolazione della temperatura attraverso il sudore;
• la regolazione della concentrazione di sali minerali;
• la regolazione del volume cellulare;
• la digestione;
• l’elasticità alla pelle;
• la diuresi.

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La diuresi è una delle funzioni fondamentali dell'acqua
La diuresi è una delle funzioni fondamentali dell’acqua

Consumiamo pari a 600 volte il nostro peso

Si pensi che, mediamente, nell’arco della nostra vita consumiamo una quantità d’acqua 600 volte superiore al nostro peso corporeo.
Non esiste un quantitativo standard di acqua da bere, ma il fabbisogno idrico giornaliero varia in base all’età, al sesso, alla temperatura corporea, al contenuto minerale dell’alimentazione, alla temperatura e all’umidità ambientale, all’intensità e al tipo di attività fisica e al dispendio energetico.
L’acqua che beviamo non è soltanto un composto di idrogeno e ossigeno, ma una vera e propria soluzione di minerali e, di conseguenza, rappresenta un alimento.
I minerali sono, infatti, nutrienti indispensabili per l’organismo.
Possiamo classificarli in tre gruppi:
• Macroelementi: presenti nel corpo umano in quantità discrete, come calcio, fosforo, magnesio, sodio, potassio, cloro e zolfo;
• Microelementi o oligoelementi: di cui l’organismo ha bisogno in piccole quantità, come ferro, rame, zinco, fluoro, selenio, cobalto, iodio, manganese e molibdeno;
• Minerali traccia: il cui fabbisogno è molto basso, come ad esempio, il silicio (utile per il benessere delle ossa).

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Un regolare consumo di frutta e verdura può garantire un buon rapporto idrico
Un regolare consumo di frutta e verdura può garantire un buon rapporto idrico

Quali alimenti contengono un po’ più acqua?

Oltre all’acqua stessa, è possibile idratarsi anche attraverso l’assunzione di determinati alimenti o attraverso altre bevande.
Non tutti i cibi, però, sono in grado di apportare la stessa quantità di acqua.
Un regolare consumo di frutta e verdura può garantire un buon rapporto idrico, se si scelgono prodotti di stagione, poiché la conservazione per lungo tempo, la congelazione o la surgelazione possono influire negativamente sui livelli nutrizionali di verdure e ortaggi.
Tra i 20 alimenti che contengono più acqua (oltre il 90 per cento del loro peso) troviamo: cetrioli; lattuga; ravanelli; anguria; cicoria; pomodori; zucca gialla; cardi crudi; indivia belga; fiori di zucca; melone; radicchio rosso; zucchine crude.

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La stanchezza è uno dei sintomi della sete primitiva
La stanchezza è uno dei sintomi della sete primitiva

L’importanza della sete nelle forme animali

La sete è un sintomo dell’esigenza di acqua da parte dell’organismo e quindi quando si ha sete si deve bere.
Quando la perdita di acqua supera lo 0,5 per cento, si attivano specifici recettori che fanno insorgere il bisogno di bere, stimolo che è sempre bene assecondare.
Possiamo quindi dire che il bilancio idrico è mantenuto tramite due meccanismi:
1. Il primo rallenta la perdita di acqua con le urine;
2. Il secondo induce lo stimolo della sete.
Questi meccanismi si compensano tra di loro, se uno dei due viene compromesso.
Nel nostro organismo, l’assunzione di cibi particolarmente salati senza un’adeguata assunzione di liquidi aumenta la concentrazione dei sali nell’acqua extracellulare (contenuta ad esempio nel plasma e nella linfa).
Le cellule devono cedere parte dell’acqua intracellulare (quella contenuta all’interno della cellula), disidratandosi, per creare un nuovo equilibrio tra il loro interno ed esterno.
A questo punto intervengono i recettori che inviano messaggi all’ipotalamo, che a sua volta analizza le informazioni ricevute e genera lo stimolo della sete.

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L'importanza della sete è innegabile in natura
L’importanza della sete è innegabile in natura

La sete nell’uomo può essere di due tipi

La sete è il desiderio istintivo di assunzione di liquidi che si manifesta negli animali e li porta a bere. Essa può essere classificata in due tipologie: “primitiva” e “secondaria”.

1. La sete “primitiva”:

La sete primitiva corrisponde a una carenza di liquidi: si verifica quando si ha un’eccessiva perdita degli stessi (superiore al 2 per cento del peso corporeo), non si ha un’integrazione corretta di acqua e insorgono sintomi d’allerta, quali stanchezza, irritabilità e difficoltà nella concentrazione.
Se a causa di malattie acute o croniche questa perdita dovesse aumentare, potrebbero comparire anche nausea, confusione mentale fino a veri e propri disturbi circolatori e insufficienza renale.

2. La sete “secondaria”:

La sete secondaria è invece più legata all’alimentazione (eccesso di sale o di zuccheri), è indipendente dal senso di sete ed è riconducibile a tutti quei meccanismi (ad esempio la cosiddetta “acquolina in bocca”) che si attivano nel momento in cui assumiamo tali alimenti.
Come già detto, occorre bere anche quando non si ha sete, per ripristinare le riserve idriche perse continuamente con la sudorazione, la perspirazione, le urine e le feci.
Si consiglia di bere a piccoli sorsi e in più riprese.
Mai bere velocemente ed in particolare acqua gelata, specialmente quando si è accaldati; ciò evita fastidiose e talora pericolose congestioni.
È preferibile bere acqua a temperatura simile a quella corporea.
La sensazione dissetante dell’acqua fredda è illusoria: per l’eccessiva sudorazione che ne segue, il senso di sete ricompare subito dopo.

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È utile sapere la distinzione tra acqua minerale, acqua del rubinetto e acqua depurata
È utile sapere la distinzione tra acqua minerale, acqua del rubinetto e acqua depurata

Tris d’acque: minerale, del rubinetto e depurata

Occorre certamente operare un’utile distinzione tra acqua minerale, acqua del rubinetto e acqua depurata, evidenziandone le caratteristiche principali nel bene e nel male.

1. Acqua minerale

L’acqua minerale presenta le seguenti caratteristiche:
• è di origine sotterranea e protetta;
• è batteriologicamente pura all’origine;
• ha composizione e caratteristiche costanti;
• Dà possibili effetti favorevoli per la salute;
• è imbottigliata all’origine in contenitori sicuri e controllati.
In Italia esistono 250 tipologie di acque minerali e ognuna è unica.
La composizione e il tenore di minerali le conferiscono gusto e proprietà caratteristici.
È comunque chiaro che il consumo di acqua minerale da solo non possa curare patologie umane.
Sicuramente una buona acqua minerale naturale, abbinata ad una corretta alimentazione ed a sane abitudini, migliora la prospettiva di vita.

2. Acqua del rubinetto

Viene distribuita dalle aziende acquedottistiche attraverso la rete idrica ed ha come requisito fondamentale la potabilità, ossia deve essere batteriologicamente pura.
Per questo, in genere, subisce trattamenti di filtrazione, clorazione oppure di ozonizzazione prima di giungere nelle nostre case.
Non dovrebbe contenere sostanze chimiche dannose per la salute e dovrebbe risultare incolore, insapore e inodore.

3. Acqua depurata

Ha il vantaggio di essere sottoposta ad un ulteriore processo di depurazione, offrendo così un maggior margine di sicurezza rispetto ai rischi di inquinamento lungo il tragitto che l’acqua di rubinetto percorre prima di raggiungere le nostre case.
Cloro e metalli pesanti, oltre a rappresentare un rischio per la salute, conferiscono all’acqua del rubinetto un sapore sgradevole o comunque peggiore rispetto a quello delle acque minerali.

L'acqua è una soluzione di minerali utile per il benessere delle ossa
L'acqua è una soluzione di minerali utile per il benessere delle ossa