Eleonora Bafunno: “È l’unicità che vince: cerchiamo di essere così!”

A tu per tu con un’imprenditrice italiana attiva in Svizzera fra architettura d’interni, arte digitale e un’idea unica di innovazione del… pianoforte

Eleonora Bafunno è un’esperta italiana di Digital Art e Interior Design residente a Lugano
Eleonora Bafunno è un’esperta italiana di Digital Art e Interior Design residente a Lugano (Foto: Denisa Babics)

Una persona dal carattere fortemente volitivo e innovatore, ma soprattutto un raro esempio di capacità di sintesi delle virtù artistiche e del piglio imprenditoriale: un unicum raro oggi, anche in una Svizzera sempre uno step avanti rispetto ad altre Nazioni.

Il know-how di Eleonora Bafunno fa la differenza e oggi si è concretizzato nella nascita di un gruppo che porta il suo nome, a metà fra Digital Art e Interior Design, con sede a Lugano.

C’è infatti una giovane donna che al Ticino, il Cantone che oggi la ospita, sta dando non meno di quanto riceve, in una dialettica win-win a cifre nere non così frequente fra residenti e territorio.

È un’imprenditrice che, al di là delle professioni abituali, si prepara a rivoluzionare il mondo della musica e, segnatamente, a trasformare in meglio uno degli strumenti più noti al mondo, il tutto grazie a una geniale intuizione che è stata del padre Pasquale.

Si tratta del pianoforte, noto per funzionare attraverso corde percosse mediante martelletti, azionati dall’arcinota tastiera.

Italiano è il nome dello strumento e italiano, segnatamente sardo, è il sodalizio parentale incaricatosi di trasformarlo: Bafunno Musich Tech è la loro ragione sociale e anche un slogan che parla da sé.

Eleonora Bafunno, oggi residente nella Svizzera italiana, è infatti nata a Cagliari in una famiglia di affermati artisti, da madre cantante lirica e padre accordatore di pianoforti dal lontano 1978.

In tenera età si è formata in diverse discipline, frequentando il Conservatorio di Musica e una rinomata scuola di danza a Verona, nella quale si era nel frattempo trasferita insieme ai genitori.

Dopo aver conseguito il diploma di maturità, scelse di dedicarsi alla propria vera passione, conseguendo il Diploma di Arredatore d’Interni presso l’Istituto Design Palladio della città di residenza, occupandosi da allora di progettazione d’interni e avendo la possibilità di venire a contatto con le grandi aziende del design italiano: dal 2016 vive e lavora nella meravigliosa città di Lugano.

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Non soltanto: risale al giugno del 2019 il lancio del progetto della startup innovativa destinata a modellare in modo nuovo il settore dei pianoforti, incubata presso l’USI Startup Centre, emanazione dell’Università della Svizzera Italiana, grazie al supporto della Fondazione Agire nel quadro delle quotate attività di Innosuisse, l’agenzia federale per la promozione dell’innovazione.

Finalista presso il BoldBrain Startup Challenge (2019), è stata premiata ancheb allo “Swiss Federalism GCBL Milton Friedman” Award a Zurigo (2021), conseguendo in seguito anche il quarto posto in occasione della manifestazione “Le eccellenze italiane in mostra a Zurigo” (2022).

Eleonora si definisce un’artista multidisciplinare, che contamina diverse aree di stile e che realmente pensa fuori dagli schemi.

Bafunno crede nel valore dell’unicità e desidera che anche i suoi interlocutori possano esprimere il loro stile personale senza limiti.

Autrice di articoli di approfondimento anche su Innovando.News, al quale mette a disposizione il proprio know-how tecnoartistico, merita di essere conosciuta attraverso una lunga chiacchierata…

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Eleonora Bafunno, residente in Svizzera, è nata a Cagliari in una famiglia di affermati artisti
Eleonora Bafunno, residente in Svizzera, è nata a Cagliari in una famiglia di affermati artisti
(Foto: Denisa Babics)

Innanzitutto, Eleonora Bafunno come descriverebbe se stessa a chi non la conoscesse già?
“Bella domanda questa! Sono una persona in continua evoluzione, curiosa di imparare sempre qualcosa di nuovo. Mi definirei un’imprenditrice creativa con una propensione naturale verso l’innovazione. Penso che sia una caratteristica di famiglia, e soprattutto ultimamente mi trovo spesso ad ipotizzare scenari futuri… ‘futuristi’. Si può dire?”.

Qual è il suo rapporto con l’innovazione? Può farci qualche esempio concreto che riguarda la sua vita e le sue attività?
“Sono figlia di un inventore e sono cresciuta in un ambiente artistico e di cultura. L’innovazione o la propensione ad essere ‘out of the box’ è sempre stata una mia attitudine fin da bambina e talvolta mi ha svantaggiato. Ero, per così dire, quella ‘diversa’. Poi il mondo improvvisamente si è ribaltato, soprattutto negli ultimi anni, grazie ai grandi cambiamenti che tutti conosciamo, e la mia ‘diversità innovatrice’ è diventata il mio punto di forza, nonostante io sia sempre la stessa persona! Essere degli innovatori oggi è una caratteristica non da poco e le aziende sono sempre più alla ricerca di queste figure, anche all’interno dei propri CDA. Benché in passato io abbia dovuto a volte nascondere questa mia inclinazione e subire difficoltà e critiche, ora che posso esprimermi appieno dico che l’innovazione si può applicare in diversi campi. Non soltanto in quello artistico, ma anche nelle attività imprenditoriali!”.

Quale contributo o aiuti ha ricevuto dal “sistema” della Svizzera, Paese nel quale lei si è trasferita dall’Italia e che è dotato di una notevole carica modernizzatrice?
“Devo tutto a questo meraviglioso Paese e al Ticino. Ho trovato un territorio in cui l’innovazione è importante e necessaria allo sviluppo economico e sociale, enti cantonali e federali mi hanno sostenuto, ascoltato e supportato e continuano a farlo”.

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Eleonora Bafunno: il padre Pasquale è l’ideatore di un’importante innovazione che riguarderà il pianoforte
Pasquale Bafunno è l’ideatore di un’importante innovazione che riguarderà il pianoforte
(Foto: Denisa Babics)

Come descriverebbe la sua azienda nel settore dell’architettura d’interni? Che cosa può dirci in merito al suo sviluppo? Quali ne sono la mission, i valori e la visione?
“Bafunno Group è stata fondata con la visione di creare una realtà multidisciplinare specializzata nell’unire le dimensioni dell’interior design e dell’arte digitale, in combinazione con le nuove tecnologie per offrire soluzioni innovative ed emozionali ai nostri clienti. L’idea ha avuto origine dalla mia passione ed esperienza. Ho iniziato molto presto, sedici anni fa, nel settore dell’interior design di alta gamma e ho avuto la fortuna di venire a contatto fin dall’inizio con i grandi brand del design italiano, eccellenza riconosciuta nel mondo. Sono poliedrica in quanto ho una formazione artistica variegata e penso che essere multidisciplinari oggi porti a migliori risultati, necessari per un target di fascia alta e un pubblico sempre più esigente e attento al dettaglio. Inoltre, credo che questo settore necessiti di un mindset al passo con una nuova clientela. La Generazione Z ha aspettative elevate per quanto riguarda l’esperienza digitale perché chi ne fa parte è incline a cercare soluzioni innovative e personalizzate. I clienti Millennials sono più portati a valorizzare l’esperienza e la sostenibilità con un design centrato sull’esperienza e l’ecologia. Quindi per me è importante creare spazi in modo nuovo, innovativo e sempre più personalizzato, pensando anche alle nuove generazioni. Lo è anche essere ambasciatrice di un nuovo target di valori come la sostenibilità, la digitalizzazione e l’inclusione, che per me è il valore più importante in assoluto ed un grande traguardo da qui al futuro”.

Che cosa può dirci del suo progetto di un pianoforte capace di svecchiare per sempre la tecnologia di questo noto e antico strumento musicale? Vogliamo fare il punto della situazione e delle sue prospettive, in assoluto e sul piano tecnico?
“Bafunno Music Tech propone un prodotto innovativo di una meccanica per pianoforti che rende il pianoforte verticale classico tecnicamente performante come un pianoforte a coda. La nostra missione è innovare il settore dei pianoforti attraverso uno strumento democratico e di qualità superiore accessibile a tutti gli utilizzatori per costo, prestazioni e disponibilità di spazio, case o scuole che siano. Rivoluzionare il mondo della musica e trasformare in meglio uno degli strumenti più noti al mondo è possibile e noi lo abbiamo testato e verificato con feedback dimostrabili. Ora siamo pronti per la prossima fase, che ha come obiettivo metterlo in commercio e renderlo fruibile sul mercato”.

Quali progetti ha in cantiere e in che cosa consistono? Quali sono i prodotti di punta delle sue molteplici attività d’impresa e quali sono invece meritevoli di sviluppo?
“I progetti in cantiere sono tanti e riguardano diversi business. Si tratterà anche di concept e collaborazioni con aziende, e posso anche dire che stare al passo con l’innovazione è sempre più accelerato e talvolta complesso. Per esempio, abbiamo visto l’avvento dell’intelligenza artificiale accessibile a tutti in pochi mesi, la quale è messa a disposizione anche in campo artistico, ma proprio questo è il bello del mio lavoro. I cambiamenti sono sempre stimolanti e permettono la nascita di ambiziosi progetti. Altrimenti mi annoierei, no?”.

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Eleonora Bafunno ha frequentato il Conservatorio di Musica e una scuola di danza a Verona
Eleonora Bafunno ha frequentato il Conservatorio di Musica e una scuola di danza a Verona
(Foto: Denisa Babics)

Come riempie il suo tempo libero? C’è qualcosa che vorrebbe fare e che non ha ancora avuto l’opportunità di realizzare, il celeberrimo “sogno nel cassetto” personale?
“Direi proprio di sì! Per un’anima innovatrice, c’è sempre un sogno nel cassetto. Quando una mente è creativa, non si finisce mai! In generale io ho già realizzato molto e mi ritengo fortunata nel poter fare ciò che amo. Desidero diventare la miglior versione di me stessa. A parte questo, nel tempo libero amo molto viaggiare e mi piacerebbe tornare a farlo più spesso. Da ex ballerina prediligo le attività sportive come la danza o il fitness, anche perché è importante prendersi cura del proprio corpo”.

Come vede l’evoluzione del mercato dell’Interior Design nei prossimi anni e come si inserisce in questo contesto il suo lavoro?
“Vedo un mondo di opportunità creative non soltanto nell’interior design, ma nel mondo artistico in generale grazie ad una digitalizzazione sempre più evoluta e performante. Non bisogna aver paura dei cambiamenti, ma cavalcare l’onda come farebbe un bravo surfista. Tutto è sempre più velocizzato e sicuramente non è facile da gestire, ma ciò fa parte del gioco”.

Analogamente, come vede l’evoluzione del mercato del Music Tech nei prossimi anni e come si inserisce in questo contesto il prodotto esclusivo suo e di suo padre?
“Avere il coraggio di innovare un settore cosi tradizionalista e conservatore non è da tutti, sennò che soddisfazione ci sarebbe? Penso che anche il mercato del pianoforte e degli strumenti musicali in genere abbia un potenziale molto interessante. Il nostro prodotto permette di creare un nuovo segmento di mercato con un potenziale di sviluppo concreto, e noi siamo in prima linea su questo”.

Quale è la ricetta utile a un’imprenditrice o un imprenditore affinché riesca ad affermarsi nel mondo di oggi? Ci racconti la sua esperienza…
“Credo che prima di tutto bisogna lavorare su se stessi ed acquisire un mindset imprenditoriale. Non parlo soltanto di skills in ambito finanziario, che spesso non sono tutto. Serve lavorare sulla propria mente, perché essa può determinare il successo o l’insuccesso di un progetto semplicemente a seconda delle nostre credenze. Rimanere ‘centrati’ fisicamente e psicologicamente è tutto. Inoltre, una cosa fondamentale, che dico soprattutto ai giovanissimi, è quella di non dare per nulla importanza al giudizio degli altri. Non bisogna farsi influenzare da ambienti circostanti e non funzionali, ma credere nella propria intuizione ed andare avanti. Il consiglio che darei, infine, è quello di avere il coraggio di essere unici, perché è l’unicità che vince”.

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Eleonora Bafunno e il padre Pasquale sono i titolari del Bafunno Group con sede in Ticino
Eleonora Bafunno e il padre Pasquale sono i titolari del Bafunno Group con sede in Ticino (Foto: Denisa Babics)