Ener2Crowd, la piattaforma per investire nella transizione energetica

Ener2Crowd, la piattaforma per investire nella transizione energetica

Diventare protagonisti della rivoluzione verde aiutando progetti votati alla sostenibilità: oggi c’è uno strumento digitale che permette di farlo

Il futuro sarà sempre più verde e, a rigor di logica, investire su progetti sostenibili non può che essere positivo, sia per l’ambiente che per il portafogli.

Un’idea rivoluzionaria nella sua semplicità, che trova completa realizzazione in Ener2Crowd, la piattaforma di crowdfunding (e non solo) che permette di investire in progetti votati alla sostenibilità.

Si tratta insomma del classico finanziamento dal basso che, però, produce utili e ricavi man mano che il progetto su cui si è investito comincia a monetizzare.

Il cambiamento di paradigma è sostanziale: l’etica fa il suo ingresso nel mono degli investimenti per costruire un futuro migliore di cui tutti potranno beneficiare.

La mission dei founder della piattaforma, poi, è anche un’altra: democratizzare gli investimenti a favore del progresso individuale e collettivo attraverso un fondo di investimento diffuso che sostiene la transizione energetica e digitale. Insomma, la carne al fuoco è davvero tanta.

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La nascita del progetto e la sua incredibile crescita…

Ener2Crowd è un’azienda giovane, ma la bontà del concept alla sua base è così rivoluzionaria che sono bastati pochi anni per farla diventare la più grande comunità di investitori etici in Italia.

Oltre 7000 persone registrate per 12 milioni di euro raccolti a favore di progetti che puntano alla sostenibilità. Fondata nel 2018 da quattro ingegneri, nel 2021 è diventata una società benefit per poi diventare associata, lo scorso anno, ad AssoBenefit.

L’idea alla base del progetto ha permesso a Ener2Crowd di raggiungere l’obiettivo di 1 milione di euro in raccolta in soli 11 mesi senza mai registrare un default sulle 65 campagne concluse all’interno della piattaforma.

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La finanza etica e sostenibile che batte le disuguaglianze

L’attività di Ener2Crowd ha un altro importate risvolto della medaglia. Investire nelle energie rinnovabili e in progetti che puntano alla decarbonizzazione del paese permette contemporaneamente di ridistribuire la ricchezza in modo omogeneo, soprattutto in un paese come l’Italia, dove lo 0,6 per cento dei conti correnti possiede il 20 per cento dei risparmi liquidi totali.

Ma come può avvenire questa ridistribuzione? Le stime realizzate da Ener2Crowd rispondo alla domanda: se venissero impiegati 500 euro di ogni conto corrente a favore della transizione energetica, nell’arco di 20 anni l’investimento ridurrebbe la disuguaglianza economica del 5 per cento.

Senza contare che, in vista di una eventuale carbon tax futura, decarbonizzare farebbe risparmiare molto alla tasche dei cittadini e delle stesse aziende.

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Diventare “greeenvestor” per decarbonizzare il Paese

Come già anticipato, sono molti i progetti che hanno trovato ampia platea di pubblico su questa rivoluzionaria piattaforma, molti dei quali terminati.

Nel momento in cui mi trovo a scrivere questo articolo ne rimane solo uno (per ora) da finanziare diventando greenvestor. E se per molti la finanza è una scacchiera di difficile comprensione, Ener2Crowd ha cercato di rendere il più possibile chiaro il funzionamento degli investimenti anche per chi, di finanza, se ne intende poco. Per diventare greenvestor (ovvero un investitore green) è sufficiente la carta d’identità e una manciata di minuti.

La creazione del proprio wallet permette poi di cominciare a investire subito sui progetti sostenibili reputati più adatti, e monitorare il proprio investimento nell’area riservata.

Rimborso del capitale e interessi vengono poi attuati attraverso il piano di ammortamento previsto, ma la buona notizia è che ogni tre mesi, per il greenvestor, è possibile seguire e misurare come sta andando il suo investimento finanziario.

E non è necessario investire grandi capitali: anche cifre esigue versate ogni mese e poi reinvestite con gli interessi generati permettono di generare un piano d’accumulo di tutto rispetto. E la buona notizia è che si contribuisce alla decarbonizzazione del Pianeta e alla lotta alla crisi climatica. Insomma, ci guadagna il mondo ma anche il portafogli.

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Ecco l’identikit completo del greenvestor su Ener2Crowd

Ma qual è il profilo delle persone che hanno deciso di investire nei sopracitati progetti? Da questo punto di vista le novità non sono molte, perché riflettono la cultura degli investimenti in Italia.

L’83 per cento degli investitori è uomo e solo il 17 per cento donna. Le donne, però, investono di più, manifestando una propensione maggiore a guardare al futuro, proprio e del pianeta.

Quanto all’età, anche in questo caso si riflette l’andamento nazionale: sono gli under 44 i maggiori investitori, cosa che rispecchia in toto l’interesse per la sostenibilità delle nuove generazioni. Ener2Crowd ha però istituito un bonus dedicato anche ai giovanissimi, che garantisce agli investitori under24 un 0.5% di rendimento in più su tutti gli investimenti, per sempre.

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Perché è giusto investire nella rivoluzione sostenibile

La bandiera della sostenibilità dovrà sventolare, fiera, nel nostro futuro. Non è un vezzo, ma una necessità. Contribuire alla decarbonizzazione significa combattere in prima linea contro la crisi climatica e dare alle nuove generazioni la possibilità di avere un futuro.

La finanza etica è uno strumento fondamentale e gli investimenti diventano un ottimo modo per “scommettere” su un futuro votato all’ecologia.

Ma sono anche molti altri i modi per contribuire alla salute del pianeta e del genere umano, come quello di orientare le nostre scelte di consumo verso prodotti con un basso impatto ambientale o nelle aziende votate a un business sostenibile che, magari, portano anche avanti progetti legati alla tutela ambientale.

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Per un core business votato all’ecologia

Dall’alimentazione alla moda, anche la viabilità e le infrastrutture entrano a pieno diritto nella rivoluzione verde. Municipalità e centri urbani possono e devono creare città più resilienti, capaci di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e adattarsi ad essi.

Forestazione e urbana e posa di pavimentazioni stradali ecologiche e riciclabili (dai parcheggi alle ciclabili e fino ai percorsi pedonali) muterà la fisionomia delle nostre città, diventando la bandiera di un cambiamento che non solo è possibile, ma è fortemente auspicabile.

E di aziende che si impegnano in questo settore ce n’è tantissime: se Ener2Crowd mira a far diventare il mondo più verde grazie al finanziamento di progetti votati alla transizione energetica, nel mondo delle già citate pavimentazioni naturali c’è, ad esempio, Terra Solida, che punta ad abbassare l’impatto dell’uomo sull’ambiente, in natura così come in città.

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