Al Festival di Venezia un cinema sull’onda della digitalizzazione

Due eventi collaterali all’80esima mostra internazionale hanno acceso i riflettori sulla moltiplicazione della visibilità del messaggio artistico

Festival del cinema di Venezia:
La 80esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Venezia ha tenuto a battesimo due eventi collaterali incentrati sull’innovazione, il “Better World Fund” e i “The DVF Awards”: "Jewel", Emma Thompson, Nancy Pelosi, Amina Mohammed, Diane Von Furstenberg, Joy Buolamwini, Maria Ressa, Alyse Nelson, Rita Ora e Nadine Ibrahim (Foto: Stefano Trovati e Alfonso Catalano/SGP)

Le innovazioni digitali oggi possono anche contribuire a moltiplicare la visibilità del messaggio artistico delle categorie più insospettate.
Parliamo di cinema, in particolare commentando la chiusura dell’ultima tappa della stagione estiva 2023, ovvero della 80esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Venezia.
Accanto alla doverosa cronaca di settore, è importante notare, e lo vedremo tra breve, segnalando due dei più importanti eventi collaterali tenutisi nella città lagunare proprio in occasione della manifestazione cinematografica, che il mondo della settima arte mostra una particolare sensibilità ai testimonial.
Ciò vale specie per quelli attivi in ambito digitale e multimediale, in grado di moltiplicare a livello globale il contenuto sociale ed artistico che sinora trovava espressione nelle proiezioni nelle sale o sulle piattaforme streaming.
Ma andiamo con ordine, ed iniziamo dalla cronaca.
Accompagnata dalla presenza di una serie di eventi cui hanno partecipato alcuni fra i più noti testimonial del jet set internazionale, alla rassegna veneziana si sono viste alcune delle produzioni che ritroveremo sugli schermi nei prossimi mesi.

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Festival del cinema di Venezia: George Clooney e Amal Ramzi Alamuddin Clooney
La 80esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Venezia ha tenuto a battesimo due eventi collaterali incentrati sull’innovazione, il “Better World Fund” e i “The DVF Awards”: l’attore George Clooney e la moglie Amal Ramzi Alamuddin
(Foto: Stefano Trovati e Alfonso Catalano/SGP)

Al Lido non soltanto i Leoni di “Poor Things” ed “Evil Does Not Exist”, ma una pletora di novità

Una segnalazione è d’obbligo per le pellicole “Poor Things”, che ha vinto il Leone d’Oro, ed “Evil Does Not Exist” che ha ricevuto il Leone d’Argento.
Per la cronaca, segnaliamo anche il Leone d’oro alla carriera assegnato alla regista Liliana Cavani; il Leone d’argento per la migliore regia al film “Io Capitano” di Matteo Garrone; la pellicola “Il Comandante” di Edoardo De Angelis, scelta per la inaugurazione della rassegna; e la coproduzione italo-svizzera “Lubo”, del regista Giorgio Diritti, cui hanno contribuito RAI Cinema, RSI Radio Televisione Svizzera SRG/SSR, l’Ufficio Federale della Cultura di Berna, e la Filmstiftung della città di Zurigo.
Spente le luci della ribalta veneziana, l’attività dei professionisti nella settima arte tuttavia continua, passa dalla forma alla sostanza e si avvia alla cerimonia più attesa: la consegna degli Oscar.
Per candidarsi, la commissione esaminatrice, la Academy Motion Picture Arts & Sciences di Beverly Hills, incarica le sue delegazioni nazionali a selezionare le opere che si propongono.
In Italia questo incarico è affidato alla Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali o ANICA, già nota come ANICAGIS, che ritroveremo fra poco.
Questo primo esame inizia il 20 settembre, si conclude 21 dicembre, e ha una appendice il 23 gennaio con la comunicazione ufficiale delle nominations che riceveranno i premi di categoria nella cerimonia finale del prossimo 10 marzo 2024 al Dolby Teather di Hollywood.
Ma torniamo ancora a Venezia, per commentare due fra più attesi eventi mondani del Festival del Cinema 2023.

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Festival del cinema di Venezia: Valentina Castellani e Jeremy Piven
La 80esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Venezia ha tenuto a battesimo due eventi collaterali incentrati sull’innovazione, il “Better World Fund” e i “The DVF Awards”: l’intervista di Valentina Castellani Quinn all’attore Jeremy Piven

Da Diane von Furstenberg e dal consorte Barry Diller i “DVF Awards” per un jet set più tecnologico

Iniziamo con quello di apertura, i “DVF Awards”. Promossi dalla Diller-von Furstenberg Family Foundation, della stilista Diane von Furstemberg ed il consorte Barry Diller, i “DVF Leadership Awards” premiano l’impegno non solo civile ma anche digitale di opinion leader internazionali.
In ordine alfabetico, cinque sono i vincitori della edizione 2023.
Joy Buolamwini, accademica di fama mondiale in ambito digitale, titolare di un dottorato di ricerca al prestigioso Massachusetts Institute of Technology di Boston, e fondatrice della Algorithmic Justice League, impegnata la promozione di un uso responsabile della tecnologia informatica.
L’avvocatessa Amal Clooney, presente a Venezia con il marito George Clooney, da vent’anni impegnata nella tutela dei diritti umani presso le massime istanze giudiziarie internazionali ed ora presenta nella Task Force on Accountability for Crimes Committed in Ukraine.
La ecuadoriana Helena Gualinga, attiva nella difesa del clima ed in particolare della foresta amazzonica, il polmone verde del nostro pianeta.
Amina Jane Mohammed, Vice Segretario Generale e Presidente del Gruppo per lo sviluppo Sostenibile presso le Nazioni Unite.
La indo-canadese Lily Singh, personalità mediatica digitale in ambito globale, paladina della inclusione sociale e tutela di genere.

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Festival del cinema di Venezia: Joy Buolamwini, Diane Von Furstenberg e Amina Mohammed
La 80esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Venezia ha tenuto a battesimo due eventi collaterali incentrati sull’innovazione, il “Better World Fund” e i “The DVF Awards”: Joy Buolamwini, Diane Von Furstenberg e Amina Mohammed
(Foto: Stefano Trovati e Alfonso Catalano/SGP)

In memoria di Maria Callas un “Better World Fund” dedicato alla doverosa emancipazione femminile

A seguire, segnaliamo un altro attesissimo evento che ha concluso la rassegna veneziana: il “Better World Fund”, promosso dal businessman e produttore cinematografico Manuel Collas de La Roche.
Tema della edizione 2023 è stato il “Women Empowerment”, accompagnato da una asta benefica a sostegno delle attività della Maria Callas Foundation ed in particolare la creazione di un museo.
Opinion leader nel panorama artistico mondiale, per Collas de La Roche “l’industria cinematografica ha un ruolo fondamentale nella promozione di valori sociali, educativi e ambientali”, e dunque anche “incoraggiando la partecipazione di genere si contribuisce allo sviluppo di una società più equa ed inclusiva”.
L’evento “Better World Fund”, moderato da Elisabeth Moreno, già delegata per le pari opportunità, l’inclusione di genere e le diversità nel Governo francese del Primo Ministro Jean Castex, si è articolato nella masterclass “Empowering Women in the World of Cinema”, cui hanno anche contribuito tre prestigiose individual speakers in tema di “Empowering Women in Business”.
Fra le personalità intervenute, molto note agli addetti ai lavori, ricordiamo la presenza delle attrici Rossy de Palma e Nadia Fares; della accademica Lorrene Ferrandes, della imprenditrice Karine Gros, di Euzhan Palcy e Tarina Patel, produttrici cinematografiche; della regista Yasemin Şamdereli e della imprenditrice Solange Vivens.
Segnalazione a parte per due volti noti conosciuti non solo dal jet-set internazionale, ma anche dal grande pubblico.
Iniziamo da Kiera Chaplin, imprenditrice, nipote di Charlie Chaplin, e pronipote del drammaturgo americano Eugene O’Neill.

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Festival del cinema di Venezia: Martina Mondadori, Toto Bergamo Rossi e Ashley Hicks
La 80esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Venezia ha tenuto a battesimo due eventi collaterali incentrati sull’innovazione, il “Better World Fund” e i “The DVF Awards”: Martina Mondadori, Toto Bergamo Rossi e Ashley Hicks
(Foto: Stefano Trovati e Alfonso Catalano/SGP)

L’ascesa di Valentina Castellani Quinn fra Taormina e Hollywood per l’innovazione della settima arte

Ultima, e non per caso, segnaliamo la presenza anche di Valentina Castellani Quinn.
Nipote del presidente di quell’ANICAGIS di cui abbiamo riferito in apertura di articolo, Valentina Castellani Quinn oggi è produttrice cinematografica e continuatrice a Hollywood non solo delle attività, ma anche di una presenza e visibilità professionale nel mondo del cinema e del teatro che la sua famiglia ha in corso da generazioni.
Quest’anno, oltre ad intervenire alla conferenza del “Better World Fund”, Valentina Castellani Quinn era presente a Venezia per presentare il film “The Performance”, tratto da una novella di Arthur Miller, ed interpretato da Jeremy Piven, pluripremiato vincitore di Grammy ed Emmy Awards, gli Oscar televisivi americani, oggi da intendere come accessibili sulle piattaforme digitali dell’universo multimedia.
In attesa di partecipare anche al Festival del Cinema di Roma, in calendario dal prossimo 18 al 29 ottobre, a Venezia l’attore statunitense è stato premiato dalla giuria del “Better World Fund”, insieme a Cateno de Luca, sindaco di Taormina, città dalla quale Valentina Castellani Quinn di recente è stata nominata ambassador per tutte le iniziative in campo artistico, cinematografico e culturale nel mondo.

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Festival del cinema di Venezia: Tom Volf, Jeremy Piven, Valentina Castellani Quinn, Maria Elena Infantino, Valerio Cappelli e Manuel Collas De La Roche
La 80esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Venezia ha tenuto a battesimo due eventi collaterali incentrati sull’innovazione, il “Better World Fund” e i “The DVF Awards”: Tom Volf (Maria Callas Foundation), Jeremy Piven (attore vincitore del Golden Globe Award), Valentina Castellani Quinn, Maria Elena Infantino, il giornalista Valerio Cappelli e Manuel Collas De La Roche