Così l’Intelligenza Artificiale al servizio della Sauber Alfa Romeo

È rinnovato nella forma, nella sostanza e nelle ambizioni il team Sauber Alfa Romeo, che martedì 7 febbraio a tifosi e media ha presentato la propria C43, prossima ad esordire nel Campionato del Mondo di Formula 1 che il 4 marzo con il Gran Premio del Bahrein avvia le 23 tappe di una stagione iridata che terminerà il 26 novembre in maniera circolare ad Abu Dhabi, sempre nel Golfo Persico.
Partiamo dalle conferme, e quindi iniziamo dai piloti. Anche nel 2023, entrambi alla loro seconda stagione al volante di Sauber Alfa Romeo, troveremo il trentatreenne finlandese Valtteri Bottas, accompagnato dal giovane Zhou Guanyu, il quale nel 2022 è stato primo driver cinese ad esordire nella massima categoria automobilistica.
Come annunciato nel grande happening presso gli studi zurighesi della Schweizer Radio und Fernsehen, la televisione pubblica elvetica, questa coppia di titolari sarà affiancata come pilota di riserva dal ventunenne francese Théo Pourchaire.

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E veniamo alle novità, segnalando che a fine 2023 scade il contratto con l’Alfa Romeo ed inizia un periodo di transizione che, a partire dal 2026, porterà l’azionariato del team di Hinwil sotto il controllo della tedesca Audi.
Con una carrozzeria alleggerita ed una migliore gestione dei flussi aerodinamici, la nuova Sauber Alfa Romeo per la stagione iridata 2023 si presenta con una livrea dove campeggia ancora il logo bianco su fondo rosso della Casa del Biscione.
La impostazione tecnica della C43 è stata revisionata dall’ingegnere franco-tedesco Jan Monchaux, ora direttore tecnico di Sauber Alfa Romeo, ma in passato già ad Audi Sport e Ferrari.
Inoltre, anche nel 2023, per la terz’ultima volta, le monoposto svizzere sono spinte da una power unit fornita dalla Casa di Maranello.
Il team di Hinwil quest’anno si presenta rinnovato anche nella dirigenza.
Dopo la partenza di Frédéric Vasseur, da inizio gennaio approdato in Ferrari come nuovo Team Principal e General Manager al posto di Mattia Binotto, a capo di Sauber Group è arrivato il quarantasettenne tedesco Andreas Seidl, al termine di un quadriennio trascorso alla McLaren.

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Con la sua nomina, l’avvocato Alessandro Alunni Bravi, già Managing Director di Sauber Group, è invece stato promosso a Team Representative della scuderia di Hinwil.
Si tratta di uno dei ruoli chiave del nuovo corso dell’équipe fondata da Peter Sauber e che porterà il legale italiano, uno fra i protagonisti più conosciuti ed autorevoli nel motorsport d’eccellenza, a gestire i delicati rapporti del team automobilistico svizzero con la dirigenza di Formula 1, con la Federazione Internazionale dell’Automobile e, infine, anche con il management di Hinwil.
“Efficienza resta la parola chiave che ispira la mia attività”, ha dichiarato ai media Alessandro Alunni Bravi nella presentazione del campionato 2023.
Inoltre, ha aggiunto il dirigente, “la presenza di Alfa Romeo, sia pure in scadenza contrattuale, rimane strumentale alla credibilità e crescita del nostro gruppo di lavoro, il cui obiettivo anche quest’anno sarà di terminare in crescendo. È un incarico che mi propongo di svolgere con umiltà, coinvolgendo tutti i miei collaboratori”.
Il messaggio è chiaro: in attesa della prossima evoluzione dell’assetto societario, il gruppo Sauber è comunque già all’opera anche per le sue future evoluzioni in ambito sportivo.

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“La componente elettronica in Formula 1 è quantomeno essenziale”

Ma quella umana, ricordiamolo, è solo una delle numerose variabili che ispirano questo percorso.
Perché l’uso dei dati informatici, la digitalizzazione, anche nel motorsport della massima categoria si impone da protagonista nel rapporto tra uomo e macchina.
A margine della conferenza stampa ne abbiamo parlato proprio con il nuovo Team Representative di Sauber Alfa Romeo: l’avvocato Alessandro Alunni Bravi.
“Oggi la parte elettronica della Formula 1 è essenziale. La analisi dei dati, ovvero il trasferimento delle rilevazioni informatiche dalla vettura ai tecnici durante la gara, sia in occasione della verifica del comportamento dinamico del veicolo, ma anche nel dopo-gara, crea una la traccia, un archivio digitale per la successiva delibera degli assetti di base e delle opzioni che rendono competitive le nostre vetture. In concreto, aiutano il nostro box a decidere la strategia in pista prevedendo il consumo degli pneumatici, o adeguare l’assetto secondo le particolarità del tracciato”.

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“Un lavoro di analisi parallelo alle tradizionali attività di simulazione”

“Si tratta di un lavoro che impegna non solo il nostro staff tecnico, ma anche il nostro vehicle performance team che nel dopo-gara trasmette ai nostri ingegneri gli elementi che serviranno a migliorare la performance delle vetture. È un lavoro di analisi che è effettuato in parallelo alle tradizionali attività di simulazione. Questi dati infine vengono esaminati in pool, in una sessione plenaria cui partecipa tutto il nostro staff”.

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“Il machine learning per prevedere i progetti stilistici e le varie criticità”

Attualmente, prosegue il manager umbro Alessandro Alunni Bravi, “la nuova frontiera è la intelligenza artificiale, la AI. È un progetto che stiamo sviluppando, ad esempio, con SenseTime, market leader in Cina nelle attività di Artificial Intelligence. Si tratta di un partner che ci aiuta nelle attività di simulazione, per elaborare le strategie di gara, o per sviluppare il nostro machine learning, oppure il design dei nostri progetti stilistici: questo ci consente di predire già nella fase iniziale le eventuali criticità che in futuro potrebbero ostacolare il nostro lavoro”.

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“Da noi i tecnici ricevono un incentivo alla creatività, a spingersi oltre…”

“Quindi, la innovazione in ambito della analisi dei dati resta il presupposto, ma non il fine, della progettazione, sviluppo ed infine produzione delle nostre vetture, che viene poi organizzata dal nostro staff tecnico. Ci tengo comunque a precisare che anche in questo ambito, la creatività umana resta fondamentale. In ogni ambito del motorsport d’eccellenza, e quindi anche nel nostro team, il ‘fattore uomo’ è essenziale. Oggi in Formula 1 abbiamo dei regolamenti molto prescrittivi. Quindi per interpretare le direttive è necessario avere un approccio creativo, che è fondamentale. Noi incentiviamo la creatività dei nostri tecnici, a superare le loro abitudini, a spingersi oltre”.

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Liason d’oro con i Politecnici di Milano e Torino e l’Università di Zurigo

“Certo, ci sono ambiti in cui le direttive devono essere seguite in modo letterale. Questo accade a tutte le prescrizioni legate alla sicurezza del nostro lavoro. Ma è nella parte progettuale che i nostri tecnici danno libero spezio alla loro creatività. Questo, ad esempio, ci porta ad avere buoni rapporti con il mondo accademico in generale, ed in particolare con tre atenei: il Politecnico di Milano, quello di Torino e la Università di Zurigo. Grazie a queste collaborazioni, i giovani sono invitati a trascorrere dei periodi formativi, a fare degli stage, ed eventualmente decidere continuare il loro sviluppo professionale con il nostro gruppo automobilistico. Per il Sauber Group Motorsport, e di conseguenza che per il nostro team di formula 1, questa si conferma la premessa che permette di conciliare creatività umana con lo sviluppo delle innovazioni tecniche”.

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