Un nuovo Master in Sistemi Spaziali al Politecnico di Zurigo
Nell’autunno 2024 all’ETH sarà lanciata un’inedita laurea specialistica, ma gli interessati potranno iniziare a presentare domanda già in aprile
I ricercatori dell’ETH di Zurigo sviluppano da tempo robot da utilizzare sulla Luna, cercano pianeti extrasolari simili alla Terra e studiano i martemoti sul Pianeta Rosso.
Indagano nuove tecnologie per l’industria spaziale e utilizzano i dati provenienti dallo spazio per la ricerca sul clima e sulla sicurezza.
Queste attività saranno ora integrate in Svizzera in un nuovo e innovativo corso di studi: un programma di Master in Sistemi Spaziali.
Con il lancio di questo percorso accademico, il Politecnico Federale intende soddisfare un desiderio accarezzato da tempo dagli studenti, tra cui anche quelli che costruiscono razzi spaziali e satelliti come membri dell’associazione.
Tuttavia, l’università risponde anche alle esigenze dell’economia.
L’industria spaziale è in crescita e ha urgente bisogno di lavoratori qualificati.
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I 500 miliardi di dollari investiti oggi nell’industria spaziale triplicheranno già nel 2040
Gli investimenti globali nell’industria spaziale ammontano a oltre 500 miliardi di dollari e dovrebbero triplicare entro il 2040.
Nella Confederazione Elvetica sono presenti numerose aziende che producono componenti per l’industria spaziale.
Inoltre in questo campo nascono costantemente nuove imprese svizzere, tra cui diversi spin-off dell’ETH.
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Simon Stähler: “L’accesso al cielo è molto più facile, anche per gli operatori commerciali”
“Il programma del nuovo Master rappresenta una pietra miliare importante sulla strada per portare la scienza spaziale a un livello superiore all’ETH, in Svizzera e in Europa”, afferma Thomas Zurbuchen, ex amministratore associato della direzione delle missioni scientifiche della NASA e ora professore al Politecnico di Zurigo.
È direttore dell’iniziativa Space dell’ETH ed è stato l’ideatore del lancio dell’inedito corso di studi.
“L’industria spaziale ha un disperato bisogno di persone che abbiano una visione d’insieme dei complessi sistemi coinvolti e comprendano le interdipendenze dei sottosistemi: dalla propulsione e navigazione dei sistemi di lancio agli esperimenti scientifici”.
Simon Stähler, ricercatore dell’ateneo della città che sorge in riva alla Limmat, è responsabile dell’attuazione del nuovo programma del Master, e lui stesso fa ricerche sui martemoti.
Egli aggiunge: “Ottenere l’accesso al cielo sta diventando più facile, anche per gli operatori commerciali, che già oggi possono acquistare spazio sui satelliti. In futuro avremo bisogno di molti più specialisti che capiscano veramente i sistemi spaziali”.
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Thomas Zurbuchen: “Un programma unico in Europa perché fortemente interdisciplinare”
Gli studenti del corso di laurea acquisiranno la conoscenza dei sistemi spaziali (ovvero satelliti, veicoli di lancio, telescopi e veicoli spaziali) e apprenderanno i fondamenti delle scienze terrestri e planetarie e dell’astrofisica.
Sceglieranno inoltre tra l’ingegneria spaziale, la comunicazione spaziale, la robotica, l’osservazione della Terra o le scienze planetarie come oggetto di approfondimento culturale.
Progetti di gruppo e casi di studio, in cui studenti di diverse discipline lavorano insieme su determinate soluzioni, saranno parte integrante del programma.
Come afferma Zurbuchen, “il programma del Master è unico in Europa perché è fortemente focalizzato sulla ricerca spaziale commerciale ed è costantemente interdisciplinare, offrendo allo stesso tempo la conoscenza approfondita delle discipline ingegneristiche e delle scienze naturali per le quali l’ETH è rinomata”.
Il corso di laurea è un’offerta congiunta dei quattro Dipartimenti di Scienze della Terra, Fisica, Ingegneria Meccanica e di Processo, nonché di Informatica ed Ingegneria elettrica.
La collaborazione con l’industria gioca però un ruolo fondamentale, cui si aggiungono partenariati con altre università.
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Il più rapido lancio di sempre di un corso di laurea, perché “urgentemente necessario”
Dal primo aprile gli studenti in possesso di un diploma di bachelor svizzero o prossimi al conseguimento potranno candidarsi per un posto nell’anno pilota, che inizierà nel settembre 2024, appena otto mesi dopo l’inizio della pianificazione del nuovo programma di Master.
Mai prima d’ora un programma di studio è stato implementato così rapidamente all’ETH.
Günther Dissertori, rettore dell’ETH di Zurigo, è entusiasta: “Fin dall’inizio tutti hanno collaborato. Era chiaro che un programma come questo fosse urgentemente necessario. Sono lieto che il primo gruppo di studenti ne trarrà presto beneficio e vorrei ringraziare tutti i soggetti coinvolti per aver dimostrato tale impegno”.
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Per gli studenti internazionali inizio nell’autunno 2025 con iscrizioni già a novembre 2024
Per gli studenti internazionali, la finestra di iscrizione al secondo anno di corso, con inizio nell’autunno 2025, si aprirà a novembre 2024.
Il Master specialistico è adatto a studenti di ingegneria e scienze naturali che si sono distinti nel loro corso di laurea e che hanno una certa esperienza della materia.
Sono inoltre necessarie solide basi in matematica e fisica, corrispondenti al livello dei corsi di studio di bachelor dell’ETH.
Il programma del Master è esplicitamente aperto anche a candidati provenienti da altre università.
Gli studenti che non soddisfano i requisiti della materia possono essere ammessi a condizione che colmino le lacune rilevanti e sostengano esami aggiuntivi.
“Voglio lanciare uno dei migliori programmi di master interdisciplinare al mondo in scienze e tecnologia spaziale per formare la prossima generazione di leader spaziali”, ha concluso Thomas Zurbuchen, professore di scienza e tecnologia spaziale all’ETH.
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