Perché il Bitcoin “pubblico” piace e circola in due Stati sovrani?
La principale criptovaluta ha corso legale in El Salvador e nella Repubblica Centrafricana, ma altre giurisdizioni ambiscono a farla propria
![Accostamento fra dollaro statunitense e Bitcoin](https://innovando.it/wp-content/uploads/2022/08/Accostamento-fra-dollaro-statunitense-e-Bitcoin.jpeg)
Due Stati sovrani, segnatamente El Salvador e la Repubblica Centrafricana, hanno attribuito corso legale al Bitcoin, facendo della principale e più conosciuta criptovaluta al mondo uno strumento di scambio economico all’interno dei rispettivi confini.
Vale la pena ricordare innanzitutto che cos’è il Bitcoin, ovvero un esperimento tecnologico costituito da una rete di computer che gestisce la prima moneta nativa digitale: il bitcoin (quando lo leggiamo scritto con una lettera minuscola ci riferiamo alla valuta; invece, scritto con la iniziale maiuscola, esso si riferisce al protocollo informatico).
Il Bitcoin può essere utilizzato da chiunque nel mondo: il suo uso non richiede autorizzazioni, può essere scambiato senza il ricorso a intermediari ed è libero da censure o controlli centralizzati.
Fondamentalmente, per uno Stato sovrano, rendere il bitcoin una valuta con corso legale significa adottarlo come moneta ufficiale, cioè legalmente riconosciuta come tale e che può essere utilizzata per le transazioni.
A questo punto però dobbiamo fare alcune distinzioni, dal momento che gli Stati possono dare al Bitcoin corso legale in diversi modi.
A Borgo d’Anaunia primo mining in una centrale idroelettrica
![La bandiera di El Salvador](https://innovando.it/wp-content/uploads/2022/08/La-bandiera-di-El-Salvador.jpg)
A San Salvador apprezzati l’economia circolare di El Zonte e le rimesse dall’estero
Per esempio El Salvador, che è stato il primo Paese al mondo a riconoscere il Bitcoin come una valuta con corso legale, entrata in vigore il 7 settembre 2021, ha anche aggiunto dei bitcoin alle proprie casse statali.
La “Ley Bitcoin” prevede che l’uso del Bitcoin può essere facoltativo, mentre il dollaro statunitense è rimasto come seconda valuta legale.
Nel Paese centroamericano è possibile utilizzare Bitcoin in autonomia con i comuni portafogli digitali Open Source, oppure è possibile utilizzare il portafogli digitale statale “Chivo”, che consente ai cittadini di spendere e gestire i propri in bitcoin, oltre che convertirli in dollari USA o viceversa.
L’iniziativa è partita soprattutto a causa della presenza nel Paese del progetto “Bitcoin Beach”, che ha creato una vera e propria economia circolare ad El Zonte, a seguito di una donazione in bitcoin.
Secondo il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, questa misura, “porterà inclusione finanziaria, investimenti, turismo, innovazione e sviluppo economico”.
Il tutto oltre ad aver affermato che la mossa ha il potenziale di far accedere ai servizi finanziari il 70 per cento dei cittadini salvadoregni, che non ha conti correnti bancari.
Inoltre, un altro tassello rilevante che ha contribuito a questa decisione è la forte dipendenza del Paese dalle rimesse: si stima che i cittadini che lavorano all’estero inviano a casa circa 4 miliardi di dollari americani ogni anno.
L’invio di questo denaro con il sistema finanziario tradizionale risulta molto costoso, e gran parte di questi soldi restano nelle mani degli intermediari finanziari, mentre con il Bitcoin il trasferimento risulta molto più conveniente, intorno ai 50 centesimi di dollaro.
Per i pagamenti di tutti i giorni, invece, utilizzando la tecnologia Lightning Network, le commissioni per le transazioni possono risultare persino inferiori al centesimo di dollaro.
Via al “Plan B” e a Lugano capitale d’Europa della Blockchain
![Un distributore Athena di bitcoin in El Salvador](https://innovando.it/wp-content/uploads/2022/08/Un-distributore-Athena-di-bitcoin-in-El-Salvador-scaled.jpg)
L’altra faccia della medaglia: un diversivo per “distrarre” i cittadini dalla democrazia?
A questo punto bisogna anche considerare l’altra faccia della medaglia.
Per esempio Nelson Rauda Zablah, giornalista investigativo salvadoregno, in occasione dell’Oslo Freedom Forum, ha affermato che il Bitcoin è stato cooptato dal Governo del presidente Nayib Bukele e viene utilizzato per distrarre la Nazione da problemi profondi di corruzione, violazioni dei diritti umani, appropriazione indebita e povertà nel Paese.
Il giornalista afferma che il portafoglio statale Chivo viene utilizzato come strumento di sorveglianza dal Governo, il che è in contrasto con il Bitcoin.
“Se credi nel Bitcoin, puoi fare il tifo per il presidente e il governo per averci dato questo strumento di libertà finanziaria e invitarli comunque a rispettare la democrazia, lo stato di diritto, la separazione dei poteri, la libertà di stampa e tutto il resto: cose di cui gli esseri umani hanno bisogno”, ha aggiunto Rauda Zablah.
Ciò mentre anche il Fondo Monetario Internazionale ha avanzato delle critiche alla scelta di El Salvador, soprattutto per quanto riguarda gli acquisti statali di bitcoin ed i suoi progetti relativi ai “Bitcoin Bond” per finanziare il progetto di una “Bitcoin City”.
Video, il vernissage della cooperazione fra Lugano e Tether
![La bandiera della Repubblica Centrafricana](https://innovando.it/wp-content/uploads/2022/08/La-bandiera-della-Repubblica-Centrafricana.jpg)
Il governo di Bangui ci prova, ma soltanto l’11 per cento dei residenti accede al Web
Il secondo Stato a dare al Bitcoin corso legale è stata la Repubblica Centrafricana, diventando nel contempo il primo Paese africano ad affiancare il 27 aprile 2022 i bitcoin alla propria valuta, il Franco CFA o Franco della Comunità Finanziaria Africana.
Tra le maggiori critiche alla scelta, in questo caso viene spesso fatto notare il tasso molto basso di penetrazione di Internet nel Paese, che viene stimato intorno all’11 per cento, mentre soltanto il 14 per cento ha accesso all’elettricità e meno della metà usa la telefonia mobile, secondo il quotidiano “la Repubblica”.
Questo è a tutti gli effetti un ostacolo per la popolazione all’utilizzo di Bitcoin, che comunque non richiede una grossa banda Internet.
“3Achain”: così Lugano promuove una blockchain con tripla A
#Bitcoin is the blueprint for the new monetary system.
Sound #money.
Apolitical and uncensorable.
Neutral and decentralized.
Guided by the #community.
Orchestrated by code.A better #currency for a better world. #BTC #CAR
— Faustin-Archange Touadéra (@FA_Touadera) June 7, 2022
Allo studio protocolli per l’uso della tecnologia senza cellulari di nuova generazione
Si stanno peraltro sviluppando sempre di più dei protocolli per utilizzare questa tecnologia anche senza il Web, oltre alla possibilità di accedervi con un telefono di vecchia generazione.
“Un vantaggio potenziale per piccoli paesi emergenti come il Salvador o la Repubblica Centrafricana (di adottare il Bitcoin, ndr) è ad esempio quello di canalizzare il circuito delle rimesse economiche dei migranti su canali diversi da quelli tradizionali con significativi risparmi in commissioni”, ha affermato il professor Leonardo Becchetti, docente ordinario di Economia Politica all’Università di Roma Tor Vergata.
“La valuta digitale in questo caso, ma soprattutto il suo canale di circolazione, aumenta la concorrenza nel settore, riducendo la rendita oligopolistica di organizzazioni come MoneyTransfer”.
Il Liechtenstein apre la strada ai francobolli in Blockchain
![La presentazione, il 3 marzo 2022 al Centro Congressi, della collaborazione fra la Città di Lugano e Tether Operations Limited: il “Plan B” intende dare vita a un centro d'eccellenza europeo per l’adozione di criptovalute e tecnologia Blockchain](https://innovando.it/wp-content/uploads/2022/03/La-presentazione-il-3-marzo-2022-al-Centro-Congressi-della-collaborazione-fra-la-Citta-di-Lugano-e-Tether-Operations-Limited-il-Plan-B-intende-dare-vita-a-un-centro-decce-8.jpeg)
A Lugano un legal tender “de facto” grazie al “Plan B” e all’alleanza con Tether.to
Come ultimo esempio possiamo citare la città di Lugano in Canton Ticino, che ha adottato un legal tender “de facto” di Bitcoin, in collaborazione con Tether e nell’ambito del cosiddetto “Plan B”: in pratica un’adozione meno formale, ma che mira a stimolare l’uso del bitcoin nei “pagamenti giornalieri”.
Inoltre in Svizzera anche altre giurisdizioni cantonali o municipali permettono il pagamento di alcune tasse o imposte in bitcoin.
Quest’ultimo esempio non è quindi un’adozione ufficiale, ma rappresenta la prova che esistono vari modi per incentivare l’uso di Bitcoin, sia più rischiosi che meno rischiosi.
Attualmente anche altri Paesi stanno guardando a un’adozione di Bitcoin con corso legale oppure a una sua maggiore regolamentazione, che prevede di migliorarne l’inquadramento giuridico e di normare anche le aziende che offrono prodotti o servizi legati a Bitcoin, oppure al suo processo di estrazione, solitamente nominato come “mining”.
Protetto in blockchain c’è il marchio “Made in Motor Valley”
"How to issue a central bank digital currency" from BNS
La presentazione del "Plan B" di Lugano (Svizzera) (in lingua italiana)
La presentazione del "Plan B" di Lugano (Svizzera) (in lingua inglese)
![Accostamento fra euro e Bitcoin](https://innovando.it/wp-content/uploads/2022/08/Accostamento-fra-euro-e-Bitcoi.jpeg)
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