A Tel Aviv centro all'avanguardia per i laboratori di innovazione
L’hub lanciato dall’ateneo israeliano interagirà sempre più coi veterani dell'industria per sviluppare soluzioni ai problemi del mondo reale
L’Università di Tel Aviv ha lanciato un importante e inedito centro “di aggregazione” per i laboratori di innovazione.
Esso unirà letteralmente le forze con l’industria privata con un obiettivo preciso: far progredire la ricerca innovativa che abbia un reale potenziale di applicabilità in un lasso di tempo compreso fra 3 e 7 anni a partire dal momento in cui lo studio prende inizio.
In una fase iniziale, il centro comprenderà sei e poi nove laboratori, ma altre location dell’innovazione sono già in fase di immaginazione, lancio e costruzione.
Lo scopo dei TAU Innovation Labs in Israele è quello di adattare la ricerca alle vere e concrete esigenze della società, dell’industria e delle istituzioni pubbliche.
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Ricerca in consultazione con esperti del settore e soluzioni nel giro di pochi anni
Per la prima volta nel mondo accademico israeliano, la scelta dei temi di ricerca avverrà in consultazione con l’industria e con gli enti pubblici (ad esempio, gli ospedali) che presenteranno le esigenze sul campo ai responsabili dei laboratori, i quali cercheranno di fornire una soluzione scientifica e innovativa completa nel giro di pochi anni.
Ad esempio, se l’industria descrive la richiesta di sviluppare una tecnologia fotografica unica per scopi di diagnosi medica, o ha la necessità di monitorare i contenuti offensivi nelle informazioni trasmesse online, i ricercatori cercheranno di fornire una soluzione adeguata basata su metodi unici di intelligenza artificiale.
Il modello di questa ricerca applicata è diverso dalla tradizionale ricerca di base, che si concentra sugli interessi del ricercatore, senza necessariamente pensare alle esigenze immediate.
Allo stesso tempo, però, se il centro si concentrerà sull’aspetto applicativo della ricerca, questo non sminuirà l’eccezionale ricerca di base che si sta svolgendo presso l’università.
Questi studi teorici sono stati e rimarranno il fulcro della ricerca scientifica dell’università.
Inoltre, i membri dei dipartimenti del nuovo centro continueranno a essere parte integrante delle loro facoltà “madri”.
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Focus su internazionalità, multidisciplinarietà e alta intensità di conoscenza
Nella sua visione pluriennale, l’Università di Tel Aviv ha definito tre elementi principali: il rafforzamento della sua componente internazionale, l’incoraggiamento della multidisciplinarietà e il potenziamento delle relazioni con l’industria e la società ad alta intensità di conoscenza.
In questo contesto, il nuovo centro promuoverà la visione dell’università e fungerà da canale attraverso il quale scorreranno queste tre direttrici.
A differenza della ricerca di base, che tradizionalmente si concentra su una sola disciplina, la ricerca dei TAU Innovation Labs riunirà esperti di un’ampia gamma di discipline.
Il Laboratorio di Giustizia Automatizzata, ad esempio, si occuperà di aree in cui il mercato e il mondo accademico si impegnano raramente, come i sistemi per migliorare la democrazia, gestendo le fake news e il rapporto tra il Governo e i cittadini attraverso l’Università di Tel Aviv.
Questo laboratorio ospiterà persone provenienti da diverse discipline, tra cui studiosi di diritto, psicologi, ingegneri informatici, specialisti dei media, scienziati politici, ricercatori sulle smart cities e designer.
Come detto, anche qui è richiesto un approccio multidisciplinare e la ricerca avrà una potenziale applicabilità nel giro inderogabile di 3-7 anni.
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David Mendlovic: “Un modello commerciale e di finanziamento unico nel suo genere”
“Questo centro, unico nel proprio genere, ridefinisce l’interfaccia tra università e industria”, afferma il direttore del Centro, il Professor David Mendlovic della Facoltà di Ingegneria Fleischman.
“La libertà accademica di creare e innovare, da un lato, e il desiderio di una ricerca che abbia un’applicabilità concreta, dall’altro, hanno portato a un centro che riunisce laboratori di innovazione che si occupano di una varietà di argomenti e attori come l’industria, i nosocomi e le agenzie governative”.
E ancora: “Il nostro modello commerciale e di finanziamento, unico nel suo genere, e la nostra selezione di laboratori di innovazione non convenzionali stanno portando a uno stretto coinvolgimento dei partner del centro, che trasmetteranno l’innovazione accademica a coloro che la implementeranno. Sono orgoglioso di far parte di un’università responsabile di una simile iniziativa”.
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In Israele un approccio non convenzionale ai diritti della proprietà intellettuale
L’approccio finanziario dei TAU Innovation Labs si basa sull’assunzione da parte dell’industria di una parte significativa del finanziamento della ricerca, in un formato che prevede l’iscrizione a un “club” che conferisce diritti di sviluppo del prodotto.
Il centro applica anche un pensiero non convenzionale per quanto riguarda i diritti di proprietà.
Secondo il nuovo modello, tutti gli attori, tra cui l’università, i ricercatori e i partner industriali riceveranno infatti i diritti di utilizzo dei prodotti della ricerca.
Questi diritti saranno concessi in licenza non esclusiva e non trasferibile.
Questo modello unico accelererà l’applicazione dell’innovazione accademica alla sfera dell’azione e supererà uno degli ostacoli più significativi alla commercializzazione delle innovazioni accademiche di valore.
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Nove laboratori e undici cattedratici per inaugurare i TAU Innovation Labs
Le prime strutture del centro che daranno il via all’entusiasmante viaggio dei TAU Innovation Labs sono nove, diretti da undici docenti o dottori di ricerca.
Laboratorio di Medicina Digitale (Professor Noam Shomron)
Laboratorio di Potenziamento Robotico (Dottor Goren Gordon)
Laboratorio di Urbanistica IN4.0 (Professoressa Tali Hatuka)
Laboratorio di Economia Computazionale (Professor Michal Feldman)
Laboratorio di Governance Algoritmica (Professoressa Niva Elkin e Professor Assaf Hamdani)
Laboratorio Act-Play-Game (Dottoressa Sharon Aronson-Lehavi)
Laboratorio di Computer Grafica (Professor Daniel Cohen Or e Dottor Amit Bermano)
Laboratorio di Intelligenza Artificiale (Professor Amir Globerson)
Laboratorio di Sostenibilità Ambientale (Professoressa Hadas Mamane)
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Nel Laboratorio delle Curiosità del dottor Goren Gordon della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Tel Aviv, si studia lo sviluppo di algoritmi di curiosità artificiale, la loro implementazione in robot “curiosi” nonché lo sviluppo di strumenti di valutazione della curiosità basati su modelli matematici (Foto: Università di Tel Aviv)
Nel Laboratorio delle Curiosità del dottor Goren Gordon della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Tel Aviv, si studia lo sviluppo di algoritmi di curiosità artificiale, la loro implementazione in robot “curiosi” nonché lo sviluppo di strumenti di valutazione della curiosità basati su modelli matematici (Foto: Università di Tel Aviv)
Nel Laboratorio delle Curiosità del dottor Goren Gordon della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Tel Aviv, si studia lo sviluppo di algoritmi di curiosità artificiale, la loro implementazione in robot “curiosi” nonché lo sviluppo di strumenti di valutazione della curiosità basati su modelli matematici (Foto: Università di Tel Aviv)
Il video corporate di presentazione dell'Università di Tel Aviv in Israele (in lingua inglese)
Il trailer di presentazione dell'Università di Tel Aviv in Israele (in lingua ebraica)
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