“The Line”, città lineare saudita da 500 miliardi di dollari, si farà

“The Line”, definita “una rivoluzione civile che mette l’uomo al primo posto, offrendo un’esperienza di vita urbana senza precedenti e preservando al contempo la natura circostante”, sarà molto presto realtà.

Mohammad bin Salman Al Sa’ud, principe ereditario dell’Arabia Saudita nonché presidente del Consiglio di Amministrazione della società NEOM, ha infatti annunciato il 25 luglio scorso il la operativo al progetto che trae origine dalla sua personale visione di un nuovo tipo di città, in grado di ridefinire il concetto di sviluppo urbano e l’aspetto delle metropoli del futuro.

Il progetto di “The Line” incarna il modo in cui le comunità umane prenderanno forma in un avvenire molto prossimo, nel contesto salvifico di un ambiente privo di strade, automobili e di emissioni inquinanti, alla ricerca di un equilibrio fra sé e il creato.

L’enorme e gigantesco “alveare” funzionerà al 100 per cento con energia rinnovabile e darà priorità alla salute e al benessere delle persone che la abitano anziché ai mezzi di trasporto e alle infrastrutture propri degli abitati tradizionali e, ormai, superati.

L’intelligenza artificiale monitorerà questa innovativa idea di città e utilizzerà modelli predittivi e di economia dei dati per capire come migliorare la vita quotidiana dei propri abitanti.

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La natura resterà al centro, ma non impedirà un boom del PIL e 380mila posti di lavoro

“The Line” metterà la natura davanti allo sviluppo economico a ogni costo e contribuirà a preservare il 95 per cento del territorio e degli ambienti naturali che ricado all’interno del perimetro dell’iniziativa NEOM.

Si stima che “The Line” assumerà un valore a cose finite di 500 miliardi di dollari, ma non soltanto. Il costo stimato della costruzione è di 100-200 miliardi di dollari, con alcune stime che arrivano addirittura a mille.

Il Governo saudita sostiene però che essa creerà 380.000 posti di lavoro, stimolerà la diversificazione economica e contribuirà con 48 miliardi di dollari circa al PIL nazionale del Paese entro il 2030, cioè cinque anni dopo la presa di possesso dei primi alloggi da parte degli abitanti.

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C’è un fondo pubblico d’investimento da 620 miliardi per l’attesa “Saudi Vision 2030”

Neom (parola resa graficamente come NEOM in lettere maiuscole, in arabo: نيوم‎, dunque “Neom”) è una città di nuova fondazione che dovrebbe sorgere nel 2025 nella provincia di Tabuk, nell’estremo lembo nordoccidentale del Regno dell’Arabia Saudita, un territorio la cui economia è concentrata attualmente nell’esportazione dei fiori verso l’Europa e che la ferrovia di Hegiaz rese celebre durante la Prima Guerra Mondiali e nel corso delle insurrezioni arabe contro i turchi del periodo 1916-1918.

Il progetto NEOM fu annunciato nel 2017 e la denominazione deriva dalla combinazione di νέο (“neo”, “nuovo”) con l’arabo مستقبل‎ (“mustaqbal”, “futuro”).

L’omonima società che supervisiona tutte le iniziative, entro i confini dello Stato e all’esterno, è interamente posseduta dal Public Investment Fund.

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Un’iniziativa che data al 1971, allorché il Public Investment Fund si fece fondo sovrano

Quest’ultimo è un fondo sovrano dell’Arabia Saudita, uno dei più grandi al mondo in realtà, con un patrimonio totale stimato di oltre 620 miliardi di dollari.

È stato fondato nel 1971 nella capitale Riad e ha lo scopo di effettuare investimenti per conto del Governo saudita.

Dopo aver inizialmente perseguito una politica di investimento prudente e aver fornito principalmente prestiti per progetti di sviluppo nazionale, è diventato un investitore globale.

L’esecutivo saudita sta infatti pianificando la “Saudi Vision 2030”, cui appartengono i progetti NEOM e “The Line”, come parte del proprio piano di sviluppo e trasformare così il Public Investment Fund nel più grande fondo sovrano del mondo.

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In totale nove milioni di residenti in una superficie di appena 34 chilometri quadrati

L’annuncio rivela le caratteristiche più importanti di “The Line”, che è larga solo 200 metri, lunga 170 chilometri e a 500 metri sul livello del mare.

“The Line” ospiterà 9 milioni di residenti e sarà costruita su un’area di 34 chilometri quadrati, una superficie mai vista prima rispetto ad altre città di capacità abitativa simile.

Ciò ridurrà l’ingombro delle infrastrutture e creerà un’efficienza mai vista prima nelle funzioni cittadine.

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Un agglomerato a tre strati, con ogni servizio a 5 minuti e una TAV da 500 km l’ora

La linea sarà composta da tre strati, di cui uno in superficie per i pedoni, uno sotterraneo per le infrastrutture e un altro sotterraneo per i trasporti.

Il clima ideale per tutto l’anno farà sì che i residenti possano godere della natura circostante quando si spostano a piedi.

I residenti avranno inoltre accesso a tutte le strutture di “The Line” a cinque minuti a piedi, oltre a una ferrovia ad alta velocità con un transito end-to-end di 20 minuti e i cui treni potranno superare chiaramente la velocità di cinquecento chilometri l’ora.

Rammentando l’annuncio ufficiale sulla televisione di Stato del 10 gennaio 2021, il principe ereditario Mohammed bin Salman ha dichiarato: “Al lancio di ‘The Line’, l’anno scorso, ci siamo impegnati a realizzare una rivoluzione di civiltà che mette l’uomo al primo posto fra le priorità della nostra società e che si basa su un cambiamento radicale della pianificazione urbana”.

E ancora: “I progetti svelati oggi e relativi a comunità cittadine organizzate per strati verticali sfideranno le tradizionali città piatte e orizzontali e creeranno un modello di conservazione della natura e di miglioramento della vivibilità umana. ‘The Line’ affronterà le sfide che l’umanità deve affrontare al giorno d’oggi nella vita urbana e accenderà i riflettori su alternativi modi di vivere”.

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Mohammed bin Salman: “Chiunque potrà venire da noi e lasciare un segno nel mondo”

Sua Altezza ha aggiunto: “Non possiamo ignorare le crisi ambientali e di vivibilità che le città del mondo si trovano ad affrontare, ragione per cui NEOM è all’avanguardia nel fornire soluzioni nuove e fantasiose per affrontare questi problemi. Esso è guidato da un team composto dalle menti più brillanti nel campo dell’architettura, dell’ingegneria e dell’edilizia, le quali hanno la mission di trasformare in realtà l’idea di costruire verso l’alto”.

Salman Al Sa’ud ha continuato, non senza enfasi: “NEOM sarà un luogo in cui tutte le persone, da qualsiasi luogo provengano, potranno lasciare un segno nel mondo in maniera creativa e innovativa. NEOM rimane uno dei progetti più importanti della ‘Saudi Vision 2030’ e il nostro impegno a realizzare ‘The Line’, per conto della Nazione che io rappresento, rimane risoluto”.

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Lo “Zero Gravity Urbanism” è la realizzazione di un mondo realmente in tre dimensioni

“The Line” offre un nuovo approccio alla progettazione urbana: l’intuizione di stratificare le funzioni cittadine lungo l’asse verticale, dando alle persone la possibilità di muoversi senza soluzione di continuità nelle tre dimensioni (in alto, in basso o attraverso), è un concetto definito “Zero Gravity Urbanism”.

È qualcosa di radicalmente diverso dai “semplici” edifici che si sviluppano in altezza come i grattacieli, poiché un’architettura di nuovo conio dispone su più livelli i parchi pubblici e le aree pedonali, le scuole, le case e i luoghi di lavoro, in modo che ci si possa muovere senza sforzo per raggiungere gli spazi delle proprie doverose necessità quotidiane in appena cinque minuti.

“The Line” avrà una facciata esterna a specchio che conferirà il proprio carattere unico e innovativo alla città lineare e permetterà anche al più piccolo ingombro che la caratterizza di fondersi con la circostante natura arabica, mentre l’interno sarà congegnato per creare esperienze straordinarie e momenti magici alla gente.

Sarà creata da un team di architetti e ingegneri di fama mondiale, guidati dalla società NEOM e dai suoi dirigenti, per sviluppare un concetto urbano che sia rivoluzionario e proiettato al domani.

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Una progettazione completamente digitalizzata per avanzatissime tecnologie costruttive

Al fine di cambiare consuetudini ormai stantie e obsolete, la progettazione della città sarà completamente digitalizzata e la costruzione sarà in gran parte industrializzata grazie a tecnologie di costruzione e processi produttivi notevolmente avanzati.

L’annuncio di “The Line” è una continuazione dei progressi compiuti da NEOM nello sviluppo dei propri progetti di punta, come “Oxagon”, una città manifatturiera e dell’innovazione “pura” e completamente reinventata, e “Trojena”, la destinazione turistica montana globale che offrirà il primo sci all’aperto del Golfo Arabico (a Dubai esiste una pista indoor all’interno di un centro commerciale che fece molto parlare di sé in passato…).

A queste forme di progettualità, si unisce il lancio di due nuove aziende controllate da NEOM: la Eowa, che si occupa di energia, acqua e idrogeno, e la Neom Tech & Digital Company.

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