A Torino duecentomila metri quadrati in un miglio per l’innovazione
Tra Porta Susa e l’Environment Park subalpino un hub per la sostenibilità, decarbonizzazione, inclusione sociale e per l'integrazione tecnologica
Duecentomila metri quadrati sull’asse del passante ferroviario da riqualificare con una forte impronta innovativa: è questo l’obiettivo di sviluppo del Comitato Promotore di Torino Innovation Mile, un progetto presentato ufficialmente giovedì 15 febbraio nella città subalpina.
I promotori dell’iniziativa si sono dati lo scopo di portare all’attenzione degli stakeholder le tematiche di sostenibilità ambientale, decarbonizzazione, innovazione e inclusione sociale, integrazione tecnologica e digitale, affinché lo sviluppo di talune aree dismesse possa essere un nuovo modello di riferimento per il capoluogo regionale del Piemonte.
Il Comitato in parola è partecipato da partner pubblici e privati, come l’Environment Park, Infra.To, Liftt, New Cleo, Nexto, OGR, Planet Smart City e Politecnico di Torino.
Otto di loro hanno già firmato l’atto costitutivo e gli ultimi due lo faranno nel giro dei giorni successivi.
Il coordinamento del Comitato sarà affidato al presidente Davide Canavesio, al vertice anche di Nexto, e ai due vicepresidenti: Stefano Corgnati, Rettore eletto del Politecnico di Torino, e Giacomo Portas, presidente dell’Environment Park.
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Davide Canavesio: “Un mix di attori tra i più dinamici e innovativi dell’intero Nord-Ovest”
“Oggi è un giorno importante per il nostro territorio perché, dopo mesi, se non anni, di visioni per il futuro e di dialogo con gli stakeholder del territorio, riusciamo a presentare un comitato promotore, il quale mette insieme un mix di attori tra i più dinamici e innovativi che il Nord-Ovest possa esprimere”, ha affermato Davide Canavesio, presidente di Nexto.
“Il compito di questo comitato, che si andrà via via allargando agli attori interessati ad insediarsi su queste aree, sarà quello di far sì che in tempi brevi questi terreni, che sono oggi dismessi e abbandonati, possano diventare un luogo iconico portatore di sviluppo e occupazione per il territorio”.
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Stefano Corgnati: “Green e digital motori di un continuo dialogo fra tecnologia e società”
“Questa iniziativa accelera la vocazione di Torino come hub di innovazione dove le transizioni green e digital diventano motori di un continuo dialogo tra tecnologia e società, sempre più equa, innovativa e inclusiva. Sono temi che diventano guida di uno sviluppo urbano indirizzato da principi della sostenibilità”, sottolinea Stefano Corgnati, Rettore eletto del Politecnico di Torino.
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Giacomo Portas: “L’interesse ci porterà a soddisfare soltanto il 30 per cento delle richieste…”
“Stiamo avviando una delle iniziative più importanti per lo sviluppo della città nei prossimi anni. Crediamo fermamente in questo progetto, tant’è che abbiamo già incontrato due volte Ferrovie dello Stato per interloquire sulle aree di loro competenza. Per l’Environment Park la prospettiva di un nuovo insediamento che sposa così bene la vocazione alla transizione ecologica è particolarmente strategica”, aggiunge Giacomo Portas, presidente del parco scientifico e tecnologico per l’ambiente di Torino.
“Abbiamo infatti sempre più richieste da parte di aziende che vogliono insediarsi nei nostri spazi, al punto che non riusciamo a soddisfare il 30 per cento delle richieste. Abbiamo, perciò, bisogno di più spazio, ma deve essere uno spazio di qualità e con determinate caratteristiche. L’innesco di Torino Innovation Mile su corso Principe Oddone va esattamente in questa direzione”.
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Un progetto incentrato su due aree di FS Sistemi Urbani fra il Politecnico e la stazione Dora
Due aree, attualmente di proprietà di FS Sistemi Urbani, sono state identificate dal Comitato Promotore sull’ideale Miglio dell’Innovazione, l’asse che porta dal Politecnico alla stazione Dora, con lo scalo ferroviario di Porta Susa al centro.
La prima area si trova nella zona centrale tra la stazione di Porta Susa e le OGR, all’incrocio tra Corso Bolzano e Corso Vittorio Emanuele II.
Oltre 52 mila metri quadri di superficie lorda, ben collegati dalla stazione ferroviaria e metropolitana di Porta Susa e dalla stazione dei bus per gli aeroporti di Torino e Milano Malpensa.
Lì è altresì prevista la realizzazione di un edifico che costituisca un landmark in relazione con il grattacielo San Paolo e l’area Porta Europa, realizzando un triangolo di relazioni visuali che segna tutto l’intervento compreso nella Spina 1.
La seconda area è adiacente al parco tecnologico Environment Park, tra corso Principe Oddone, Piazza Baldissera, Corso Vigevano e Corso Umbria e costeggia i complessi residenziali realizzati nell’abito di trasformazione di Spina 3.
Si tratta di 143 mila metri quadri di superficie, su cui potranno sorgere nuovi innovativi edifici nel pieno rispetto del fabbricato storico esistente, il quale dovrà essere inserito nella trasformazione dell’area.
Le due aree sono già state oggetto di studi architettonici e urbanistici.
I promotori del Comitato guardano alle aree individuate come luoghi di espansione fisica dei loro piani di sviluppo.
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