Ecco come le DAO stanno rivoluzionando aziende e start-up
Le Organizzazioni Autonome Decentralizzate si stanno rivelando un mezzo per trasformare il cambiamento in opportunità anche in Italia
Nel Web è già disponibile un censimento delle DAO attive nel mondo (Organizzazioni Autonome Decentralizzate) e i grafici mettono in evidenza dei dati di forte impatto, in aumento e già di notevole interesse.
La quantità di queste organizzazioni a livello di semplice costituzione all’interno della rete informatica risulta in verità un numero da capogiro, rispetto le realtà effettivamente attive.
Non è infatti facile rendere operativa una DAO.
Attraverso le DAO la Blockchain ha trovato sicuramente un modo per dimostrare uno dei suoi lati più stimolanti e aperti.
Se può essere facile costituirle grazie alle piattaforme che ne esemplificano il processo di creazione, non lo è però programmarle algoritmicamente (con gli smart contract) secondo i propri scopi.
Costituire una DAO significa, fondamentalmente, al solo scopo di rendere l’idea, aprire un’associazione, una fondazione, una società e via dicendo all’interno del Web 3.0, dentro la Blockchain, ovvero dentro la rete informatica priva di territorialità e, renderla stabile, democratica, plurisoggettiva, cooperativa e algoritmica.
Edificio multipiano nel Metaverso dall’alleanza Pini Group-HELM
C’è la necessità di un nuovo framework legale fatto ad hoc e differenziato
Cercare di paragonarla a qualcosa di giuridicamente inquadrabile, di fatto la sminuirebbe e la priverebbe dei suoi fondamenti base, tuttavia queste nuove realtà, se proprio ci deve essere un inquadramento giuridico che le appartenga anche per motivi di maggiore sicurezza e operatività, richiedono senza ombra di dubbio un nuovo framework legale fatto ad hoc e differenziato.
Cercare di inquadrare giuridicamente le DAO perché possano compiere atti giuridicamente validi, in particolar modo all’esterno del Web, resta ugualmente per molti un obiettivo e un compromesso cruciale ed urgente
Lo è apertamente per la Banca d’Italia come per il piccolo imprenditore, ed è così che, proprio dall’Italia, è partita una DAO (x20) con lo scopo di sfruttare l’ampiezza offerta dalle Organizzazioni Autonome Decentralizzate, ma risolvendo l’aspetto “legal”
Di fatto ci si sarebbero riusciti, a quanto risulta, anche con l’intervento notarile, creando dunque un precedente su cui riflettere…
Blockchain: consapevolezza, fiducia e selezione per maneggiarla
Forti analogie con un condominio, però diffuso nel mondo e fra “sconosciuti”
Sotto certi aspetti una DAO può anche ricordare un condominio, con la differenza che i membri non si conoscono fra di loro, potendo essere ovunque nel mondo, e considerandone l’aspetto “scalabile”
I problemi di autorità che affliggono gli amministratori di condominio, ad esempio, potrebbero trovare una soluzione proprio in queste forme di organizzazione, senza che ovviamente venga meno la figura centrale e professionale di chi gestisce.
Non è infatti completamente vero e/o non ancora dimostrato che le DAO non possano essere gerarchiche.
Interessante ricordarsi anche che le DAO possono operare in tanti modi e servire a tanti scopi.
Se basate sulla reputazione e il merito secondo la partecipazione attiva (proprio perché fondate su comunità di persone), possono anche vantarsi di essere meritocratiche oltre che democratiche (considerato che ogni avanzamento e azione avviene tramite voto).
Il Web 3.0 ha bisogno di clonare in chiave creativa tutto il Web 2.0 prima di tutto su rete informatica ed è per questo che rappresenta un orizzonte incredibile per un mondo di nuove start-up ed iniziative.
È del Gruppo Renault il primo vero Metaverso di tipo industriale
Wow, #Web3 has been teaching me a lot. I’ve decided to run an experiment to decentralize philanthropy. This #GivingTuesday I’m launching the first Giving DAO. Want to read the Lite Paper? DM me. Constructive Twitter feedback welcome
— (@kimbal) November 26, 2021
La creatività fuori da un sistema saturo e all’interno di un Web innovativo
Se nel Web 3.0 ci dovrà essere tutto il mondo che conosciamo e usiamo attraverso il Web 2.0, ma in chiave cooperativa, inclusiva, libera e creativa, lo spazio di azione per la fantasia potrebbe addirittura risultare illimitato
Il settore dell’Arte e della Moda, ben fusi insieme, è già ampiamente presente nel nuovo Web, considerata la grande propensione degli artisti e degli stilisti indipendenti di non venire mai meno alla loro crescita creativa.
La tendenza è infatti un fashion system focalizzato sul Web e nel Metaverso, tanto che basta pensare alle Organizzazioni Autonome Decentralizzate “fashion” and “arts”, di già maggiore successo come Red DAO e Neon DAO
Quando le azioni generate dalle DAO sono rivolte verso l’interno, ovvero dentro il Web stesso (come ad esempio nei progetti DeFi) e non anche verso l’esterno, si può dire che ci siano meno problematiche, ma anche che queste non dispiegano pienamente le loro potenzialità.
Non ci sarà da temere in tal senso, perché ci sono già molti esempi veramente ambiziosi e vasti di Organizzazioni Autonome Decentralizzate (inizializzate, ma magari non ancora operative) con dentro veri e propri progetti per cambiare il mondo sia reale che virtuale.
“Wow, il Web 3 mi ha insegnato molto. Ho deciso di fare un esperimento per decentralizzare la filantropia. Questo Giving Tuesday, lancerò il primo Giving DAO” (così twittava il fratello di Elon Musk, Kimbal Musk, nel 2021).
Oltre 250.000 utenti unici per il Festival del Metaverso del debutto
Dal Belpaese sì, ma di fatto ovunque: le migliori DAO da tenere d’occhio
Già presa sotto braccio da Origami, fra gli acceleratori di start-up più potenti della Silicon Valley, la DAO futuristica e cinematografica 2137AD, che sta ponendo proprio in questi mesi le basi di lancio per una futura e iniziale operatività nel 2024, mette incredibilmente in sinergia molti aspetti.
Si tratta di cinema, Web 3.0, Metaverso, innovazioni grafiche e software, intelligenza artificiale e Blockchain, creando una rivoluzione nel mondo cinematografico.
Questa progetto, che si avvierà con una prima grande serie televisiva di stampo apocalittico, dove il Metaverso diventa proprio una serie TV da guardare nel grande schermo, con tutto quello che lo determina, ha già tutte le caratteristiche per competere nei prossimi anni con la Marvel Cinematic Universe e per essere a sua volta una fabbrica di start-up.
Sensazioni, emozioni e cognizioni nel Metaverso tramite la pelle
Il trailer dell’innovativa DAO italiana ITzoomers dedicata alla generazione 1997-2012
Progetti aggregativi a scopo politico e un “villaggio-rifugio” tecno-medievale
In fase ben più iniziale, ma sicuramente prossima a stupire come DAO (anch’essa nascente italiana), possiamo citare anche ITzoomers.
È stata realizzata per creare una comunità di zoomers (ovvero i nati dal 1997 al 2012, noti come “Generazione Z”) e trasformata in una vera e propria macchina basata sulla proprietà immobiliare e sul mutuo soccorso solidale (anche in sinergia con la Croce Bianca Internazionale, che ha sede in Estonia, già attiva nel Web 3.0).
Ma non è tutto, poiché nel progetto si parla anche di una DAO di nicchia con presumibili scopi aggregativi a sfondo politico e di un “villaggio-rifugio” tecnologico e medievale, da costruire vicino alla Svizzera con i fondi, la partecipazione dei membri e gli sforzi della DAO (fermo restando la presenza di un suo gemello digitale), cui poi unici potenziali fruitori e beneficiari sarebbero per l’appunto i membri della comunità.
Spostandoci verso il tanto amato settore del food & beverage, stanno per arrivare grandi sorprese.
Sempre dall’Italia partirà con un Metaverso già pronto, il primo della sua specie, una DAO basata su quella che diventerà la prima e grande comunità enogastronomica decentralizzata.
Essa avrà fra i vari scopi quello di portare le tradizioni enologiche italiane nel Web 3.0 come cultura del gusto e del piacere.
“Giornalisti nel Metaverso”: un libro e uno spazio di realtà virtuale
La trasformazione di valori antichi in nuovi per moltiplicare le potenzialità
Con le DAO si sogna, si costruisce un nuovo mondo, si possono trasferire valori antichi trasformandoli in nuovi e si generano infinite nuove opportunità.
Siccome è fondamentale che siano fondate su delle “community”, non si potrà che convenire altresì con la fine dell’individualismo, già osservato come tendenza generale.
Se si è curiosi di trovare ed incontrare i potenziali gruppi decisionali, che a quanto sembra detteranno le regole o le sorti del futuro del business e del territorio, si può andare, ad esempio, in una piattaforma di VoIP, Discord.
Si potrà scovarle fra una comunità “game” e l’altra, considerato che, ad oggi, l’aspetto ludico rappresenta ancora, ma non per sempre, l’aggregatore numero uno.
L’interesse dei giovani per il vino può crescere con il Metaverso
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