È la Extreme H la prima serie Off-Road da corsa tutta a idrogeno

Accanto all’attuale Extreme E a motore elettrico, prende forma il campionato 2024 voluto da Alejandro Agag che userà celle a combustibile

Extreme H: la Extreme H sarà il primo campionato automobilistico interamente a idrogeno nella storia del motorsport
La Extreme H sarà il primo campionato automobilistico interamente a idrogeno nella storia del motorsport

Prendono sempre più consistenza i nuovi piani della Extreme E, già sport motoristico ecocompatibile per eccellenza, per lanciare nel 2024 un nuovo campionato Off-Road per vetture spinte dall’idrogeno.
Alla Extreme E, serie di gare elettriche già esistente, si affiancherà dunque Extreme H: una grande novità mondiale per il motorsport, annunciata peraltro con grande anticipo.
A darne notizia nella gara di apertura della stagione 2 della Extreme E, il Desert X Prix, a NEOM, in Arabia Saudita, era stato il 18 febbraio 2022 Alejandro Agag, che di recente ha ricevuto il riconoscimento del “Pioneering and Innovation Award” di Autosport.
“La ‘Extreme E’ è stata progettata per essere un banco di prova per l’innovazione e per le soluzioni per la mobilità. È diventato sempre più chiaro che la creazione di una serie di gare a idrogeno è un’evoluzione naturale della nostra missione di mostrare le possibilità delle nuove tecnologie nella lotta contro i problemi climatici”, afferma il manager, politico e imprenditore visionario spagnolo.

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Extreme H: Alejandro Agag, fondatore e amministratore delegato della Extreme E e fondatore e Presidente del Campionato del Mondo FIA di Formula E e della E1 Series, accanto ad alcune bombole a idrogeno
Alejandro Agag, fondatore e amministratore delegato della Extreme E e fondatore e Presidente del Campionato del Mondo FIA di Formula E e della E1 Series, accanto ad alcune bombole a idrogeno

Alejandro Agag: “Due categorie separate, il passaggio completo all’idrogeno o a una gara congiunta”

“Con gli attuali team della Extreme E”, aggiunge Alejandro Agag, “decideremo nei prossimi mesi il modo migliore per integrare le auto a idrogeno nel weekend di gara. Parliamo di due categorie separate, del passaggio completo all’idrogeno o a una gara congiunta, sono tutte ipotesi al vaglio. Miriamo ancora una volta a lavorare a stretto contatto con la FIA e con l’Automobile Club de Monaco per lo sviluppo della Extreme H. Lo sport è la piattaforma più veloce ed efficace per promuovere l’innovazione e, utilizzando la piattaforma già esistente dell’Extreme E, possiamo usufruire dei nostri trasporti, talenti e delle nostre operazioni per minimizzare l’ingombro nel processo”.
In sintesi, questo lavoro permette di raddoppiare l’azione di gara, con un impatto aggiuntivo pressoché marginale.

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Extreme X: la scheda tecnica della vettura Extreme E nella livrea Odyssey 21 (in lingua inglese)
La scheda tecnica della vettura Extreme E nella livrea Odyssey 21 (in lingua inglese)

EXH, che cosa cambierà sulle auto: una cella a combustibile a idrogeno per rimpiazzare la batteria

Rispetto alla Extreme E, la nuova vettura Extreme H mantiene lo stesso gruppo propulsore e lo stesso telaio.
La vera differenza consiste nella cella a combustibile a idrogeno che sostituirà la batteria come principale fonte di energia.
In particolare, per l’alimentazione delle celle a combustibile di questa inedita serie Tout Terrain si useranno fonti di idrogeno ecologiche, create con una combinazione di energia solare e acqua.
Questa tecnologia è già utilizzata dietro le quinte della Extreme E, dove fornisce la fonte di energia alle batterie del veicolo.
“È stato davvero giusto lanciare il concetto di Extreme H a NEOM, un luogo con grandi ambizioni per quanto riguarda le soluzioni energetiche pulite, e l’esempio perfetto di una località che può diventare e diventerà sede di produzione e distribuzione di idrogeno verde su larga scala”, continua Alejandro Agag, manifestando apprezzamento per l’iniziativa strategica dell’Arabia Saudita.ù

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Extreme H: Peter Wadhams è membro del Comitato Scientifico di Extreme E e responsabile del Gruppo di Fisica degli Oceani Polari presso il Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica dell'Università di Cambridge
Peter Wadhams è membro del Comitato Scientifico di Extreme E e responsabile del Gruppo di Fisica degli Oceani Polari presso il Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica dell’Università di Cambridge

Peter Wadhams: “A Kirkwall nelle isole Orcadi, ‘l’elemento H’ per il trasporto pubblico è già realtà”

“È entusiasmante che il campo di applicazione della Extreme E venga ora esteso al mondo rinnovabile dell’idrogeno. Alla riunione della COP 26 a Glasgow, nel novembre 2021, c’era una vera e propria folla di veicoli a idrogeno, a dimostrazione del potenziale di questa fonte di energia, soprattutto per i mezzi di trasporto più grandi. C’erano un autobus, un’ambulanza, una scavatrice JCB e diversi camion. In mezzo a loro c’era anche l’auto elettrica McLaren della Extreme E”, dichiara Peter Wadhams, membro del Comitato Scientifico della Extreme E e responsabile del Gruppo di Fisica degli Oceani Polari presso il Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica dell’Università di Cambridge.
“Ho visto l’energia a idrogeno in azione nelle Orcadi, dove il primo e più leggero elemento chimico della tavola periodica viene generato nelle isole esterne utilizzando l’energia eolica, compresso e portato a Kirkwall con un traghetto, per poi essere utilizzato per alimentare la flotta di veicoli del servizio pubblico di di questa piccola città della Scozia. Ci sono molte possibilità interessanti di questo tipo che saranno sostenute e stimolate dalla pubblicità data ai veicoli a idrogeno della Extreme E in futuro”.

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Extreme H: le attuali vetture Off Road del campionato Extreme E sono SUV elettrici prodotti dalla Spark Racing Technology
Le attuali vetture Off Road del campionato Extreme E sono SUV elettrici prodotti dalla Spark Racing Technology

Dalla Groenlandia e dal Cile al Lago Rosa, dalla Sardegna a NEOM, tutto nel rispetto dell’ambiente

Per sensibilizzare la società e gli appassionati di motorsport a un tema annoso e ormai di portata globale, finora la Extreme E ha gareggiato in alcuni dei luoghi più vulnerabili al mondo al cambiamento climatico e alla tutela degli ecosistemi naturali, tanto più che i medesimi luoghi potrebbero accogliere anche la Extreme H.
Vale la pena elencarli puntualmente, aggiungendo il motivo della scelta di una determinata località del globo per evidenziare un problema ambientale: Kangerlussuaq, vicino al Ghiacciaio Russell, in Groenlandia (Programma UNICEF di educazione al clima e di sensibilizzazione ai diritti dei bambini nonché raccolta di campioni di ghiaccio nero), Calama, nel deserto cileno di Antofagasta (biodiversità e conservazione della rana d’acqua Loa), la città di NEOM a Sharaan, vicino Al-‘Ula, in Arabia Saudita (conservazione delle tartarughe del Mar Rosso), Punta del Este, in Uruguay (conservazione del mare, attività di ecoturismo e sensibilizzazione alle energie rinnovabili), Capo Teulada in Sardegna (depositi di carbonio blu e verde), Bovington Camp nel Dorset inglese (reintroduzione del castoro, in collaborazione con il National Trust) e il Lago Rosa, in Senegal (ripristino delle foreste di mangrovie).

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Extreme H: Jenson Button è proprietario del team JBXE di Extreme E ed ex campione del mondo di Formula 1
Jenson Button è proprietario del team JBXE di Extreme E ed ex campione del mondo di Formula 1

Jenson Button: “Un brillante passo avanti e un pilastro fondamentale per l’industria automobilistica”

“L’evoluzione della Extreme E in Extreme H è incredibilmente eccitante e rappresenta un brillante passo avanti in davvero pochissimo tempo per la serie. Vedere gare di questo calibro alimentate da celle a idrogeno, che consentiranno di correre ancora di più con un impatto minore, è notevole”, spiega Jenson Button, ex pilota e campione del mondo di Formula 1, proprietario del team JBXE Extreme E.
Per mantenere l’impronta di carbonio complessiva la più bassa possibile, la Extreme E utilizza vari metodi tra cui.
Spiccano l’uso di una nave ristrutturata per il trasporto delle merci e delle attrezzature logistiche del campionato, comprese le auto da corsa e il paddock, l’utilizzo della trasmissione da remoto e dello streaming digitale, la limitazione del numero di dipendenti delle squadre e l’utilizzo di una combinazione di batterie e idrogeno verde per alimentare il paddock.
La progettazione e la costruzione della Extreme H è già in corso, e si stima che il primo prototipo sarà lanciato all’inizio del 2023.

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Il vernissage del campionato Extreme X per Off Road a idrogeno (in lingua inglese)

Extreme H: Alejandro Agag è fondatore e amministratore delegato della Extreme E e fondatore e Presidente del Campionato del Mondo FIA di Formula E e della E1 Series
Alejandro Agag è fondatore e amministratore delegato della Extreme E e fondatore e Presidente del Campionato del Mondo FIA di Formula E e della E1 Series