“Fermata” da un libro il 15 ottobre 1962 la crisi dei missili di Cuba

Un innovativo saggio di Barbara Tuchman, storia dei mesi precedenti e seguenti l'inizio della Grande Guerra, ispirò Kennedy e Chruščëv

Le copertine del saggio "Cannoni d'agosto" di Barbara Tuchman, vincitore del "Premio Pulitzer" nel 1963
Le copertine del saggio “Cannoni d’agosto” di Barbara Tuchman, vincitore del “Premio Pulitzer” nel 1963

Il 1913 fu l’ultimo anno di pace prima che la culla della civiltà e della cultura conoscesse il “suicidio dell’Europa civile”, per dirla con Papa Benedetto XV, e ciò ovviamente a causa dello scoppio e della barbarie che la Prima Guerra Mondiale portò con sé.
Il 1963 fu l’anno dell’assassinio di John Fizgerald Kennedy, il primo Presidente degli Stati Uniti di fede cattolica, circostanza che sembrò spalancare le speranze di un’intera generazione e di una società in tumultuosa evoluzione prima della tragedia di Dallas.
Si tratta di due epoche in apparenza slegate fra loro, al di là della coincidenza del centodecimo e del sessantesimo anno trascorso da quei fatti lontani, che ricorrerà nell’ormai imminente 2023.
Questo se non fosse per un particolare sconosciuto a più, che funge da collante, e che mette in relazione la presidenza di “JFK” negli USA alle trincee insanguinate di Verdun e Ypres.

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Lo storico statunitense Arthur Schlesinger Junior nel 1961
Lo storico statunitense Arthur Schlesinger Junior nel 1961

La scelta di “JFK” di avere con sé lo storico Arthur Schlesinger

Appassionato di storia al punto da nominare fra i propri consiglieri personali Arthur Schlesinger, suo docente all’università di Harvard e personalità influenzata dalle idee di Gaetano Salvemini, fu proprio “JFK” all’insaputa di molti a evitare il rischio di una Terza Guerra Mondiale grazie all’ispirazione offertagli da un libro.
Un anno prima di cadere in Texas sotto il piombo di Lee Harvey Oswald, John Kennedy fu infatti il lucido protagonista della celebre crisi dei missili di Cuba, un duro confronto tra USA e URSS conseguente al tentativo di invasione del Paese retto da Fidel Castro da parte americana nell’aprile del 1961 e al relativo spiegamento difensivo sull’isola caraibica di missili nucleari russi.
La crisi iniziò il 15 ottobre 1962 e si protrasse per tredici giorni, in seguito alla scoperta delle postazioni di lancio di razzi IL-28, SS-4 e SS-5 il giorno precedente da parte di un aereo americano U2F, in volo di ricognizione sopra il territorio cubano e capace di individuare le nuove installazioni.

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Una mappa della portata massima dei missili URSS installati a Cuba nel 1962
Una mappa della portata massima dei missili URSS installati a Cuba nel 1962

Attimo critico della Guerrra Fredda con Berlino e “Able Archer 83”

È considerato dagli storici uno dei momenti più critici della Guerra Fredda, assieme al Blocco di Berlino e all’esercitazione “Able Archer 83”, e richiese grande freddezza da entrambe le parti.
Dopo momenti di tensione e vista la fermezza di Washington, Nikita Chruščëv ordinò il ritiro delle testate nucleari sovietiche in cambio della promessa di non invasione dell’isola e del ritiro dei missili Jupiter installati nelle basi di Turchia e Italia, fatto che sarebbe effettivamente avvenuto sei mesi più tardi.
Ma a che cosa dobbiamo la freddezza e la lucidità che preservarono il mondo da un olocausto nucleare destinato a mettere a rischio la stessa sopravvivenza della razza umana?
Probabilmente alla lettura di un semplice testo letterario ed esattamente di un saggio storico, specialità narrativa del quale l’inquilino della Casa Bianca era un accanito divoratore e che indirettamente influenzò la mancata reazione del Cremlino.

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Il Presidente USA John Kennedy incontra il Ministro degli Esteri sovietico, Andrej Andreevič Gromyko, nello Studio Ovale il 18 ottobre 1962
Il Presidente USA John Kennedy incontra il Ministro degli Esteri sovietico, Andrej Andreevič Gromyko, nello Studio Ovale il 18 ottobre 1962

“I cannoni di Agosto” è un capolavoro di analisi e di ricostruzione

Il libro in questione è il capolavoro “I cannoni di Agosto” (“The Guns of August”) di Barbara Tuchman, che descriveva le decisioni governative e le azioni militari che portarono al disastro della Prima Guerra Mondiale (vera e propria fine di un mondo).
Il volume evidenzia soprattutto i primi mesi del conflitto sul fronte occidentale e su quello orientale, fatti che avrebbero deciso il destino degli eventi bellici seguenti a causa della mancanza di decisioni rapide ed efficaci soprattutto sul piano diplomatico.
Questo saggio fu in effetti molto amato, sfogliato e riletto nel corso di tutto il 1962 da “JFK”, che ne consigliò l’approfondimento anche al Comitato Esecutivo del National Security Council proprio durante i difficili giorni della crisi dei missili, affinché i suoi membri non si facessero prendere da scelte avventate o frettolose su Cuba e cagionassero un disastro.
L’inizio della Grande Guerra mezzo secolo prima fu infatti il combinato disposto, la miscela letteralmente esplosiva di decisioni errate di più soggetti, spesso fondate su informazioni imprecise e scoordinate rispetto al susseguirsi rapidissimo degli eventi.
Parliamo di mobilitazioni affrettate degli eserciti, trattati segreti, spesso bilaterali o trilaterali, i cui termini e i cui firmatari erano ignoti alla controparte, discrepanze fra le visioni dei diplomatici accreditati in un Paese e i Gabinetti cui facevano riferimento, difficoltà o lentezza nelle comunicazioni telegrafiche e telefoniche, che pure rappresentavano l’innovazione del tempo.

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Un soldato tedesco della Prima Guerra Mondiale dotato di armi antiche e moderne
Un soldato tedesco della Prima Guerra Mondiale dotato di armi antiche e moderne

Un velenoso cocktail di errori e di fretta poté ben più di Sarajevo

Fu questo velenoso cocktail di errori e di fretta a precipitare il mondo nell’abisso a poco più di un mese dall’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este e della consorte il 28 giugno 1914 in Bosnia-Erzegovina, un episodio i cui effetti dispiegano tuttora i loro effetti su di noi.
E c’è un aneddoto giunto fino a noi e capace di guadagnarsi anche una dignità cinematografica, benché sottovalutato dagli spettatori.
Nel film “Thirteen Days” del 2000, interpretato fra gli altri da Kevin Costner e Bruce Greenwood con la regia di Roger Donaldson, Kennedy alla Casa Bianca cita il testo di Barbara Tuchman, confrontando la situazione cubana che si stava vivendo con la tragedia umana affrontata cinquanta anni prima.
John e il fratello Robert resistettero infatti ai militari del Pentagono, che avrebbero voluto portare avanti progetti d’invasione di Cuba per reagire all’installazione dei missili sovietici.

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Installazioni militari sovietiche a Cuba nell'estate-autunno del 1962
Installazioni militari sovietiche a Cuba nell’estate-autunno del 1962

Nel 2023 sessant’anni esatti dalla benedizione del “Premio Pulitzer”

Con “I cannoni di Agosto”, del quale nel 2023 ricorreranno i sessant’anni dal giorno del conferimento del “Premio Pulitzer” per la categoria “General Non Fiction” o “Saggistica Generale” (il regolamento della sezione storica del prestigioso riconoscimento prevede tuttora un titolo rigorosamente di storia americana), parliamo di un libro chiave per comprendere la Grande Guerra.
Aiuta tuttora il lettore a capire perché essa prese una piega inaspettata, diventando il teatro di un massacro senza precedenti a causa del tracollo dei piani strategici dei due principali eserciti contrapposti (francese e tedesco) a causa dell’ottusità e dell’incompetenza dei governi europei e degli stati maggiori.
Questi ultimi erano erroneamente ancora convinti di combattere una guerra di tipo ottocentesco, pur se allo stesso tempo incapaci di trarre insegnamento dagli analoghi massacri di mezzo secolo prima sull’altra sponda dell’Atlantico nella Guerra di Secessione Americana, combattuta fra il 1861 al 1865 e considerata il primo conflitto al mondo di cui esiste una documentazione fotografica, con trincee, filo spinato, campi di prigionia e mitragliatrici comprese.
L’errore non fu ripetuto in quell’ottobre del 1962, durante la più grave crisi della storia fra USA e URSS, grazie anche a “The Guns of August”.
Per una volta, anziché un olocausto nucleare che avrebbe potuto chiudere la parentesi della specie umana sul pianeta Terra, il mondo conobbe la potenza della penna sulla spada…

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La crisi dei missili di Cuba raccontata il 25 ottobre 1962 dalla Universal Newsreel

Installazioni militari sovietiche a Cuba nell'estate-autunno del 1962
Installazioni militari sovietiche a Cuba nell'estate-autunno del 1962