È un’innovazione di… quarantuno anni l’unica nel GP del Bahrein
La dittatura Red Bull e le difficoltà Ferrari a Sakhir non hanno esaltato come Fernando Alonso e un’Aston Martin totalmente "rivista"
Il Campionato del Mondo 2023 di Formula 1 ha esordito questo fine settimana in Bahrein, sul circuito di Sakhir nella capitale Manama, con il XIX Gulf Air Bahrain Grand Prix, secondo la denominazione ufficiale.
Se ormai non fa quasi più notizia il primo e secondo posto del team Red Bull Racing Honda, con il campione in carica Max Verstappen al comando e “Checo” Perez subito a seguire, è invece il sorprendente terzo posto di Fernando Alonzo su Aston Martin Aramco Mercedes a ricordarci che la attuale stagione iridata è iniziata con novità non sempre positive per i colori italiani.
Così l’Intelligenza Artificiale al servizio della Sauber Alfa Romeo
Max Verstappen e “Checo” Perez su un… altro pianeta nel debutto stagionale in Asia
Ma andiamo con ordine. La griglia di partenza, che allineava il quartetto dei campionissimi Verstappen e Perez incalzati dai due ferraristi Leclerc e Sainz, lasciava immaginare un risultato prevedibile ed una gara tutto sommato limitata al gruppetto dei soliti noti. Niente di più errato.
Anche in questo inizio di stagione la coppia di Red Bull ha fatto gara a sé, in particolare l’olandese volante, è stato sempre al comando dal primo all’ultimo giro alla guida di una sua RB19 talmente perfetta che gli avrebbe consentito una guida con il gomito fuori dal finestrino, come un qualsiasi pilota della domenica.
Ottima, oltre che scontata, la difesa da parte di “Checo” Perez, compagno di squadra in Red Bull, che ha respinto l’assalto dei due ferraristi.
Dall’Oracle Red Bull Racing l’innovazione di F.1 disegnate dai fan
I problemi di affidabilità delle Rosse e lo spettro del “forzato” addio di Mattia Binotto
A proposito di Ferrari: dato che la vendetta è un piatto che si serve freddo, in Bahrein le rosse di Maranello sono sembrate non avere risolto i problemi di affidabilità del motore, uno dei motivi che portarono alle dimissioni di Mattia Binotto, nel 2022 team principal della scuderia modenese.
La ricerca esasperata della massima potenza e le difficoltà dello smaltimento aerodinamico delle temperature provocate dalle componenti meccaniche, anche sul circuito di Manama spazzato dalla sabbia del deserto hanno portato il team Ferrari, oggi sotto la nuova direzione di Fréderic Vasseur, ad una guida attendista, talvolta rinunciataria.
Se ne è avuta conferma al 26esimo dei 57 giri previsti, quando Leclerc pur di non forzare il motore ha sorprendentemente dato spazio al sorpasso di “Checo” Perez, che altro non aspettava per balzare in seconda posizione.
Il motivo di tanto “fair play” lo si è compreso poco dopo, al 41esimo giro, quando la power unit della Ferrari di Charles Leclerc è improvvisamente ammutolita, e in mondovisione sono comparse le immagini del suo contachilometri in discesa libera, poi confermata dal messaggio del monegasco al suo team: “il motore non funziona”.
Il ritiro di Leclerc ha lasciato in pista Sainz, che a distanza di soli tre giri dal ritiro del compagno di scuderia non è riuscito ad ostacolare il sorpasso del suo connazionale Fernando Alonso, che ha poi concluso la gara al terzo posto.
Williams: in F.1 sì, ma positiva per il clima entro il 2030
L’elisir di lunga vita dell’asturiano e del “British Green” rinvigorito dalla mancata vendita
Che si inizi a parlare dello spagnolo dell’Aston Martin solo a questo punto è intenzionale, ma doveroso, perché, dopo avere riservato le breaking news ai soliti noti, oggi i veri protagonisti sono stati loro.
Il 41enne asturiano, considerato sulla via del tramonto e che la scorsa stagione aveva lasciato il team Alpine che esitava a confermarlo, oggi è prima guida in Aston Martin e ha molta voglia di riscatto.
Anche il team britannico, che voci di mercato davano pronto al cambio di proprietà, a fine 2022 ha preferito ingaggiare dei nuovi tecnici dal team Red Bull che hanno completamente riprogettato la vettura, ora tornata pista rinnovata per il 95 per cento delle sue componenti.
Invece, la AMF1 vola ed è stata subito in grado di difendere il “British Green”, storica livrea delle monoposto da corsa made-in-England.
E i risultati si vedono: in Bahrein Fernando Alonso ha raggiunto il terzo posto sul podio, totalizzato la 99esima apparizione in carriera e si è anche preso il titolo di “Driver of the Day”, miglior pilota.
Il suo compagno di scuderia in Aston Martin, Lance Stroll, pur con un polso fratturato, si è invece qualificato al sesto posto.
Intesa Alpha Tauri-Buzz per i giovani e per la sostenibiltà
Un’Alfa Romeo Sauber consolata dalla Top 8 di Bottas e dal giro più veloce del baby Zhou
Complessivamente positiva la prestazione dell’altro team italiano in gara, la Alfa Romeo Ferrari figlia della svizzera Sauber, che ha visto assegnare a Zhou Guanyu, 16esimo in graduatoria, il riconoscimento come pilota più veloce in gara, e ha piazzato Valtteri Bottas all’ottavo posto sulla linea del traguardo, immediatamente dietro i team Red Bull, Ferrari, Aston Martin, e Mercedes.
In attesa della prossima gara, per il Grand Prix della Arabia Saudita, i risultati di questa settimana già permettono un primo esame dei valori in pista.
Le due Red Bull lasciano Bahrein con Max Verstappen capoclassifica a 25 punti, seguito a soli 12 centesimi di secondo dal compagno “Checo” Perez, con 18 punti.
La Aston Martin di Fernando Alonso, è terza a 15 punti, ma con un ritardo di 39 millesimi dal vincitore.
A seguire cresce il distacco cronometrico, e quello tecnico riflesso dalla graduatoria Pilotu, con i +48 millesimi della Ferrari di Carlos Sainz e 12 punti in classifica; i +51 della Mercedes di Lewis Hamilton con 10 punti; i +54 millesimi della Aston Martin di Lance Stroll con 8 punti; i +56 millesimi di George Russell di Mercedes, con 6 punti; ed infine i +72 millesimi di Valtteri Bottas di Alfa romeo Sauber, con 4 punti.
Al termine del Grand Prix del Bahrain le posizioni di testa della classifica Costruttori invece allineano Red Bull con 43 punti, Aston Martin con 23, Mercedes a 16, Ferrari con 12 e Alfa Romeo Ferrari a 4 punti.
Il BWT Alpine F1 Team e Yahoo! insieme in pista e su Internet
Potresti essere interessato anche a:
In che modo l’ambiente determina le peculiarità del formaggio
La degustazione evidenzia come, a regole di produzione invariate, clima e colture foraggere influenzino note organolettiche differenti
Innosuisse ha centrato gli obiettivi 2023 di innovazione in Svizzera
Stanziata la cifra record di oltre 490 milioni di franchi per compensare la mancata associazione al noto programma Orizzonte Europa della UE
“Vendo, ma rimango”: la nuova tendenza del piccolo imprenditore
La storia di Francesco Schittini e dell’ingresso Emotec nel fondo MCP è esemplare dei frequenti cambi di proprietà senza scossoni organizzativi
by Alberto NicoliniEditore di distrettobiomedicale.it, BioMed News e Radio Pico
AI Tools for Businesses, il corso dedicato all’intelligenza artificiale
La start-up svizzera navAI l'ha sviluppato allo scopo di fornire tutti gli strumenti necessari a implementare la nuova tecnologia nel proprio settore