È già il caos nell'ecosistema globale dei Non-Fungible Token
Nella corsa per generare opportunità e profitti per tutti, il sistema informatico decentralizzato noto come Web3 fa già impazzire gli utenti
Non si fa tempo ad apprendere l’ABC della Blockchain, del mondo degli Non-Fungible Token o NFT e dei più noti protocolli automatizzati che gestiscono la finanza decentralizzata, che subito vengono introdotte delle novità, ovvero delle opportunità che la stessa rete informatica offre intrinsecamente.
Il Web3 nella sua vastità, ancora non visibile a chi non lo conosce e lo usa, probabilmente un luogo ancora adatto ai soli sviluppatori e agli entusiasti del mondo digitale, una parte del Deep Web dove la rete informatica per sua stessa definizione può numericamente tutto, non ricorda lontanamente l’esordio di Internet alla fine degli Anni 90.
Ai tempi la novità era rappresentata da un sito Internet con dei meta-dati organizzati e dei buoni contenuti, che i motori di ricerca immancabilmente premiavano in visibilità, e non molto altro.
In un momento in cui ancora neanche chi si occupa di Blockchain può ritenersi edotto e sicuro di tutto quello che si può fare, anche considerato il modello di uso e consumo della rete e del mondo dei servizi tipico europeo, resta comunque inteso che il potenziale della Blockchain sia così interessante e stimolante da dover essere subito valutato seriamente.
Inoltre, seppure molti ritengano che la Blockchain vada regolamentata, non si potrà pensare di farlo nel vero senso della parola, dal momento che nasce e si evolve per rimanere ed essere decentralizzata, priva di territorialità e gestita dalle comunità che la costituiscono.
A Roma gli NFT aiutano i minori in condizioni di difficoltà
Il mondo degli NFT si divide: d’ora in poi ci saranno quelli di serie A e quelli di serie B?
Il colpo di scena, atteso o meno, per cui d’ora in poi non ci saranno più soltanto gli NFT coniati secondo lo standard ERC-20 (su rete Ethereum, seconda cryptovaluta al mondo per capitalizzazione dopo Bitcoin), ma quelli coniati su rete Bitcoin, denominati “Ordinals”, lascia pensare che le corse all’oro all’interno del mondo decentralizzato saranno sempre estenuanti, adrenaliniche e senza fine, nonché dominanti su tutto.
Ancora si stava assistendo da pochissime settimane alla disputa fra marketplace di Non-Fungible Token per un nuovo rivoluzionario approccio entusiasmante di vendita e coinvolgimento (che andava però a compromettere il mondo delle royalties), con un duello fra Opensea e il nuovo nato marketplace Blur, che già non è più questo lo scoop!
Ma un cambiamento di protocollo non è l’unico aspetto nuovo, dal momento che con gli Ordinals di Bitcoin si parla di un NFT più completo o, per meglio dire, più digitalmente unico.
Un’entità veramente immutabile e rara (non si potranno mai più modificare o cancellare i suoi metadati): un artefatto digitale non paragonabile quindi a tutti i Non-Fungible Token di cui abbiamo parlato sino a un mese fa.
Si può certamente affermare che Bitcoin abbia propriamente tirato fuori un asso pigliatutto con gli Ordinals, e siamo già ben oltre i 50.000 NFT coniati sulla rete Bitcoin; i primi a contare sono stati quei creatori/artisti di NFT che hanno avuto successo, con il loro primo “avvento”, tipo i cryptopunks.
Infatti, sotto certi aspetti, si può tranquillamente dire che il Web3, in quanto rete informatica di fatto, cioè numeri, potrà per sempre generare opportunità…
“NFT: la guida completa” nelle librerie per i tipi di Mondadori
L’aspetto “Satoshi” come fondamentale ancora di salvezza per gli NFT prima di Ordinals
Ma non è tutto. Il nuovo tormentone è la parola “Satoshi” che, legata al mondo dei numeri e dei blocchi strettamente legati alla matematica e in questo caso ai Bitcoin, crea il valore per rarità.
L’aspetto “Satoshi” è fondamentale, in quanto salva di fatto il mondo degli NFT prima di Ordinals e può dare un senso a questa nuova corsa, senza pensare che possa far crollare il preesistente ecosistema Non-Fungible Token.
“Il satoshi più raro è l’Inscription Zero, ovvero il primo ordinal coniato su Bitcoin: è banalmente l’immagine di un teschio nero pixellato con decorazioni bianche che ne raffigurano l’aspetto”.
Così Bitcoin aveva bisogno di fare in modo che gli sviluppatori tornassero a costruire per lui ed è riuscito nell’intento.
A Berna presentato il più grande progetto NFT rossocrociato
La terra è oggi divisa in NFT: comprarsi una strada o un monumento digitale ha senso?
Google ha mappato così bene la terra che l’idea di potersi comprare la copia digitale di un monumento, di una strada o del palazzo in cui si vive attira l’attenzione di tutti e risulta un modo molto convincente per avvicinare le persone al mondo degli NFT.
Nel Web3, infatti, la grande mappa che siamo soliti vedere tramite Google Maps è di fatto replicata con l’opportunità, a sezioni, di acquistare tutto quello che esiste, sotto forma di Non-Fungible Token, quindi, in teoria, prima di tutto con una garanzia di unicità.
L’opportunità cambia radicalmente aspetto nel momento in cui a proporre il gemello digitale (ad esempio) di un monumento, non è la terra stessa nella sua unicità (non potrebbe essere), ma un “Metaverso” che ha replicato la mappa di tutto il mondo e ha creato al suo interno e tramite essa un’economia ed un progetto di social network.
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Come nella vita reale, andrà opzionato il Metaverso pià frequentato e di maggior successo
Considerato questo aspetto e il numero di Metaversi che già si sono attrezzati in questo senso (uno dei primi fu sicuramente Sandbox, senza però di fatto rendere subito esplicita la congruenza fra reale e virtuale) è evidente che prima di scegliere che cosa si voglia comprare (fermo restando la rinuncia ad essere gli unici al mondo a possedere, ad esempio, la copia digitale di un monumeto, perché ogni Metaverso distinto replica la mappa del mondo), si deve scegliere su quale Metaverso puntare, e potrà infatti avere senso, probabilmente, possedere degli NFT di un Metaverso di successo e molto frequentato.
Ma quanti visitatori al giorno deve avere un Metaverso per chiamarsi tale ed essere di successo?
Ad oggi il Metaverso di Roblox, fra i più navigati al mondo, conta circa 60 milioni di utenti collegati al giorno e non ha la Blockchain, in quanto probabilmente, in purezza, il vero Metaverso non la dovrebbe avere.
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La fine delle royalties nel caos dei Non-Fungible Token, un’evoluzione nemica dell’arte
Non di poco conto per chi ha programmato da mesi la propria collezione di NFT, siano artisti, creatori o imprenditori 3.0, è il problema delle royalties, considerata l’apparente prorompente o momentanea tendenza alla loro eliminazione, che danneggerebbe in particolare il settore artistico.
A parte il problema di dove coniare le proprie collezioni per garantirsi una maggiore credibilità in questo momento di caos, anche la garanzia di mantenere un beneficio economico protratto nel tempo ogni volta che la propria creazione (Non-Fungible Token) venga compravenduta, come garantisce un normale copyright e diritto d’autore, era ed è un fattore di valorizzazione dell’opera e di monetizzazione per l’artista.
Un po’ perché l’ecosistema NFT deve essere dominato da una certa irrequietezza per richiamare sempre su di sé l’attenzione e non rimanere soltanto un ambiente per di più artistico, un po’ per non essere vincolato da nessuna consuetudine che lo faccia stagnare, e non si perda troppo il potenziale speculativo con l’aumento delle transazioni che riguardano un Non-Fungible Token, ecco che ci si trova a dover accettare che l’intero sistema viva per ora di sole bolle economiche…
Continua il viaggio della Lamborghini nell’universo degli NFT
Un Non-Fungible Token (NFT, in italiano “Gettone Non Fungibile o “Gettone Non Riproducibile”) è un tipo speciale di token, che rappresenta l'atto di proprietà e il certificato di autenticità, scritto su catena di blocchi, di un bene unico (digitale o fisico); i gettoni non fungibili non sono quindi reciprocamente intercambiabili, risultando perciò in contrasto con le criptovalute, come Bitcoin e molti gettoni di rete o di utilità, che sono per loro stessa natura fungibili, ovvero possono essere duplicati infinite volte in copie esattamente identiche ed interscambiabili
Un Non-Fungible Token (NFT, in italiano “Gettone Non Fungibile o “Gettone Non Riproducibile”) è un tipo speciale di token, che rappresenta l'atto di proprietà e il certificato di autenticità, scritto su catena di blocchi, di un bene unico (digitale o fisico); i gettoni non fungibili non sono quindi reciprocamente intercambiabili, risultando perciò in contrasto con le criptovalute, come Bitcoin e molti gettoni di rete o di utilità, che sono per loro stessa natura fungibili, ovvero possono essere duplicati infinite volte in copie esattamente identiche ed interscambiabili
Un Non-Fungible Token (NFT, in italiano “Gettone Non Fungibile o “Gettone Non Riproducibile”) è un tipo speciale di token, che rappresenta l'atto di proprietà e il certificato di autenticità, scritto su catena di blocchi, di un bene unico (digitale o fisico); i gettoni non fungibili non sono quindi reciprocamente intercambiabili, risultando perciò in contrasto con le criptovalute, come Bitcoin e molti gettoni di rete o di utilità, che sono per loro stessa natura fungibili, ovvero possono essere duplicati infinite volte in copie esattamente identiche ed interscambiabili
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by Alberto NicoliniEditore di distrettobiomedicale.it, BioMed News e Radio Pico