A Melbourne chi vince non è il "nuovo", la notizia sono gli incidenti

Nel GP d’Australia punteggiato da tre bandiere rosse, en plein di ex campioni del mondo di F.1 con Verstappen re su Hamilton e Alonso

GP Australia: il Gran Premio d’Australia 2023 ha visto raggruppati sul podio finale ben 11 Campionati del Mondo vinti nella storia della Formula 1, con Max Verstappen primo su Lewis Hamilton e Fernando Alonso
Il Gran Premio d’Australia 2023 ha visto raggruppati sul podio finale ben 11 Campionati del Mondo vinti nella storia della Formula 1, con Max Verstappen primo su Lewis Hamilton e Fernando Alonso

A calamitare l’attenzione dei 450.000 spettatori presenti lo scorso fine settimana sul Circuito Albert Park di Melbourne per il Rolex Grand Prix di Australia 2023 di Formula 1 sono stati gli incidenti.
Scontata la vittoria finale di un terzetto di campioni del mondo, in tutto undici titoli iridati: Max Verstappen, solito primo arrivato; Lewis Hamilton, benvenuto secondo; e Fernando Alonso, terzo, assecondando la legge delle probabilità che quest’anno lo prevede salire più volte sul podio.
Ed ora diamo spazio ai veri protagonisti della cronaca di giornata: i tre incidenti, dicasi tre.
Iniziamo dal prologo che ha costretto al ritiro Charles Leclerc di Ferrari, sinora campione di sfortuna.

A Gedda le “innovazioni” si… invertono, ma il risultato non cambia

Charles Leclerc: “Alla terza gara abbiamo guadagnato pochi punti: dobbiamo impegnarci”

A soli tre giri dalla partenza del GP d’Australia il monegasco della Ferrari è stato protagonista di un testacoda che lo ha portato fuori pista e fuori gara dopo una collisione con Lance Stroll della Aston Martin, che tuttavia è riuscito a proseguire.
Il giovane ferrarista abbandona Melbourne ancora a mani vuote: “Siamo alla terza gara ed abbiamo guadagnato pochi punti: dobbiamo impegnarci”, ha diplomaticamente commentato Leclerc tornato ai box.

È un’innovazione di… quarantuno anni l’unica nel GP del Bahrein

Il GPS fuori uso presagio dei crash di Albon, Magnussen e delle coppie Alpine-Aston Martin

Ai nativi digitali, e non solo a loro, segnaliamo che a Melbourne è andato fuori uso il sistema GPS che consente ai Commissari Sportivi di seguire in tempo reale tutte le vetture in pista.
Forse un presagio delle difficoltà che poi sono seguite ed hanno complicato la gara.
Veniamo al primo incidente, verificatosi all’ottavo dei 58 giri previsti dal regolamento.
Protagonista è stato Alexander Albon della Williams-Mercedes: schiantatosi contro le barriere a bordo pista, ha obbligato i Commissari a rallentare la corsa con la Safety-Car, la vettura subito inviata dalla Direzione per obbligare i piloti a mantenere le posizioni acquisite ed astenersi da nuovi sorpassi.
Proseguiamo: incidente numero due.
A soli quattro giri dal termine, la Haas-Ferrari del finlandese Magnussen perde la ruota posteriore destra dopo una collisione con il muretto a bordo pista.
Conseguenza: altro intervento della Safety Car, tutti i conducenti sono avvisati del pericolo sventolando la bandiera rossa, che equivale al corrispondente semaforo rosso per noi automobilisti, e gara questa volta sospesa.
Il tutto mentre le posizioni in pista avevano ormai già delineato il loro prevedibile esito finale, con il solito Verstappen davanti a tutti, inseguito dalla Mercedes di Hamilton e dalla Aston Martin di Alonso.
Ma era destino che le sorprese non fossero terminate.
Incidente numero tre. Al giro numero 56, ben quattro piloti sono usciti di pista: le due Alpine Renault di Ocon e Gasly, e la coppia di Aston Martin guidate da Alonso e Lance Stroll.

Il BWT Alpine F1 Team e Yahoo! insieme in pista e su Internet

Dieci inutili chilometri, ma capaci di regalare due punti a Zhou sulla “svizzera” Alfa Romeo

Sgomberata l’asfalto dai detriti, la corsa è ripresa, concedendo alle monoposto del gruppo di testa di scatenare i motori, ma ormai solo per gli ultimi chilometri prima del traguardo: per la precisione, 10 inutili chilometri sul totale dei 306 previsti per l’intera gara.
Il risultato lo conosciamo: Verstappen, Hamilton e Alonso, primo, secondo e terzo. Delusione per l’altro ferrarista, Carlos Sainz, piazzatosi in quarta posizione, ma penalizzato di 5 secondi per un contatto con Alonso.
Lo spagnolo si è quindi trovato retrocesso all’ultimo, dodicesimo rango, e dunque escluso dalla rosa dei primi dieci qualificati che ricevono punti.
A beneficiarne il cinese Zhou Guanyu, piazzatosi in nona posizione, che in tal modo si è guadagnato due punti con la sua Alfa Romeo; undicesimo invece il compagno di squadra Valtteri Bottas.

Williams: in F.1 sì, ma positiva per il clima entro il 2030

GP Australia: a fine corsa a Melbourne alcuni spettatori sono riusciti ad entrare in pista prima del termine della gara di Formula 1, ed ora sono attese penalità a carico degli organizzatori australiani del Gran Premio
A fine corsa a Melbourne alcuni spettatori sono riusciti ad entrare in pista prima del termine della gara di Formula 1, ed ora sono attese penalità a carico degli organizzatori australiani del Gran Premio

Quell’invasione di pista degli spettatori a corsa pressoché finita a complicare il tutto

Per dovere di cronaca, oltre a riportare gli incidenti registrati, segnaliamo anche quelli evitati. Perché a fine corsa alcuni spettatori sono riusciti ad entrare in pista prima del termine della gara, ed ora sono attese penalità a carico degli organizzatori australiani.
“In alcuni momenti è stato veramente difficile capire costa stava succedendo”, ha ironicamente osservato Alonso a fine gara.
Del medesimo tenore anche il commento del veterano Lewis Hamilton, che a Melbourne ha registrato il 192esimo podio nella sua carriera di pilota in Formula 1: “è stata una gara pazza; ma noi di Mercedes continueremo la nostra lotta contro lo strapotere delle Red Bull”.
Prevedibilmente flemmatico anche il giovane Max Verstappen, primo classificato, che con l’odierno primato nel Grand Prix di Australia, ha conquistato anche il suo 37esimo podio più alto nella massima categoria automobilistica: “con queste partenze e ripartenze”, ha ricordato il campionissimo olandese, “possiamo dire che a Melbourne è veramente successo di tutto”.

Dall’Oracle Red Bull Racing l’innovazione di F.1 disegnate dai fan

GP Australia:
Agli antipodi Max Verstappen ha conquistato sulla Red Bull la propria 37esima vittoria in carriera nel Circus, circostanza che gli consente di guidare la graduatoria iridata 2023 con sessantanove punti

“Mad Max” e “Checo” Perez leader con 69 e 54 punti insieme al loro costruttore Red Bull

Veniamo alla classifica piloti.
Al termine della gara, il campionato iridato 2023 è capitanato, come da previsioni, da Max Verstappen con 69 punti, seguito dal compagno Sergio Perez a 54.
Seguono Fernando Alonso di Aston Martin a 45, Lewis Hamilton di Mercedes a 38, il ferrarista Carlos Sainz e Lance Stroll di Aston Martin entrambi a 20 punti.
Avanti veloce: il monegasco Leclerc invece è decimo con appena sei punti, mentre Valtteri Bottas di Alfa Romeo è undicesimo con 4.
La graduatoria mondiale costruttori è invece guidata da Red Bull, con 123 lunghezze.
Seconda è Aston Martin con 65.
Terza Mercedes con 56.
Quarta la Ferrari con 26 punti, e tanta voglia di guadagnarne ancora.
Dopo le festività di Pasqua, il campionato riprende in Asia, a fine mese: il 30 aprile, con il Grand Prix dell’Azerbaijan.

Così l’Intelligenza Artificiale al servizio della Sauber Alfa Romeo

GP Australia: il Gran Premio d’Australia, terzo appuntamento del Campionato del Mondo 2023 di Formula 1, è stato punteggiato da tre incidenti di gara, altrettante bandiere rosse e una parziale invasione di pista del pubblico
Il Gran Premio d’Australia, terzo appuntamento del Campionato del Mondo 2023 di Formula 1, è stato punteggiato da tre incidenti di gara, altrettante bandiere rosse e una parziale invasione di pista del pubblico