L’esperienza di lettura: dall’impostazione dei testi alla loro fruizione

L’esperienza di lettura: dall’impostazione dei testi alla loro fruizione

Negli episodi precedenti ci siamo focalizzati su tre aspetti fondamentali della scrittura dedicata al web. Siamo partiti dalla concettualizzazione e, passando per la struttura dei testi, ci siamo resi conto che anche la promozione social svolge un ruolo essenziale per la veicolazione di un messaggio efficace nel tempo.

Ci siamo domandati come si fa a trovare le idee necessarie a formulare una comunicazione vincente e, come accade spesso nel nostro lavoro, ci siamo rivolti ai sistemi di ricerca di parole chiave per capire come entrare in comunicazione diretta con il cliente, parlando la sua lingua. Abbiamo capito poi che le parole chiave, da sole, non bastano: bisogna trovare un modo per integrarle in una comunicazione facile, appetitosa, da mordere, padroneggiando così i principi dello storytelling promozionale e dell’architettura dei testi per il web.

User-experience: non solo una questione di web design

Una volta che si è esplorata la parte creativa e la parte tecnica della scrittura digitale, si ha la sensazione di aver scalato l’ultima montagna, raggiungendo così il traguardo finale della comunicazione. La realtà, però, è un po’ diversa. Manca ancora qualcosa: stiamo parlando dell’usabilità, o, per essere più chiari, la user-experience (UX).

Come già spiegato a più riprese, nel logorio della vita moderna super impegnata non ci si può aspettare che gli utenti attendano con ansia i nostri contenuti online e, per proprietà transitiva, non si può pretendere che qualcuno ci ascolti senza creare dei presupposti. In un’epoca dove è l’utente stesso ad andarsi a cercare il contenuto che vuole la selezione si è fatta davvero severa: per questo non possiamo permetterci di sgarrare. L’utente medio sa cosa gli piace, cosa funziona per lui, qual è il sito comodo da leggere in metropolitana e qual è invece la piattaforma che preferisce consultare su PC, o evitare del tutto. L’utente medio del web non è esperto, ma sa cosa vuole e, più o meno inconsciamente, lo cerca e scarta tutto il resto.

Bella questa pagina. Come si esce?

A niente serve il contenuto perfetto se non è facile da consultare nel momento in cui si desidera farlo. Abbiamo parlato di leggibilità, di H2, grassetti e paragrafi, ma il mondo dell’usabilità si estende molto oltre alla semplice configurazione del testo, ed è un filo rosso che unisce tutti gli aspetti della comunicazione online fino ad arrivare al risultato finale: il ritorno sul sito da parte del cliente.

Un sito che tiene in alta considerazione la user-experience risulta più facile da consultare, da qualsiasi dispositivo, e offre risultati migliori nel posizionamento sui motori di ricerca poiché apprezzato anche dal buon vecchio Google, che lo privilegia nella SERP. Un sito ben posizionato è un sito che genera attenzione e coinvolgimento e offre una vetrina efficace per la propria attività.

Attraverso le procedure di user-experience, puoi configurare virtualmente ogni aspetto del tuo nuovo sito web, realizzandole in ottica dell’usabilità dell’utente. A partire dalla mappatura delle pagine, fino alla realizzazione di testi leggibili e facili da capire.

Da ogni pagina del tuo sito web, l’utente, anche quello che lavora da uno schermo microscopico come quello dello smartphone, dovrebbe essere in grado di capire in che pagina si trova, come uscirne, che altro può trovare sul tuo sito e comprendere se quello che ha trovato, effettivamente, soddisfa la sua curiosità.

Prima ancora di effettuare una valutazione sulla qualità del tuo testo, l’utente che fa click sul sito attribuisce un voto spietato su quanto effettivamente desideri proseguire nell’esperienza a contatto con il testo in base al carattere con cui esso stato scritto (il font), alla distribuzione dei paragrafi, a quanti banner pubblicitari ci sono e una serie di altre piccole preferenze, talvolta completamente personali. Se possiamo convincere le persone che il nostro sito ha un’aria abbastanza autorevole, e che il testo che si accinge a leggere dà l’impressione di poter essere affrontato in poco tempo, allora lo avremo agganciato e saremo pronti a intortarlo con tutte le tecniche di scrittura digitale che abbiamo appreso.

Il colpo d’occhio vincente

Quante volte vi siete trovati davanti a un sito web poco curato e avete pensato: “io questo non lo leggerei neanche se fosse l’unica fonte del web”? L’esperienza insegna che le persone non leggono quando:

  • I contenuti sono scritti male, sono confusi o non portano a nessuna conclusione di alcun tipo;
  • Il design del sito web è poco chiaro o, nella peggiore delle ipotesi, frustrante.

Se sarai in grado di scongiurare questi due grandi pericoli, allora sarai in grado di riuscire a farti leggere fino all’ultima parola e mettere in pratica tutto quello che ti abbiamo suggerito, nei capitoli precedenti, a proposito dello storytelling creativo.