In Nuova Zelanda scudi digitali lungo i binari per tutelare il lavoro
Grazie a scanner laser, l’azienda KiwiRail ha creato barriere virtuali in 3D per gli escavatori vicini a linee ferroviarie e cavi ad alta tensione
Un’azienda neozelandese, la KiwiRail, sta sperimentando l’uso di veri e propri schermi digitali nell’ambito dei lavori all’interno e in prossimità delle linee ferroviarie.
Queste schermature, tanto efficaci quanto ottenute virtualmente, aiutano a proteggere i lavoratori e le infrastrutture tecniche all’interno delle quali transitano i treni, riducendo nel contempo l’impatto sui passeggeri durante i lavori.
Questa tecnologia all’avanguardia è sviluppata durante la progettazione della linea a doppio binario fra Trentham e Upper Hutt, che è gestita da KiwiRail nella regione di Wellington.
I “digital shields” sono utilizzati per proteggere i conducenti degli escavatori dalle linee elettriche aeree e da altre zone sensibili o a rischio come i corridoi ferroviari in tensione.
Ciò avviene bloccando i comandi delle ruspe nel caso di avvicinamento eccessivo di un elemento della pala meccanica.
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Pale meccaniche collegate a unità GPS ad altissima precisione
Gli schermi sono realizzati creando un gemello virtuale dell’ambiente fisico, utilizzando uno scanner laser.
Questa tecnica di rilevamento raccoglie milioni di punti di dati, che sono poi utilizzati per costruire un modello digitale in 3D.
La modellazione permette di creare scudi digitali a una distanza prestabilita dalla posizione degli oggetti reali.
Una volta creato il “digital shield”, tali informazioni sono inviate a un computer a bordo dell’escavatore, il quale è collegato a un’unità GPS.
Il sistema di controllo della pala meccanica sa dove si trova il macchinario e, attraverso una serie di sensori, apprende quale è la sua forma e dove si trova lo scudo.
Se l’escavatore entra in contatto con un punto dello scudo digitale, è inviato un segnale al sistema idraulico e i suoi comandi sono immediatamente bloccati, impedendo alla macchina di avvicinarsi troppo al pericolo reale.
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La tecnologia utilizzata per creare lo scudo digitale sperimentato sulla linea da Trentham a Upper Hutt in Nuova Zelanda può essere montata sulla maggior parte degli escavatori moderni.
Non soltanto: essa si differenzia da altri sistemi di protezione dai rischi in quanto si tratta di un vero e proprio mezzo di protezione tridimensionale, e ciò a differenza del geofencing o dei blocchi di rotazione e dei limitatori di altezza.
Può essere indifferentemente applicato a tubi e cavi sotterranei e ad altri elementi in superficie.
In alternativa, può essere utilizzato per proteggere elementi di nuova costruzione, evitando danni accidentali e rilavorazioni.
In collaborazione con i partner di progetto Downer NZ, Robertson Battock Civil, SITECH Construction Systems e CablePrice, KiwiRail ha dunque letteralmente unito il mondo reale e quello digitale usando i sistemi Trimble Inc e proteggendo le squadre di lavoro
La KiwiRail sta valutando la possibilità di utilizzare gli scudi in altre località in cui si svolgono lavori lungo le linee ferrate, tra cui quelle che circondano la capitale Auckland.
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Una volta creato il “digital shield”, le informazioni di uno scanner numerico vengono inviate a un computer a bordo dell'escavatore, il quale è collegato a un'unità GPS; il sistema di controllo della pala meccanica sa dove si trova il macchinario e, attraverso una serie di sensori, apprende quale è la forma e dove si trova lo scudo (Foto: KiwiRail)
Una volta creato il “digital shield”, le informazioni di uno scanner numerico vengono inviate a un computer a bordo dell'escavatore, il quale è collegato a un'unità GPS; il sistema di controllo della pala meccanica sa dove si trova il macchinario e, attraverso una serie di sensori, apprende quale è la forma e dove si trova lo scudo (Foto: KiwiRail)
Gli scudi digitali di KiwiRail sperimentati sulle ferrovie neozelandesi
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