Un aereo sdoppiato a forma di “V” per un’aviazione sostenibile

Il progetto "Flying-V" di KLM e dell’Università TU Delft integrerà la cabina passeggeri, la stiva e i serbatoi di carburante nelle due ali

Un drone realizzato con le caratteristiche dell’aereo “Flying-V” (Illustrazione: Henri Werj)
Un drone realizzato con le caratteristiche dell’aereo “Flying-V”
(Illustrazione: Henri Werj)

La compagnia di bandiera olandese KLM ha scelto di contribuire alla ricerca dell’Università Tecnologica di Delft su un concetto di volo totalmente innovativo, noto con il nome di “Flying-V”.
Esso abbraccia un approccio completamente diverso alla progettazione degli aeromobili, in previsione e a sostegno di esperienze di volo sostenibili sulle lunghe distanza, verosimilmente attuabili in un futuro molto prossimo.
Nel “Flying-V”, nato da un’idea di Justus Benad durante il suo progetto di tesi presso l’Airbus Hamburg, la cabina passeggeri, la stiva e i serbatoi di carburante sono integrati nella struttura alare.

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L’aereo sostenibile “Flying-V” di KLM e dell’Università TU Delft (Ilustrazione: Edwin Wallet/Studio OSO)
L’aereo sostenibile “Flying-V” di KLM e dell’Università TU Delft
(Ilustrazione: Edwin Wallet/Studio OSO)

Il 20 per cento di propellente in meno rispetto all’Airbus A350

Grazie alla forma aerodinamica migliorata e al peso notevolmente ridotto, esso consumerà il 20 per cento in meno di carburante rispetto all’Airbus A350, oggi l’aereo più avanzato al mondo.
Un modello volante in scala e una sezione a grandezza naturale degli interni del “Flying-V” sono stati presentati ufficialmente per la prima volta ai “KLM Experience Days” 2019 all’interno dell’aeroporto di Amsterdam Schiphol nell’ottobre 2019, in occasione del centesimo anniversario della Koninklijke Luchtvaart Maatschappij, in olandese “Compagnia Reale d’Aviazione”.
Il Presidente e CEO della KLM, Pieter Elbers, e il Preside della Facoltà di Ingegneria Aerospaziale dell’Università Tecnologica di Delft, il Professor Henri Werij, firmarono l’accordo in occasione dell’Assemblea Generale Annuale della IATA a Seul.
L’aereo è stato originariamente concepito come un potenziale progetto per il futuro, ma deriva da un nuovo accordo di collaborazione funzionale a rendere l’aviazione più sostenibile.

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I collaudi di un drone con le caratteristiche dell’aereo “Flying-V” (Foto: Joep Van Oppen)
I collaudi di un drone con le caratteristiche dell’aereo “Flying-V”
(Foto: Joep Van Oppen)

314 passeggeri e 160 metri cubi di merce come il top di gamma

Sebbene l’aereo non sia lungo come l’Airbus A350, che costituisce un punto di riferimento per il progetto, ha la stessa apertura alare.
Ciò consentirà al “Flying-V” di utilizzare senza problemi le infrastrutture esistenti negli aeroporti, come i gate e le piste, e il velivolo potrà anche entrare nell’hangar usato dagli altri mezzi.
Inoltre, esso trasporterà lo stesso numero di passeggeri – 314 nella configurazione standard – e lo stesso volume di merci, 160 metri quadrati. Il concept “Flying-V” sarà tuttavia più piccolo dell’A350 della Airbus per offrire una minore resistenza aerodinamica.

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La sezione generale dell’aereo sostenibile “Flying-V” di KLM e TU Delft
La sezione generale dell’aereo sostenibile “Flying-V” di KLM e TU Delft

Pieter Elbers: “Enorme responsabilità nei confronti del pianeta”

Pieter Elbers, Presidente e CEO di KLM, ha affermato: “Negli ultimi anni, la nostra compagnia si è sviluppata come un pioniere della sostenibilità nel settore aereo. Lo sviluppo dell’aviazione ha dato molto al mondo, offrendoci l’opportunità di mettere in contatto le persone. Questo privilegio è accompagnato da un’enorme responsabilità nei confronti del nostro pianeta”.
E ancora: “La KLM prende molto sul serio tale aspetto e per questo motivo da molti anni investe nella sostenibilità a diversi livelli, circostanza che le consente di sviluppare un ampio spettro di iniziative di sostenibilità. Siamo orgogliosi del nostro progressivo rapporto di collaborazione con la TU Delft, che si collega perfettamente alla strategia della Royal Dutch Airlines e che rappresenta per noi un’importante pietra miliare sulla strada dell’aumento di scala della sostenibilità per l’aviazione”.

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I collaudi di un drone con le caratteristiche dell’aereo “Flying-V” (Foto: Joep Van Oppen)
I collaudi di un drone con le caratteristiche dell’aereo “Flying-V”
(Foto: Joep Van Oppen)

Henri Werij: “ Il nostro obiettivo è di volare senza emissioni”

Preside della Facoltà di Ingegneria Aerospaziale della TU Delft, il professor Henri Werij ha aggiunto: “Siamo incredibilmente lieti di poter collaborare con il nostro partner di fiducia KLM nella missione congiunta di rendere l’aviazione più sostenibile. I progetti di aeromobili radicalmente nuovi e altamente efficienti dal punto di vista energetico, come il ‘Flying-V’, sono importanti a questo proposito, così come le nuove forme di propulsione”.
In sintesi, “il nostro obiettivo finale è quello di volare senza emissioni. La nostra collaborazione con KLM offre un’opportunità straordinaria per realizzare un vero cambiamento”.

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L’aereo sostenibile “Flying-V” di KLM e dell’Università TU Delft (Ilustrazione: Edwin Wallet/Studio OSO)
L’aereo sostenibile “Flying-V” di KLM e dell’Università TU Delft
(Ilustrazione: Edwin Wallet/Studio OSO)

Roelof Vos: “La chiave è una minore resistenza all’avanzamento”

Il responsabile del progetto alla Technische Universiteit Delft, il dottor Roelof Vos, ha concluso: “Il ‘Flying-V’ è più piccolo dell’A350 e ha una superficie di afflusso inferiore rispetto alla quantità di volume disponibile sul più avanzato Airbus. Il risultato è una minore resistenza all’avanzamento. Ciò significa che il ‘Flying-V’ ha bisogno di meno carburante per la stessa distanza”.

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La sezione della cabina dell’aereo sostenibile “Flying-V” di KLM e TU Delft
La sezione della cabina dell’aereo sostenibile “Flying-V” di KLM e TU Delft

Migliorerà l’esperienza dei passeggeri, dal confort ai… bagni

Il “Flying-V” offre inoltre ai ricercatori un’opportunità unica per migliorare l’esperienza dei passeggeri all’interno degli aerei, dalla disposizione dei posti a sedere sulle ali al design dei sedili e dei bagni.
Tutto deve essere il più leggero possibile per massimizzare il guadagno di efficienza che la nuova forma dell’aereo offre, ma si tiene naturalmente conto anche del comfort dei viaggiatori.

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Un drone realizzato con le caratteristiche dell’aereo “Flying-V” (Foto: Henri Werj)
Un drone realizzato con le caratteristiche dell’aereo “Flying-V”
(Foto: Henri Werj)

Propulsione a kerosene oppure attraverso turboventole elettriche

Il “Flying-V” è spinto dai motori turbofan più efficienti in termini di consumo di carburante attualmente esistenti.
Nella sua versione attuale vola ancora a cherosene, ma può essere facilmente adattato per sfruttare le innovazioni nel sistema di propulsione, ad esempio utilizzando turbofan a propulsione elettrica.
La turboventola, spesso indicata con il termine inglese turbofan, è un tipo di motore a reazione che, a differenza di una normale unità motrice turbogetto, utilizza due flussi d’aria separati.

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L’aereo sostenibile “Flying-V” di KLM e dell’Università TU Delft

Un modello in scala dell’aereo “Flying-V” nella galleria del vento

I collaudi di un drone con le caratteristiche dell’aereo “Flying-V”

L’aereo sostenibile “Flying-V” di KLM e dell’Università TU Delft (Ilustrazione: Edwin Wallet/Studio OSO)
L’aereo sostenibile “Flying-V” di KLM e dell’Università TU Delft (Ilustrazione: Edwin Wallet/Studio OSO)