Vacanze: ora gli italiani puntano sul volontariato green…
Vacanze: ora gli italiani puntano sul volontariato green…
Una ricerca di eDreams e OnePoll svela che sempre più azzurri mettono a disposizione del tempo per progetti ambientali e di utilità sociale
Dimenticate i villaggi turistici con il piano bar e gli hotel a cinque stelle con piscina e spa: un italiano su quattro preferisce – letteralmente – rimboccarsi le maniche e dedicare le proprie vacanze al volontariato, soprattutto nell’ambito progetti legati alla tutela dell’ambiente.
Un recente sondaggio ha rivelato che il ‘volonturismo’ (dall’inglese volontoursim, unione delle parole volontariato e turismo), un nuovo tipo di vacanza sostenibile che unisce il volontariato al viaggio, è una tendenza che sta prendendo sempre più piede soprattutto tra i giovani.
Il volontariato green offre ai partecipanti la possibilità di contribuire alla tutela dell’ambiente, aiutando a proteggere l’ecosistema e le specie di fauna in pericolo, ma non solo. Vediamo di cosa si tratta.
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Sondaggio: parte come volontario un italiano su quattro
La ricerca commissionata dall’agenzia viaggi online eDreams e da OnePoll sulle preferenze dei viaggiatori italiani ha rivelato che il 23% degli intervistati ha fatto o rifarebbe un viaggio di volontariato, mentre il 46% afferma di non aver mai provato un’esperienza di questo tipo ma sarebbe interessato a farlo. Quasi la metà degli intervistati sceglierebbe di unirsi ad associazioni che tutelano l’ambiente o gli animali soprattutto tra i residenti del Nord Est e Centro Italia, mentre i progetti che coinvolgono i bambini sono i preferiti degli abitanti delle isole.
Il volontariato ambientale consiste nell’aiutare le organizzazioni che si occupano di preservare l’ecosistema e di proteggere la fauna selvatica. Queste organizzazioni solitamente richiedono un contributo per vitto e alloggio e prevedono alcune ore di lavoro giornaliere. I volontari sperimentano la vita di comunità, collaborano per la preparazione dei pasti e la pulizia dell’alloggio, trascorrono insieme momenti di formazione e tempo libero.
Chi sceglie questo tipo di vacanza può partecipare a diverse attività, come la pulizia delle spiagge, la piantumazione di alberi, la sorveglianza della fauna selvatica, la costruzione di habitat per gli animali e molto altro. Queste attività non solo aiutano l’ambiente, ma anche i volontari stessi, che hanno l’opportunità di vivere un’esperienza unica, conoscere persone con interessi simili e acquisire nuove competenze.
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Sono soprattutto i giovani e i giovanissimi a scegliere di partire per un’esperienza di volontariato, anche se tra i ranghi non mancano famiglie e pensionati. Il desiderio di fare la differenza con le proprie azioni è la motivazione principale di questa scelta, ma non l’unica.
I millennials (25-34 anni) uniscono il desiderio di fare volontariato all’incontro con culture e realtà diverse, mentre i ragazzi tra i 18 e i 24 anni puntano sviluppare nuove competenze da aggiungere al proprio bagaglio professionale.
La ricerca evidenzia anche una netta divisione in base all’età riguardo alle tematiche di interesse. I giovani tendono a preferire esperienze legate alla tutela della natura o degli animali, mentre i soggetti over 65 sarebbero più inclini a optare per attività che riguardano i bambini o l’assistenza nell’educazione.
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Tra le iniziative più famose e longeve spiccano quelle di Legambiente, che ogni estate lancia i campi di volontariato del Cigno Verde, rivolti a giovanissimi dai 14 ai 17 anni ma anche a famiglie e adulti. Sono tantissimi i progetti che possono impegnare i volontari: monitoraggio ambientale, sensibilizzazione verso i turisti, tutela della fauna selvatica e molto altro. Legambiente fa anche parte dell’Alliance of European Voluntary Service Organisations, un network internazionale di organizzazioni di volontariato (non esclusivamente a carattere ambientale) che in Europa organizza attività agricole e a contatto con gli animali, oltre a festival di cultura, musica e arte.
Anche il WWF organizza campi di volontariato che possono durare una settimana o meno, a seconda delle iniziative: pulizia delle spiagge, monitoraggio dei nidi di tartarughe marine, manutenzione dei sentieri e censimento dei nidi ed esemplari sono alcune delle attività previste.
Un’altra ‘veterana’ del settore è Marevivo, prima associazione italiana a organizzare attività di pulizia delle spiagge nell’ormai lontano 1985. Ancora oggi promuove numerosi progetti di educazione ambientale nelle scuole e diverse iniziative di volontariato, dai Blue Days rivolti ai giovani (ma anche alle aziende che desiderano organizzare una giornata di team building fuori dal comune) ai campi per la tutela delle tartarughe Caretta Caretta, una specie molto diffusa nel Mediterraneo, minacciata da pesca intensiva e turismo di massa.
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C’è un volontariato che supera i confini del Belpaese
Tra chi sceglie di dedicarsi al volontariato ambientale, i più avventurosi decidono di varcare i confini nazionali e partire per un’avventura decisamente più esotica.
Le opportunità per questo tipo di volontariato ambientale sono davvero molteplici e spaziano dalla salvaguardia delle tartarughe giganti delle Galapagos, alla tutela della Grande Barriera Corallina australiana, ma anche progetti di permacultura in Indonesia e di riabilitazione dei grandi felini in Africa; esperienze che offrono la possibilità di vivere a stretto contatto con la natura, conoscere le problematiche che l’ecosistema affronta in questi luoghi lontani e scoprire culture e usanze completamente differenti da quelle europee.
Chi invece preferisce puntare sull’agricoltura ha l’imbarazzo della scelta, grazie alla rete WWOOF (World Wide Opportunities on Organic Farms), attiva anche in Italia, che mette in contatto famiglie ospitanti con volontari disposti a dare una mano in fattorie esclusivamente dedite alla produzione biologica.
Portali come Volunteer World, Projects Abroad o Keep The Planet offrono innumerevoli opportunità per esplorare nuovi continenti e combinare viaggio, sostenibilità e volontariato.
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La tutela dell’ambiente è un dovere primario di tutti…
Le occasioni per combinare il divertimento e il riposo con la voglia di fare la differenza e di aiutare l’ambiente non mancano di certo. Se trasformare le proprie vacanze in volontariato non è per tutti, è sicuramente un’esperienza unica e gratificante per coloro che decidono di provarla.
L’Italia ha una rete di volontariato estesa, che conta ben 6,3 milioni di persone impegnate attivamente – una risorsa che sarà fondamentale per affrontare le sfide più urgenti che minacciano la salute del pianeta e dei suoi abitanti, dai cambiamenti climatici all’inquinamento e perdita di biodiversità. Non sono solo i cittadini però a dover fare la propria parte: anche le aziende possono fare la differenza.
Una di queste è Terra Solida, punto di riferimento in materia di pavimentazioni naturali ed ecocompatibili, pensate per salvaguardare parchi naturali, sentieri escursionistici, riserve e aree marine e forestali. La Linea Nature per esempio, si inserisce con discrezione e armonia in ogni ambiente in cui uomo e natura si incontrano, compresi i luoghi soggetti a vincolo paesaggistico e ambientale, ed è la prova che non è necessario andare lontano per scegliere ogni giorno la sostenibilità.
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