Ecco come il tabacco sta "avvelenando" il nostro pianeta

Il tabagismo inquina e rovina la salute, ma progressi giungono oggi da una chiara visione del problema e da un'impegnata partnership globale

Tabacco: il tabagismo sta ancora avvelenando il nostro pianeta, ma le misure globali di contrasto al fenomeno stanno funzionando
L'impronta di carbonio dell'industria derivante del tabacco equivale a un quinto della CO2 prodotta ogni anno dal trasporto aereo commerciale, contribuendo al riscaldamento globale (Foto: Envato)

Il tabacco è una minaccia per la salute ed anche per lo sviluppo umano nel suo insieme.

Infatti, secondo dati raccolti e pubblicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità si evince che “l’uso del tabacco rappresenta una minaccia ben documentata per la salute globale e, nel settore del controllo del tabacco, è stato svolto un ampio lavoro per comunicare i rischi per la salute derivanti dall’uso del tabacco e per ridurre la domanda di tabacco attraverso interventi politici efficaci. Ciò che è stato meno discusso o documentato sono i rischi per la salute ambientale derivanti dalla coltivazione, produzione, distribuzione, consumo e rifiuti del tabacco. L’impatto dannoso dell’industria del tabacco sull’ambiente è vasto e crescente e finora ha ricevuto relativamente poca attenzione da parte di ricercatori e politici. Le conseguenze ambientali del consumo di tabacco lo trasformano da problema umano a problema planetario. Non si tratta solo della vita dei consumatori di tabacco e di coloro che li circondano, o anche di coloro che sono coinvolti nella produzione del tabacco. Il tabacco non può più essere classificato semplicemente come una minaccia per la salute: è una minaccia per lo sviluppo umano nel suo insieme”. 1

E ancora: L’OMS ha rivelato nuovi dati sull’entità dei danni del tabacco all’ambiente e alla salute umana, chiedendo che vengano prese misure per rendere l’industria più responsabile della distruzione che sta causando. Ogni anno l’industria del tabacco costa al mondo più di 8 milioni di vite umane, 600 milioni di alberi, 200.000 ettari di terreno, 22 miliardi di tonnellate di acqua che vengono utilizzati per produrre sigarette e 84 milioni di tonnellate di CO2. La maggior parte del tabacco viene coltivato nei Paesi a basso e medio reddito, dove l’acqua e i terreni agricoli sono spesso disperatamente necessari per produrre cibo per la regione. Invece, vengono utilizzati per coltivare le micidiali piante di tabacco, mentre sempre più terreni vengono privati delle foreste“.

Il rapporto “WHO report on the global tobacco epidemic, 2023 – Protect people from tobacco smoke” (in lingua inglese)
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Tabacco: il tabagismo sta ancora avvelenando il nostro pianeta, ma le misure globali di contrasto al fenomeno stanno funzionando
L’esterno di un negozio di sigarette elettroniche a Berna
(Foto: Maria Giuditta Valorani)

Dal rapporto dell’OMSTobacco: Poisoning our planet” altre notizie importanti

L’impronta di carbonio dell’industria derivante dalla produzione, lavorazione e trasporto del tabacco, equivale a un quinto della CO2 prodotta ogni anno dal settore delle compagnie aeree commerciali, contribuendo ulteriormente al riscaldamento globale. I prodotti del tabacco sono l’oggetto più inquinato del pianeta e contengono più di 7000 sostanze chimiche tossiche che si diffondono nell’ambiente, quando vengono gettate via. Ogni anno circa 4,5 trilioni di filtri di sigaretta inquinano gli oceani, i fiumi, i marciapiedi delle città, i parchi, il suolo e le spiagge, ha dichiarato il dottor Ruediger Krech, Direttore della Promozione della Salute dell’OMS. 2

La Convenzione Quadro dell’OMS sul controllo del tabacco (“Framework Convention on Tobacco Control” o FCTC) e le sue linee guida forniscono le basi per l’attuazione e la gestione del controllo del tabacco da parte dei Paesi.

Per contribuire alla realizzazione di questo obiettivo, l’OMS ha introdotto le misure MPOWER, descritte all’indirizzo Web https://www.who.int/initiatives/mpower.

Esse hanno lo scopo di aiutare l’implementazione a livello nazionale di interventi efficaci per ridurre la domanda di tabacco, contenuti nella menzionata FCTC dell’OMS.

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Tabacco: il tabagismo sta ancora avvelenando il nostro pianeta, ma le misure globali di contrasto al fenomeno stanno funzionando
A pagina 12 del rapporto “WHO Report on the global tobacco epidemic, 2023 – Protect people from tobacco smoke” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è individuata un’importante misura di contrasto al fenomeno del tabagismo il cui acronimo è MPOWER: la lettera M sta per “monitorare l’uso del tabacco e le politiche di prevenzione”, P sta per “proteggere le persone dal fumo di tabacco”, O sta per “offrire aiuto per smettere di fumare”, W sta per “avvisare dei pericoli del tabacco”, E sta per “applicare il divieto di pubblicità, promozione e sponsorizzazione del tabacco” e la lettera R sta per “aumentare le tasse sul tabacco”
(Illustrazione: World Health Organization)

Le misure di controllo del pacchetto tecnico MPOWER dell’OMS del 9 luglio 2023

Nel rapporto WHO Report on the global tobacco epidemic, 2023 – Protect people from tobacco smoke”, a pagina 12 si legge qualcosa di più sulla misura concreta indicata con il vocabolo MPOWER, frutto di un acronimo in lingua inglese.

Nella sigla MPOWER, la lettera M sta per “monitorare l’uso del tabacco e le politiche di prevenzione”, P sta per “proteggere le persone dal fumo di tabacco”, O sta per “offrire aiuto per smettere di fumare”, W sta per “avvisare dei pericoli del tabacco, E sta per “applicare il divieto di pubblicità, promozione e sponsorizzazione del tabacco” e la lettera R sta per “aumentare le tasse sul tabacco”.

Inoltre, nel Report dell’OMS si rileva che “MPOWER è stato introdotto 15 anni fa. All’epoca 1,1 miliardi di persone erano protette da almeno una misura MPOWER a livello di best practice (migliori pratiche). Oggi più di 1,5 miliardi di persone sono coperte da almeno tre di queste misure e 5,6 miliardi di persone sono protette da almeno una di esse. Il pacchetto tecnico MPOWER ha ottenuto alcuni grandi successi. Quindici anni di collaborazione dedicata hanno visto la prevalenza globale del fumo ridursi dal 22,8 per cento nel 2007 al 17,0 per cento nel 2021. Se questa prevalenza non fosse diminuita, oggi ci sarebbero 300 milioni di fumatori in più. Questa riduzione della prevalenza del fumo è stata ottenuta grazie agli sforzi collettivi e coordinati di una comunità globale, dedicata al controllo del tabacco e rimanendo saldamente contro le interferenze delle industrie del tabacco e delle industrie ad esso collegate. Stabilire tutte le misure MPOWER a livello di best practice significa che l’impatto combinato di queste misure sarà maggiore delle loro parti, ed è il modo migliore per proteggere la popolazione di un Paese e dargli la migliore possibilità di ridurre il consumo di tabacco e migliorare la salute delle future generazioni (Conclusioni, pagina 130)”. 3

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inoltre pubblicato, nel Rapporto sull’Epidemia Globale del Tabacco, dati relativi al tema in parola e ha selezionato misure di controllo del tabacco, adottate in 194 Stati membri dell’OMS.

I Profili Paese forniscono informazioni dettagliate sulle misure adottate dal singolo Stato.

Il Profilo Paese “Tabacco Svizzera 2023” è stato pubblicato in data primo luglio 2023 ed è consultabile in un link intitolato WHO report on the global tobacco epidemic, 2023 Country profile Switzerland”: 4 https://cdn.who.int/media/docs/default-source/country-profiles/tobacco/gtcr-2023/tobacco-2023-che.pdf?sfvrsn=83d51905_3&download=true

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Tabacco: il tabagismo sta ancora avvelenando il nostro pianeta, ma le misure globali di contrasto al fenomeno stanno funzionando
Nel documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “Tobacco: poisoning our planet”, con hashtag #NoTobacco, si trasmette una “Call to Action” o “Invito all’Azione” molto importante: vi si elencano diversi comportamenti utili e necessari da adottare a livello globale, rivolti al pubblico in generale, giovani e future generazioni, ministeri e responsabili politici, organizzazioni non governative e società civile, coltivatori di tabacco e università e alle organizzazioni intergovernative, compresi gli enti delle Nazioni Unite e le banche di sviluppo
(Illustrazione: World Health Organization)

“No Tobacco” per un pianeta e per persone più sane grazie a un “Invito all’Azione”

Nel documento dell’OMS “Tobacco: poisoning our planet” 1 si trasmette un “Call to Action” o “Invito all’Azione” molto importante.

Inoltre, si elencano diversi comportamenti utili e necessari da adottare a livello globale, rivolti a diversi destinatari: pubblico generale, giovani e future generazioni, ministeri e responsabili politici, organizzazioni non governative e società civile, coltivatori di tabacco e università e organizzazioni intergovernative, compresi gli enti delle Nazioni Unite e le banche di sviluppo, da approfondire singolarmente.

Tabacco: il tabagismo sta ancora avvelenando il nostro pianeta, ma le misure globali di contrasto al fenomeno stanno funzionando
Ogni anno l’industria del tabacco costa al mondo 22 miliardi di tonnellate di acqua, che vengono utilizzati per produrre sigarette e 84 milioni di tonnellate di CO2, valori quasi senza eguali
(Foto: Envato)

Pubblico generale

1. Sostenere un ambiente più pulito e privo di rifiuti di prodotti del tabacco per proteggere l’ecosistema.

2. Incoraggiare i consumatori di tabacco a smettere di fumare, informandoli sugli impatti ambientali negativi del tabacco: smettere di fumare giova alla salute delle persone e all’ambiente.

3. Sostenere un’azione politica per la messa al bando della plastica monouso, che comprende i filtri delle sigarette, le buste di tabacco senza fumo e i sistemi elettronici monouso di somministrazione della nicotina.

4. Sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tattiche di greenwashing dell’industria del tabacco.

5. Sostenere i governi nell’introduzione di ulteriori imposte e tasse sull’industria per proteggere l’ambiente”.

Il termine “greenwashing” viene utilizzato per definire la disinformazione praticata da un’organizzazione, per presentare di sé un’immagine pubblica di soggetto responsabile nei confronti dell’ambiente.

Il “greenwashing” è stato impiegato da molte delle industrie inquinanti, come quelle produttrici del petrolio, dei prodotti chimici e dell’energia nucleare.L’industria del tabacco ha cercato di ripulire la sua reputazione e quella dei suoi prodotti con programmi come la pulizia delle spiagge, la commercializzazione di nuovi prodotti che definisce ecologici e il finanziamento di organizzazioni ambientali e di soccorso in caso di calamità. Poiché i consumatori sono sempre più preoccupati delle ricadute ambientali delle lavorazioni industriali e scelgono prodotti più sostenibili, le aziende, comprese quelle del tabacco, hanno fatto della sostenibilità ambientale un pilastro delle loro strategie”.

Purtroppo, come scrive Tobaccoendgame, “si tratta soltanto di strategie di comunicazione, come spiegato agli indirizzi Web https://www.tabaccoendgame.it/news/che-cosa-e-il-greenwashing-praticato-dallindustria-del-tabacco/ e https://tobaccotactics.org/article/greenwashing/

Tabacco: il tabagismo sta ancora avvelenando il nostro pianeta, ma le misure globali di contrasto al fenomeno stanno funzionando
Si stima che i costi economici totali del tabagismo (compresi le spese sanitarie e le perdite di produttività su scala globale e dei singoli Stati) siano di circa 1,4 trilioni di dollari l’anno
(Foto: Envato)

Giovani e future generazioni

1. Sostenere scuole 100 per cento libere dal tabacco, per proteggere i bambini e i giovani dall’esposizione al fumo diretto, di seconda e terza mano e mantenere le scuole libere da mozziconi di sigaretta.

2. Avviare o aderire a un movimento per la tutela dell’ambiente; sensibilizzare l’opinione pubblica, in particolare i giovani, sull’impatto ambientale del tabacco.

3. Ridurre il numero di negozi di tabacco”.

Tabacco: il tabagismo sta ancora avvelenando il nostro pianeta, ma le misure globali di contrasto al fenomeno stanno funzionando
Ogni anno circa 4,5 trilioni di filtri di sigaretta inquinano gli oceani, i fiumi, i marciapiedi delle città, i parchi, il suolo e le spiagge, concorrendo a insozzare gravemente il nostro pianeta
(Foto: Envato)

Ministeri e responsabili politici (sanità, ambiente, istruzione, sviluppo rurale, finanze o economia)

1. Imporre all’industria del tabacco il principio politico della responsabilità estese del produttore, per ritenere l’industria del tabacco responsabile dei costi di smaltimento dei prodotti del tabacco e per il costo della pulizia dei rifiuti dei prodotti del tabacco.

2. Imporre una tassa ambientale ai produttori, ai distributori e ai consumatori di tabacco, lungo tutta la catena di approvvigionamento, per le emissioni di carbonio, l’inquinamento atmosferico e altri costi ambientali.

3. I filtri delle sigarette non hanno alcun beneficio comprovato per la salute e danneggiano l’ambiente. Se i filtri delle sigarette, così come sono attualmente concepiti, fossero trattati in modo appropriato come plastica monouso, si dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di vietare i filtri delle sigarette, per proteggere la salute pubblica e l’ambiente.

4. Attuare misure di controllo del tabacco (MPOWER 5) per ridurre l’impatto ambientale del tabacco.

5. Sensibilizzare sui danni all’ambiente e sulle azioni che devono essere prioritarie per ridurre l’uso del tabacco nella società, anche nei programmi scolastici e di formazione per il personale sanitario e ambientale.

6. Sostenere i coltivatori di tabacco nel passaggio a mezzi di sussistenza alternativi per ridurre l’impatto ambientale della coltivazione, della stagionatura e della produzione del tabacco, in linea con gli articoli 17 e 18 della Convenzione quadro dell’OMS sul controllo del tabacco (FCTC).

7. Fornire consulenza ai governi su come sfruttare la 27esima sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27), che si è tenuta a Il Cairo nel novembre 2022, per collaborare e portare avanti l’agenda di controllo del tabacco, in linea con la Giornata mondiale senza tabacco”. 6

Tabacco: il tabagismo sta ancora avvelenando il nostro pianeta, ma le misure globali di contrasto al fenomeno stanno funzionando
Grazie alla misura MPOWER dell’OMS, quindici anni di collaborazione hanno visto la prevalenza globale del fumo ridursi dal 22,8 per cento del 2007 al 17 per cento del 2021
(Foto: Envato)

Organizzazioni non governative e società civile

1. Sensibilizzare sull’impatto ambientale del tabacco in tutto il suo ciclo di vita: dalla coltivazione, alla produzione, alla distribuzione, all’uso e ai rifiuti.

2. Mostrare il problema dei rifiuti di tabacco negli spazi pubblici e nelle comunità.

3. Sensibilizzare i coltivatori di tabacco sui benefici derivanti dal passaggio a colture diverse (come è stato fatto, ad esempio, in Brasile e in Kenya) e su come ciò sia collegato al controllo del tabacco in senso più ampio.

4. Sostenere i divieti nazionali sulla plastica monouso.

5. Smascherare le tattiche e gli sforzi dell’industria del tabacco per ripulire la propria reputazione e i propri prodotti, presentandosi come rispettosi dell’ambiente”.

Tabacco: il tabagismo sta ancora avvelenando il nostro pianeta, ma le misure globali di contrasto al fenomeno stanno funzionando
Ogni anno il tabacco uccide oltre 8 milioni di persone, la maggior parte delle quali vive in Paesi a basso e medio reddito, dove le misure di contrasto al tabagismo latitano più che altrove (Foto: Envato)

Coltivatori di tabacco

1. “Passare a colture sostenibili e rispettose dell’ambiente, garantendo un maggiore ritorno sugli investimenti in termini di salute e ricchezza”.

Tabacco: il tabagismo sta ancora avvelenando il nostro pianeta, ma le misure globali di contrasto al fenomeno stanno funzionando
I prodotti del tabacco sono l’oggetto più inquinante del pianeta e contengono più di 7000 sostanze chimiche tossiche che si diffondono nell’ambiente, quando vengono gettate via
(Foto: Envato)

Università e organizzazioni intergovernative, compresi gli enti delle Nazioni Unite e le banche di sviluppo

1. Raccogliere dati sull’uso dell’acqua, sulla deforestazione, sull’impoverimento del suolo e sulle sostanze chimiche letali e degradanti per l’ambiente presenti nei prodotti del tabacco e sui danni ambientali di questi componenti per il suolo, l’acqua potabile e la salute umana e animale.

2. Stimare l’impatto totale dei rifiuti dei prodotti del tabacco e l’impatto ambientale totale di un singolo prodotto del tabacco.

3. Far conoscere i progetti in corso nei Paesi in cui si coltiva il tabacco, ad esempio in Kenya, dove centinaia di agricoltori sono passati con successo a colture alternative, nonché i progetti sulla deforestazione e sul cambiamento climatico, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito dell’Asia e dell’Africa.

4. Sensibilizzare l’opinione pubblica sui legami tra l’impatto ambientale del tabacco e gli esiti sanitari, collegandoli a esiti negativi per la salute e lo sviluppo.

5. Ricordare alle parti interessate che l’accelerazione dell’attuazione della FCTC dell’OMS è un proposito dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 3.a dell’SDG” 1: “Salute e Benessere – Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età”.

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Tabacco: il tabagismo sta ancora avvelenando il nostro pianeta, ma le misure globali di contrasto al fenomeno stanno funzionando
L’interno di un negozio di sigarette elettroniche a Berna
(Foto: Maria Giuditta Valorani)

Tedros Ghebreyesus: “I costanti progressi testimonianza di ciò che si può ottenere”

Vale la pena chiudere con una positiva visione offerta dal Dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: I costanti progressi dimostrati dai Paesi in questi anni è una testimonianza di ciò che è possibile ottenere quando una chiara visione della salute globale è combinata con un’impegnata partnership globale. 3

Fonti:
1 Tobacco: poisoning our planet – World Health Organization 29 May 2022 https://www.who.int/publications/i/item/9789240051287
2 WHO raises alarm on tobacco industry environmental impact 31 May 2022
https://www.who.int/news/item/31-05-2022-who-raises-alarm-on-tobacco-industry-environmental-impact
3 WHO report on the global tobacco epidemic, 2023 Protect people from tobacco smoke. Pag. 16 & Pag. 130 https://iris.who.int/bitstream/handle/10665/372043/9789240077164-eng.pdf?sequence=1
4 WHO report on the global tobacco epidemic, 2023 Country profile Switzerland
https://cdn.who.int/media/docs/default-source/country-profiles/tobacco/gtcr-2023/tobacco-2023-che.pdf?sfvrsn=83d51905_3&download=true
5 MPOWER. In: World Health Organization [website]. Geneva: World Health Organization; 2022 (https:// www.who.int/initiatives/mpower, accessed 18 April 2022).
6 Egypt to host COP27 international climate conference in 2022 – ministry. In: Reuters [website]. London: Reuters; 2021 (https://www.reuters.com/business/cop/egypt-host-cop27-international-climate- conference-2022-ministry-2021-11-11/, accessed 18 April 2022).

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Tabacco: il tabagismo sta ancora avvelenando il nostro pianeta, ma le misure globali di contrasto al fenomeno stanno funzionando
Il logotipo con il motto in lingua italiana dell'Associazione Svizzera Non Fumatori (ASN)/Schweizerische Arbeitsgemeinschaft Nichtraucher (SAN)/Association Suisse des Non-Fumeurs (ASN)

Misure di controllo del tabacco il pacchetto tecnico MPOWER dell'OMS (in lingua inglese)

Lo spot anti tabacco dell’Associazione Svizzera Non Fumatori (in lingua italiana)

Tabacco: il tabagismo sta ancora avvelenando il nostro pianeta, ma le misure globali di contrasto al fenomeno stanno funzionando
Ogni anno l'industria del tabacco costa al mondo più di 8 milioni di vite umane, 600 milioni di alberi e 200.000 ettari di terreno, che rischiano di danneggiare senza rimedio il pianeta Terra (Foto: Envato)