È l’innovazione responsabile che rende l’homo sempre più sapiens

La novità di ChatGPT deve ricordarci come il reale effetto di uno strumento tecnologico dipende dall’uso concreto che ne fa la specie umana

ChatGPT: non può esistere una tecnologia senza uomini responsabili: i computer e i robot non possono essere usati contro i nostri simili
Non può esistere una tecnologia senza uomini responsabili: i computer e i robot non possono essere usati contro i nostri simili

La macchina che consente di produrre in casa il gelato esiste da molti anni, stagioni in cui non risulta essere sparita alcuna gelateria a causa di quello strumento.

I robot esistono in fabbrica da decenni e hanno abbondantemente sostituito l’operaio-ingranaggio dei “Tempi Moderni” di Charlot.

Potremmo facilmente dedurre che tra il piacere del gelato preso per strada, magari in compagnia, e l’alienazione del lavoro “disumano” il primo non subisce l’effetto dell’automazione e la seconda sì.

GPT: quali sono le vere potenzialità e cosa dovremmo aspettarci

ChatGPT: la diffusione delle macchine per la produzione del gelato in casa non hanno comportato la sparizione delle gelaterie dalle città
La diffusione delle macchine per la produzione del gelato in casa non hanno comportato la sparizione delle gelaterie dalle città

Il robot nasce per ampliare le capacità umane e distruggere il “tempo cattivo”

Ciò avviene per il fine ultimo della creazione degli automi: ampliare le capacità umane, meglio se distruggendo il “tempo cattivo”, quello dedicato alle azioni ripetitive, magari pericolose, certo non gratificanti, spesso faticose.

L’automazione, tralasciando gli aspetti economici, riduce il tempo che l’Homo consuma come “faber” a favore di quello “sapiens”, cioè potenzialmente dedicabile a quelle caratteristiche che più ci fanno percepire la nostra “umanità” e, attraverso questa, la nostra unicità di persona e la nostra socialità di appartenenti alla comunità.

Il piacere di essere “faber” rimane totalmente disponibile all’umano esattamente quando sparisce l’obbligo di esserlo.

Ad esempio, si può apprezzare il bricolage domestico in quanto scelto come hobby ma difficilmente lo si gradisce se diventa lavoro comandato, blindato in orari ripetitivi, in giorni tutti analoghi e senza prossima fine.

La liberazione dalla fatica accelera l’innovazione e la conoscenza

ChatGPT: l’attribuzione agli automi e ai robot dei lavori più faticosi deve fungere da seminatore di libertà più estese per il genere umano
L’attribuzione agli automi e ai robot dei lavori più faticosi deve fungere da seminatore di libertà più estese per il genere umano

ChatGPT o l’automazione, finalizzate a separare l’uomo dai robot, sono libertà

Nel percorso dell’innovazione applicata al lavoro, l’automazione ha il carattere distintivo di separare l’umano dal suo essere robot, sia nel senso etimologico di questa parola ceca (lavoro servile, come usato anche in storiografia) sia in quello evocativo di una fatica sempre uguale, confinamento del pensiero al di fuori del tempo dedicato all’operare, reso così marginale da annichilire la persona in modo, appunto, “disumano”. E ciò vale anche per ChatGPT.

Se, dunque, l’automa libera l’umano dal disumano, la macchina stessa diventa strumento che consente alla persona di poter dedicare più tempo ed energia ad essere tale, a sviluppare se stessa, a coltivare i propri interessi, a separarsi dall’imposizione produttiva a vantaggio della libertà consumista (si badi, non consumistica).

Affrancata dalla fatica della catena di montaggio (imposizione produttiva alienante), essa può dedicare il tempo alla lettura di un libro (libertà di un consumo scelto, comunque realizzativo del proprio sé in quanto forma di rivendicata autonomia).

Il verificarsi dell’auspicio positivista della tecnologia come strumento del miglioramento delle condizioni di vita dell’individuo e della comunità non manca di accadere causa sui, per un immanente elemento costitutivo che ne determina l’inefficacia o il cedimento, ma semmai per le condizioni del contesto in cui l’umano vive, non finalizzate ad un “bene” assoluto, non vincolato, esteso e condiviso, plurimo nelle forme e soggettivo nella realizzazione, ma invece stratificato e ineguale, raggiungibile da alcuni e non da altri, conformato alle differenze sociali e, peggio, deformato da quelle, da censo e cultura, da attuabilità o impossibilità dell’accesso a condizioni estesamente “sapiens”.

È la propensione al consumo l’atavico motore dell’innovazione

ChatGPT: la locandina originale del film “Tempi Moderni” di Charlie Chaplin del 1936
La locandina originale del film “Tempi Moderni” di Charlie Chaplin del 1936

È l’etica il vero e reale fattore di realizzazione della persona e della comunità

L’impatto dell’innovazione come fattore di realizzazione della persona e della comunità appare così per quello che è, condizionato dalle scelte etiche, dai valori condivisi che si applicano nelle scelte dell’oggi e i cui frutti maturano nella forma del futuro.

Ne deriva la rilevanza della responsabilità: se questa è umana, l’automa è mezzo, ma se essa viene ad esso delegata, allora è l’umano a farsi robot, a diventare parte della macchina e, a quel punto, inutile per mancanza di uno scopo voluto, giacché il non-biologico non ha finitezza, dunque desideri e obiettivi né la procura antropica può imprimerglieli.

Robot di Samaria per curare il corpo e quietare lo spirito?

ChatGPT: l’illusione ottica creata dallo psicologo Joseph Jastrow nel 1892 è stata oggetto di molte riflessioni filosofiche e ancora fa discutere: a seconda del punto di vista, si può vedere un’anatra o un coniglio
L’illusione ottica creata dallo psicologo Joseph Jastrow nel 1892 è stata oggetto di molte riflessioni filosofiche e ancora fa discutere: a seconda del punto di vista, si può vedere un’anatra o un coniglio

L’illusione anatra-coniglio o le 50 Lire “Vulcano” esaltano l’idea di prospettiva

L’anatra-coniglio, un’illusione ottica dovuta a Joseph Jastrow, è una figura ben conosciuta che se guardata da sinistra verso destra rappresenta la testa di uno dei due animali e quella dell’altro se visualizzata in senso contrario.

Una simile interpretazione alternativa la si può dare anche ad una immagine nota a chi ha un’età tale da aver usato la Lira come valuta.

La moneta repubblicana italiana da 50 Lire “Vulcano” cominciò il suo corso nel 1954 e, coniata sino al 1989, fu sostituita nel 1990 da una simile ma di minor dimensione, la cui produzione cessò nel 1995. In entrambe le versioni rimase in uso sino all’avvento dell’Euro, nel 2002.

In questa rappresentazione del dio Vulcano quale simbolo del lavoro e richiamo all’articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana, se si pensa che la volontà, e dunque la responsabilità, del gesto stia nel soggetto dalle forme umane, allora il martello è mezzo, ma senza di quelle l’intero corpo ignudo diventa pura protesi del aggeggio metallico, semplice strumento di applicazione della forza all’utensile e, infine, tutta l’azione risulta senza scopo, in quanto né l’umano ha un fine nel compierla né il maglio può desiderarla.

Come per il disegno di Joseph Jastrow, così anche questa immagine non può essere letta dal cervello simultaneamente nei due diversi modi: ciò che vi si legge dipende da una scelta interpretativa precedente.

La Bossa Nova come l’AI esito di un ingegno antico e diffuso

ChatGPT: la moneta repubblicana italiana da 50 Lire denominata “Vulcano” cominciò il proprio corso nel 1954 e, coniata sino al 1989, fu sostituita nel 1990 da un soldo simile, tuttavia di minor dimensione, la cui produzione cessò nel 1995: in entrambe le versioni rimase in uso in Italia sino all’avvento dell’Euro nel 2002
La moneta repubblicana italiana da 50 Lire denominata “Vulcano” cominciò il proprio corso nel 1954 e, coniata sino al 1989, fu sostituita nel 1990 da un soldo simile, tuttavia di minor dimensione, la cui produzione cessò nel 1995: in entrambe le versioni rimase in uso in Italia sino all’avvento dell’Euro nel 2002

È chi è “qui e ora” che il futuro può crearlo nel rapporto fra tecnica e umanità

Allo stesso modo è il futuro, l’appello che chi non c’è ancora rivolge a chi c’è già.

Ed è chi è “qui e ora” che il futuro può crearlo, soprattutto decidendo del rapporto tra la nostra specie e l’innovazione scientifico-tecnologica.

Che sia martello o intelligenza artificiale, graffito rupestre o ChatGPT, è la capacità di resistere alla facile tentazione di allontanare la responsabilità da noi scaricandola sugli automi che determinerà le condizioni di vita degli esseri biologici che verranno.

Il presente ci designa “faber” del destino dei futuri e solo la precisa cognizione di quello che rende “sapiens” l’Homo che per ventura ora sta sulla Terra, noi, può guidare dall’irrazionale timore verso gli automi alla ragionevole consapevolezza di quanto l’etica di oggi sia condizione prima dell’esistenza stessa del futuro umano, un’etica di valori condivisi da un’unica specie dalle mille culture, convinzioni e credo e nessuna diversa razza.

Aiutare tutti a stare meglio: è la salute al tempo dell’AI

"Che cosa significa essere un computer: intervista al GPT-3" (in lingua inglese)

La catena di montaggio nel film “Tempi Moderni” di Charlie Chaplin del 1936

ChatGPT: GPT è ancora lontano dalla perfezione, ma chiunque operi nel settore deve prepararsi alla sua venuta e imparare a sfruttarlo a proprio vantaggio senza tradire l’etica e il senso di responsabilità
GPT è ancora lontano dalla perfezione, ma chiunque operi nel settore deve prepararsi alla sua venuta e imparare a sfruttarlo a proprio vantaggio senza tradire l’etica e il senso di responsabilità