Quanto c’è di te nel tuo personal brand?

Diciamoci la verità: la definizione di personal brand è una, ma ogni esperto del settore ha la sua complessa teoria su come questo funzioni davvero. Di solito, è anche una teoria leggermente diversa da quella di tutti gli altri.

Tutti, insomma, sono in grado di spiegarti il personal brand, ma pochi lo sanno fare davvero. Se hai digitato personal brand e sei finito qui grazie a Google o, Dio ti abbia in gloria, Bing, ti sarai reso conto che non c’è limite alla quantità di materiale a tua disposizione per studiare. Il problema, naturalmente, è che la pratica è tutta un’altra cosa.

Questo articolo nasce col presupposto di voler affermare la sua piccola verità su questo tema così vasto e sconfinato, e risponde a modo suo a una domanda importante. Cosa c’è di tuo e di te nel tuo personal brand? Sei veramente la persona che dici di essere?

Sei proprio tu il tuo personal brand?

La risposta è sia sì che no. È vero, l’unicità del personal brand può essere costruita soltanto sulle solide fondamenta di chi sei davvero. Esso è un insieme di ciò che fai, come lo fai, come racconti che lo stai facendo, cosa hai fatto, come lo hai fatto, in che modo conduci il business e le modalità in cui sei in grado di trasmettere i tuoi valori. L’insieme di queste variabili forma una combinazione pressoché unica, capace di porre la definizione univoca e assoluta della tua identità. E dunque del tuo personal brand.

Fino a questo punto, dunque, sì, il tuo personal brand sei tu. Tuttavia, la sua creazione e il suo consolidamento passano anche attraverso le altre persone, o meglio, al modo in cui il tuo pubblico ti percepisce e ciò che puoi fare per contribuire al suo successo.

Può sembrare un concetto fumoso, ma proveremo a spiegartelo meglio. Tu sei tu, e ci piace così. Quello che però ti rende veramente speciale, è ciò che di importante puoi fare per gli altri. Il personal brand non è solo la tua storia che stai vendendo agli altri, tutta luccichii e sfavillamenti. Quello che stai vendendo agli altri è il modo in cui puoi renderti utile a loro. Ed è questo il fulcro del ragionamento di questo articolo.

Conosci il tuo audience?

Le tue competenze sono la merce di scambio. Queste skill determinano in parte il tuo audience, ovvero le persone che ti seguono. Prima di cominciare a fare personal branding, dunque, dovrai passare attraverso le complesse dinamiche che ti porteranno a conoscere il tuo pubblico.

Con chi stai parlando? Meglio ancora: con chi vorresti parlare? Le due domande non hanno necessariamente la stessa risposta, e tuttavia entrambe dovrebbero trovarne una e, con tempo e la pratica, divenire una cosa sola.

Qual è l’età media del tuo pubblico? Sono uomini o donne? Da dove provengono? Che gusti hanno? Perché cercano proprio te e magari non qualcun altro? Quali sono i valori e le idee che condividi con loro? Perché li hai attirati a te?

Il primo modo per imparare a conoscere il tuo pubblico è quello di scendere dal piedistallo dell’azienda irraggiungibile e adoperare i social media per metterti in contatto con loro. Rispondi alle loro domande. Comunica, interessati, fai domande, rispondi alle loro.

Che cosa significa avere dei valori nel personal brand?

I valori, i valori, la mission, la vision, i valori. Sono concetti astratti, non trovi? Eppure, fanno parte della procedura di creazione del tuo personal brand tanto quanto concetti meno astratti, come l’età media del tuo pubblico.

In che cosa credi? Lo so, lo so, non è una domanda che vorresti porti in questo momento. Tu vuoi solo monetizzare perché devi rientrare nell’investimento. Eppure, la creazione di un’identità per il tuo brand passa anche dai messaggi che vuoi trasmettere, e dal modo in cui lo fai. Ogni brand si batte per qualcosa: sia un generico bisogno di affermazione, sia una lotta ambientalista, sia una lotta per i diritti delle minoranze, sia la libertà di espressione creativa. Qualsiasi sia il tuo credo, nobile o semplice, pratico o astratto, sarà anche il filo rosso che collega ogni tuo strumento di comunicazione e ogni attività che svolgerai, online e non.

Non sei nel campo per diventare un leader nel tuo settore, ma vuoi diventare leader perché… Ciò che risponde a questa domanda risponde anche, in un certo senso, al tuo bisogno di identità.

Fare marketing non significa solo cavalcare l’onda dei temi caldi. Significa anche conoscersi, o comunque prendere a cuore concetti e obiettivi che ci interessano davvero. E se interessano a te, forse interessano anche a qualcun altro. E quella persona potrebbe cominciare a seguirti perché sente di condividere con te il bisogno di raggiungere una destinazione. Un risultato. Qualunque esso sia.

Ecco: il credo non è quello. Non è sempre una ragione nobile, ma non è neanche solo il vile denaro.

I brand che soffocano dopo qualche mese lo fanno perché soffrono della grave malattia di non aver niente da dire. Inconsistenza, vaghezza, pressapochismo. Contenuti generalisti, sensazioni insapore di pubblicità che non lasciano un ricordo.

Il tuo personal brand è una versione studiata e ponderata di quello che sei. Difficilmente questo potrà essere qualcosa che non ti rappresenta davvero: sul lungo periodo, finirebbe col tradirti. Eppure, non basta essere se stessi per avere successo con questa strategia.

Bisogna mettere a punto alcuni elementi pratici che ti rendono chiara la strada verso il successo. Appenderseli con un post-it accanto al computer, e farvi riferimento ogni volta che devi comunicare online.

Hai bisogno di una mano per esplorare a fondo il tuo personal brand? Stai cercando qualcuno che possa aiutarti a capire la persona che vuoi essere online? Hai qualche dubbio su come gli utenti percepiscono la tua comunicazione, o magari non sei sicuro di aver raggiunto il pubblico che desideravi? Innovando può aiutarti a rispondere ad ogni domanda che abbiamo posto sopra. Se non trovi risposta sul blog, rivolgiti a noi e spalanca le porte del successo per la tua attività!