Un “Meta New Deal” per reagire alla crisi ambientale e culturale?

Il Metaverso sta acquisendo sempre di più il ruolo di un social multitasking, ma non soltanto.

E nei Metaversi decentralizzati, ovvero in quelli basati sulla Blockchain e le criptovalute, come Sandbox e Decentraland, stiamo assistendo a dei funnel apparentemente geniali, basati sul concetto di comunità, appartenenza, inclusività, cooperazione, condivisione, royalities, e il tutto attraverso il gioco.

Diversa è invece la situazione nei Metaversi non decentralizzati, come Roblox e Fortnite, ad esempio, che oltre ad essere in comprovabile crescita, mantengono i primati mondiali di utenti collegati, con numeri da capogiro.

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Uno strumento per parlare alla “Generazione Z” dei nati fra il 1997 e il 2012

Al momento si arriva a parlare di circa sessanta milioni di utenti collegati al giorno, seppure a popolarl siano praticamente soltanto i cosiddetti zoomers, ovvero la “Generazione Z”, i nati fra il 1997 e il 2012.

Se i Metaversi decentralizzati si caratterizzano per una continua cooperazione e condivisione ai fini di ottenere vantaggi economici che siano proporzionali al coinvolgimento, c’è da chiedersi che cosa si possa fare invece nei Metaversi più liberi, ovvero laddove ci siano spazi a disposizione per costruire quello che si desidera e un gran via vai di giovani.

La “Generazione Z”, conosciuta anche come digitarians, in quanto marcatamente “digitale”, rappresenta indiscutibilmente il presente e il futuro prossimo.

Se l’avanzamento tecnologico ci pone di fronte a dei rischi etici, culturali, educativi e morali, probabilmente e dovutamente, si potrà certamente partire da loro per agevolare una nuova mentalità che sia favorevole a un’eredità culturale e che sia favorevole ad affrontare problematiche ambientali; così avrebbero giustamente pensato di fare illuminate aziende.

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Il “meta universo” per aiutare l’ambiente, educare e avanzare culturalmente

Come ben noto a livello internazionale, è iniziata la corsa verso la creazione di Metaversi anche interamente brandizzati.

Le esperienze positive, in termini di fatturato, ad esempio di Nike, sia nei Metaversi che nel Web 3.0, sono state di sicura ispirazione e incoraggiamento, ma manca ancora una diffusione efficace ed organizzata di contenuti ed iniziative che non si limitino a intrattenere, ma che educhino e responsabilizzino anche.

Il rischio di deculturalizzazione, con l’avanzamento del nuovo Web3.0, che si fonde a tal punto con le persone da diventare uno stile di vita, va urgentemente gestito affiancando agli obiettivi economici e ludici quelli etici ed educativi.

La nota marca di caffè Lavazza, ad esempio, ci propone nel Metaverso di Roblox una propria land, dove se da una parte gli utenti sono invitati a giocare a calcio, dall’altra tutto lo scenario è basato sulla campagna di sensibilizzazione al problema della deforestazione.

E 662,9K+ di visite sono un ottimo goal, soprattutto in pochi mesi!

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Meno esplicite, ma ugualmente importanti da un punto di vista sociale, anche le campagne portate avanti da FIFA World, sempre nel Metaverso di Roblox, dove la prossima mission sarà creare coinvolgimento e interesse attorno al calcio femminile, lasciandoci presumere che questi luoghi virtuali potranno sempre di più supportare aspetti sociali.

Interessante e anche di grande esempio, la land, sempre su Roblox, di H&M con spazi educativi dedicati alla circolarità e la gestione degli scarti, nella moda.

Non da ultimo, c’è anche una Social Start Up immobiliare ed italiana denominata BEtenABLE, che si è preoccupata di educazione ambientale, creando un eco-villaggio, da poco inaugurato (Ultimate Survival Eco-Village) su Roblox.

La sua esperienza di esplorazione prevede che, con un tappetino volante che lascia la scia di un arcobaleno, si possano vedere modelli esemplificati di comunità energetiche e costruzioni ad impatto zero, ed attraverso degli short message sparsi per la land acquisire alcune istruzioni fondamentali di educazione e visione ambientale.

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Perché Roblox è stato scelto per gestire le campagne a sfondo sociale

Il fatto che Roblox sia un Metaverso ludico basato sull’avventura e la costruzione, piuttosto che basato sulla violenza, sommato al fatto che per fruirne non richieda un portafoglio in criptovalute e, considerata la sua visibilità, non potevano che renderlo il luogo ideale per campagne a sfondo sociale, che oggi più che mai sono il valore aggiunto che ogni società e attività dovrebbe programmare di perseguire.

Obiettivamente, le grafiche di questi mondi virtuali preesistenti non sono accattivanti, ancor meno hanno un aspetto grafico che accontenti tutti.

Ma per il futuro è più che evidente che ci si dovrà avvicinare sempre di più alle nuove generazioni, andando nei loro spazi ed ambienti e non viceversa.

Il limite di funzionalità di queste lands, da un punto di vista della comunicazione e degli obiettivi, si raggiunge però quando diventa necessario creare modelli chiari tramite scelte grafiche personalizzate e anche molto professionali.

Ed è per questo che molti brand si sono già orientati a creare Metaversi propri, da mettere eventualmente in sinergia con altre iniziative intraprese in altri mondi virtuali.

Non è infatti sufficiente creare il proprio modello di business e di comunicazione soltanto in un Metaverso e questo lo hanno avuto subito chiaro tutti i più importanti brand che si sono avventurati da tempo e con successo, nei mondi virtuali, come ad esempio Gucci, Nike, Adidas, eccetera.

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Siamo tutti in attesa di iniziative chiare, sinergiche ed organizzate, che portino avanti progetti, simulazioni, proiezioni che possano rendere trasparenti e comprensibili le opportunità energetiche per il prossimo futuro; in Italia, ad esempio, è già presente una fiera virtuale delle ecotecnologie.

Rimane più che evidente che la realtà virtuale, anche con il supporto dell’intelligenza artificiale (come ampiamente dimostrato nel settore industriale), possa essere un eccezionale metodo per rendere l’idea di un qualcosa e dettagliare soluzioni attraverso simulazioni grafiche e previsioni concrete.

Resta altresì inteso che la realtà virtuale si sia già affermata da tempo come strumento efficace di comunicazione e aggregazione.

L’ulteriore sfida che, si spera, sarà colta con grande coscienza, e al più presto, è cercare di trasferire dentro questo “nuovo web” un’impronta etica e culturale

L’identità culturale è compromessa anno dopo anno e, seppure qualcosa debba essere sicuramente modificato, molto altro va invece protetto, valorizzato, conservato e tramandato.

Parlare tramite il Metaverso di un argomento così complesso e socialmente sensibile come l’ambiente, ci fornisce questa imperdibile opportunità.

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