Wuhan oltre il COVID-19: una città ecologica per rinascere

Un’area di 39 km quadrati diventerà un eco-luogo e un modello di sostenibilità urbana, grazie a un progetto promosso da Cina e Francia

Wuhan: abitanti
La Sino-French Wuhan Ecological Demonstration City è un progetto di Cina e Francia per integrare pratiche ecologiche nello sviluppo urbano (Foto: Lafayette Architecture)

Come si smette di essere ‘la città del COVID-19? Prima di febbraio 2020 pochi occidentali avevano sentito parlare di Wuhan, città di oltre undici milioni di abitanti situata nella provincia di Hubei, nella Cina centrale. Nonostante sia prima di tutto un importante centro politico, economico, culturale e scientifico del paese, Wuhan è passata tristemente alla cronaca come la città di origine e diffusione della pandemia di SARS-CoV-2.

Voltare pagina e guardare al futuro è stato difficile per tutti e la Cina non fa eccezione. La città di Wuhan è decisa a lasciarsi il passato alle spalle e ha le idee chiare su come affrontare le sfide legate allo sviluppo sostenibile. E infatti, proprio qui sta sorgendo una piccola città ecologica, grazie a un progetto di design bio-climatico che porta la firma di Cina e Francia. Approfondiamo…

Smart e green: ecco la nuova città cinese progettata da Aedas
Innovazione e sostenibilità in Malesia: alla scoperta di BiodiverCity

Wuhan: Sino-French Wuhan Ecological Demonstration City
Una volta completata, la Wuhan Ecological Demonstration City prevede di accogliere circa 200.000 abitanti (Foto: Lafayette Architecture)

Un “ponte verde” Pechino-Parigi: scienza, sviluppo sostenibile e natura

Era il 2014 quando Cina e Francia firmarono gli accordi per la realizzazione della “Sino-French Wuhan Ecological Demonstration City”, 39 chilometri quadrati nel distretto di Caidan, nella città di Wuhan. Una cooperazione non casuale: Wuhan è infatti la città cinese con la più alta concentrazione di investimenti francesi. 

L’obiettivo principale della “Sino-French Wuhan Ecological Demonstration City” è quello di creare un ambiente urbano che integri le pratiche ecologiche avanzate, la conservazione delle risorse e la sostenibilità ambientale.

Il sito su cui sorge la città è caratterizzato da aree naturali eccezionali, tra cui il fiume Han, gli stagni e i laghi a nord, e i laghi di Bailian e Houguan, insieme alla catena montuosa del monte Ma’an a sud.

L’obiettivo principale del progetto è quello di preservare e valorizzare questi spazi naturali, creando un quadro paesaggistico che supporti diverse funzioni e affronti sfide come la gestione delle acque, il rischio di alluvioni, il design urbano e la riduzione dell’effetto “isola di calore”

La “Wuhan Ecological Demonstration City” prevede di accogliere circa 200.000 abitanti e punta a diventare una “Valle della scienza e della tecnologia ambientale sino-francese”. Il progetto mira anche a sviluppare aree turistiche, sportive e ricreative per offrire opportunità di svago e di educazione ambientale.

Attraverso questa collaborazione internazionale, la speranza è quella di promuovere l’innovazione e la diffusione delle pratiche ecologiche in altre città cinesi, contribuendo così a uno sviluppo più sostenibile a livello nazionale.

Wood City di Helsinki: l’architettura del futuro passa dal legno 
“The Line”, città lineare saudita da 500 miliardi di dollari, si farà

Wuhan: città ecologica
Il concetto di città ecologica punta su edifici green, energia pulita ed economia circolare (Foto: Lafayette Architecture)

Città ecologiche: un nuovo e auspicabile paradigma urbano di sviluppo

Il progetto è stato messo a punto da un team tecnico composto da esperti cinesi e francesi. Nella fase di master planning, guidata dall’Istituto di Pianificazione e Progettazione di Wuhan (WPDI) e dallo studio francese AREP, sono stati coinvolti nella ricerca l’Università di Wuhan, EY, BURGEAP, l’Università Agricola di Huazhong, BIOTOP, l’Accademia Cinese delle Scienze, l’Istituto di Pianificazione dei Trasporti di Wuhan, IRIS, l’Istituto Generale di Progettazione e Ricerca Architettonica CITIC, TERAO e altre istituzioni.

Grazie all’esperienza e alle conoscenze dei migliori esperti dei due paesi, la nuova eco-città punta sull’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, sulle tecnologie green, sull’adozione di sistemi di trasporto a basse emissioni di carbonio e di edilizia sostenibile.

Via libera poi a progetti di economia circolare e utilizzo di nuove risorse energetiche e materiali, ispirandosi all’esperienza francese nel campo delle risorse rinnovabili e degli incentivi fiscali ecologici.

Un altro obiettivo fondamentale della città ecologica è lo sviluppo di un’industria manifatturiera avanzata e di servizi, che gradualmente daranno vita a un sistema industriale moderno e diversificato.

Sei settori, tra cui la ricerca scientifica per la protezione dell’ambiente, le comunicazioni informatiche, l’automotive, la bioedilizia, la salute e il turismo, costituiranno le industrie pilastro, integrate da un settore dei servizi a basse emissioni di CO2.

Reinventare per innovare: villaggio verticale ecologico a Montpellier
Natura e città, insieme: le idee e le innovazioni di Vincent Callebaut

Wuhan: COVID-19
Wuhan, città di origine e diffusione della pandemia di COVID-19, è pronta a lasciarsi il passato alle spalle (Foto: Unsplash)

Salvare l’ambiente, salvare le vite: città in cammino verso la sostenibilità

Non è un mistero che la Cina abbia vissuto, a partire dagli anni 2000, uno sviluppo economico senza paragoni, ed è questo senz’altro uno dei fattori che ha contribuito a portare il tasso di urbanizzazione del paese al 65 per cento. Tuttavia, questo sviluppo ha portato con sé diversi effetti collaterali: diseguaglianze sociali, aumento dei costi dell’energia, penuria di risorse idriche e soprattutto inquinamento atmosferico. 

La Cina, insieme agli Stati Uniti, si è guadagnata il triste primato per le emissioni di gas serra, e molte delle sue città più grandi sono costantemente avvolte da una densa nebbia di particolato, che costringe i cittadini a rimanere al chiuso per proteggersi dalle sostanze nocive nell’aria.

L’Organizzazione Mondiale per la Sanità stima che l’inquinamento in Cina sia responsabile di oltre due milioni di morti ogni anno. È quindi comprensibile che le autorità nazionali e locali stiano investendo attivamente in progetti volti a rendere le città più vivibili e sostenibili.

Promuovere la mobilità green per ridurre l’inquinamento atmosferico, incentivare l’uso di energia rinnovabile, scegliere pavimentazioni ecocompatibili e naturali come quelle firmate Terra Solida per mitigare gli effetti delle “isole di calore” urbane…Tutte queste azioni possono aiutare a migliorare la qualità della vita e il benessere della comunità.

Il progetto della città ecologica di Wuhan rappresenta un primo passo verso un ambiente urbano che valorizza e protegge le risorse naturali, promuovendo uno sviluppo armonioso tra l’uomo e la natura.

Ma il successo di tali iniziative dipenderà dall’impegno continuo nel perseguire pratiche sostenibili e nell’adattare costantemente le politiche e le tecnologie in risposta alle sfide ambientali emergenti.

Salute umana e biodiversità: è la Global City di Ho Chi Minh
Architettura sostenibile in Vietnam: il lungomare da sogno

Wuhan: inquinamento
Come molte città cinesi, Wuhan deve fare i conti con un pesante inquinamento atmosferico (Foto: Unsplash)