Diana Engetschwiler: “Più attenzione a Romandia, Ticino e PMI”

Nominata Vice Direttore di digitalswitzerland, la manager basilese svela il meglio di sé, del futuro della fondazione e della Digitaltag 2022

Diana Engetschwiler è il Vice Direttore Generale di digitalswitzerland
Diana Engetschwiler è il Vice Direttore Generale di digitalswitzerland

Diana Engetschwiler è il Vice Direttore Generale di digitalswitzerlandDiana Engetschwiler è Vice Direttore nonché responsabile della Divisione Business-to-Customer di digitalswitzerland, fondazione per la quale lavora ininterrottamente dal marzo 2019. Ha guidato una delle principali iniziative dell’organizzazione, nota come “Digital Days”, in Svizzera e a livello internazionale, un’attività che nel 2021 in patria e all’estero è durata sei settimane e ha consentito ai fruitori, ad esempio, di discutere appassionatamente di intelligenza artificiale, di imparare come proteggere i bambini “su” e “da” Internet o come creare un video per Tiktok completamente da soli, senza alcuna formazione precedente.

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È cresciuta a Riehen, nel Cantone di Basilea Città, e vive a Zurigo da un paio di lustri. Ha giocato a livello professionistico a Pallavolo per sette anni, complessivamente a partire dall’età di nove e sino a ventitré, arrivando ad essere selezionata per la squadra nazionale svizzera di Volley come “libero”, dimostrandosi particolarmente brava nella ricezione e nella difesa. Dopo essersi laureata in Scienze dello Sport presso la Universität Basel, nel 2020 ha conseguito un Master alla Harvard Business School.
In precedenza, Diana Engetschwiler aveva lavorato come direttore generale di un centro di riabilitazione sportiva, è stata alle dipendenze della FIFA per diversi anni, agendo all’interno del sancta santorum del calcio mondiale, e ha sempre ritenuto lo sport una straordinaria sorgente di lezioni di vita e di lavoro.
“Il mio atteggiamento nei confronti della vita è riassunto al meglio dal pensiero di Michal Jordan: ‘Il talento vince le partite, ma il lavoro di squadra e l’intelligenza dominano i campionati’…”.
“Estroversa per natura, accolgo sempre con favore il feedback diretto delle persone e uno spirito di squadra improntato all’onestà, intellettuale e no. Apprezzo le relazioni e lo scambio aperto di idee. Ed è anche per questo che creare nuovi concetti, elaborare idee inedite per il futuro, mi rinvigorisce…”.
In privato, la tonica ed elegantissima manager basilese tiene conferenze dal titolo “The Athlete’s Mindset in Business” e ha viaggiato in quaranta Paesi, per lo più in solitaria, con una particolare predilezione per l’America Latina e il Sud-Est asiatico.
In una recente intervista alla giornalista Lynn Scheurer del periodico “Schweizer Illustrierte”, prima di dialogare con la redazione di Innovando.News, si è raccontata a cuore aperto.

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“La quantità di sforzi determina il risultato. L’eccellenza richiede sempre un impegno del cento per cento. Solo e soltanto questo atteggiamento mi ha catapultato nell’agonismo sportivo di alto livello. Sono stata scelta per la squadra nazionale svizzera di Pallavolo e ho rappresentato il mio Paese all’Accademia Olimpica Internazionale, la IOA, in Grecia”.
E ancora: “Imparare il lato commerciale dello sport è stata una progressione naturale. Anche in questo caso sono stata selezionata per il programma di gestione sportiva numero uno al mondo. I miei studi mi hanno portato in molte e differenti Nazioni e lo sport mi ha aperto molte porte. L’adattamento a culture diverse e la continua acquisizione di competenze linguistiche mi hanno dato una mentalità globale”.

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La cerimonia di premiazione dei "Digital Economy Award" condotta da Diana Engetschwiler in occasione della "Giornata Digitale Svizzera" del 10 novembre 2021
La cerimonia di premiazione dei “Digital Economy Award” condotta da Diana Engetschwiler in occasione della “Giornata Digitale Svizzera” del 10 novembre 2021

I ben informati le attribuiscono il “vero merito” della proattività dell’iniziativa digitalswitzerland e del successo della “Giornata Digitale Svizzera”, che nel 2022 celebrerà la sesta edizione. Che cosa fa effettivamente Diana Engetschwiler? Qual è il suo contributo effettivo a queste attività e quali sono le ragioni principali della sua recente promozione a vice direttore generale?
“Il mio lavoro comporta molte diverse responsabilità. Un elemento chiave per creare il successo di digitalswitzerland e, di conseguenza, degli ‘Swiss Digital Days’ è la creazione di un team di lavoro altamente performante e intrinsecamente motivato. Questa è una delle parti preferite della mia professione. Sono fermamente convinta che, se un’équipe è motivata e ama lavorare sodo, i risultati saranno ottimi. Questi ultimi parlano da soli. In pochi anni, i nostri ‘Digital Days’ si sono già estesi a sette Paesi e hanno coinvolto centinaia di persone. In totale abbiamo offerto più di 700 corsi gratuiti al pubblico durante la pandemia. A proposito delle recenti problematiche del Coronavirus, un’altra parte fondamentale del mio lavoro è stata la gestione delle crisi. Quando il COVID ci ha colpiti, abbiamo avuto poco tempo per reagire. In soli cinque mesi siamo riusciti a spostare l’intero evento online. Ed è diventato un punto di riferimento per gli happening digitali in tutta Europa. Per quanto mi riguarda, ho assunto il ruolo di vice direttore generale per un semplice motivo: seguo il principio della crescita. Sono attratta dalle opportunità in cui sento un potenziale di evoluzione e di apprendimento. Dopo aver guidato gli ‘Swiss Digital Days’ per tre anni, ero pronta per una nuova sfida. In questo ruolo inedito le mie responsabilità si sono spostate dal portare avanti i progetti in prima persona all’allenare e permettere ai project leader di avere successo, il che è molto gratificante”.

Video, una “Giornata Digitale Svizzera” in quattro lingue

La sua ricomparsa su LinkedIn dopo un periodo di assenza è stata accolta dalla frase “Sono stata fortunata a staccare per un po’ per trovare nuove ispirazioni in tre continenti diversi. Ora sono tornata con nuove idee e ancora più energia”. Quali sono queste nuove intuizioni e cosa le ha dato la giusta ispirazione? Come ha trascorso le sue recenti vacanze all’estero?
“Viaggiare da sola mi aiuta a elaborare e riflettere sulle esperienze passate e a trovare un contrappeso alla mia vita quotidiana. Come ex atleta, credo che mantenere un sano equilibrio mentale e fisico sia fondamentale per garantire prestazioni elevate. Sono andata in India per un trattamento ayurvedico volto a ristabilire questo equilibrio. Poi mi sono recata in Messico, dove ho pescato nella seconda barriera corallina più grande del mondo e ho trascorso tre giorni nella giungla. Per quanto riguarda la capacità di intuizione, potrebbe sembrare un’attitudine semplice, ma credo che la maggior parte delle persone faccia fatica a impegnarsi per ‘fare ciò che ama fare e nient’altro’…”.

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Diana Engetschwiler è la nuova Deputy Managing Director di digitalswitzerland
Diana Engetschwiler è la nuova Deputy Managing Director di digitalswitzerland

Il suo ritorno sui social network è stato accompagnato dal saluto “Namasté”, che in India e in Nepal si usa sia per incontrarsi che per lasciarsi. Esiste una dimensione spirituale anche per un campione della digitalizzazione come lei? Quali sono i suoi interessi culturali e i suoi hobby più ludici, oltre all’attrazione per i processi di trasformazione digitale? In poche parole, “chi è” Diana Engetschwiler?
“Credo che, sebbene l’innovazione e la digitalizzazione portino grandi vantaggi alla nostra vita, profondamente ancorata alla modernità, di tanto in tanto dobbiamo reimparare a prenderne le distanze, ad esempio dai nostri telefoni cellulari. Conosco troppe persone che non potrebbero stare senza il loro smartphone nemmeno per un giorno. Non dobbiamo perdere il nostro legame con la natura: questo è uno dei motivi per cui viaggiare da soli è uno dei miei hobby. Non soltanto si entra in contatto con l’ambiente circostante a un livello diverso, ma anche con le persone. Uscire dalla propria zona di comfort può essere scoraggiante all’inizio. Tuttavia, apprezzo molto il fatto di uscire temporaneamente dal terreno delle mie abitudini e delle mie certezze perché è un modo per crescere…”.

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Quali sono le nuove sfide e gli obiettivi della fondazione digitalswitzerland per il futuro? E quali sviluppi possiamo aspettarci dalla prossima “Giornata Digitale Svizzera” da tutti i punti di vista?
“Quest’anno digitalswitzerland sta subendo alcuni cambiamenti. Abbiamo una nuova struttura e stiamo attuando una strategia raffinata e molto promettente. Ciò rappresenta di per sé una sfida, ma ci aiuterà a raggiungere i nostri obiettivi ancor meglio di prima. Questi obiettivi includono il rafforzamento della nostra presenza nelle diverse regioni della Svizzera, come la Romandia e il Ticino, e una maggiore attenzione alle PMI, le piccole e medie imprese. Abbiamo anche rivalutato le nostre priorità e concentrato gli sforzi del gruppo di lavoro su un numero minore di argomenti per generare un maggiore e miglior impatto del progetto: istruzione, mentalità pubblica, cybersecurity, e-health, e-sustainability e, infine, disponibilità e infrastruttura cloud”.

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L’hackaton femminile “HerHack”, organizzato il 6 e 7 novembre nell’ambito della “Giornata Digitale Svizzera”, è stato vinto dal Team Iconics, formato da Melanie Menge, Fiona Hediger, Yamina Siegrist, Maria Kliesch ed Elisabeth MacKenzie (Foto: Moritz Schmid)
L’hackaton femminile “HerHack”, organizzato il 6 e 7 novembre nell’ambito della “Giornata Digitale Svizzera”, è stato vinto dal Team Iconics, formato da Melanie Menge, Fiona Hediger, Yamina Siegrist, Maria Kliesch ed Elisabeth MacKenzie
(Foto: Moritz Schmid)

Quali sono le implicazioni internazionali di digitalswitzerland? Avete in programma iniziative in tal senso o un forte sostegno alla “esportazione” del vostro modello? Qual è il vostro rapporto con l’iniziativa digital-liechtenstein.li e con la “Digital Tag” di Vaduz?
“Siamo felici che digitalswitzerland abbia ispirato iniziative simili in vari Paesi: digitalpoland e digitalserbia sono soltanto due degli esempi. Molte nazioni hanno dato vita a loro volta alle ‘Giornate Digitali’. In questo momento la nostra priorità assoluta è però quella di concentrarci sulla Svizzera“.

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Qual è stato il più grande successo e quale il più grande errore commesso dal progetto digitalswitzerland nei suoi cinque anni di vita? E perché? Nel primo caso, come è stato effettivamente raggiunto? Nel secondo caso, come è stato puntualmente risolto?
“Per me, il più grande successo è quello di fare la nostra parte informando e sensibilizzando il pubblico sulla digitalizzazione. Lo facciamo istituendo i ‘Digital Days’ in tutta la Svizzera, offrendo oltre 700 corsi gratuiti alla popolazione, ospitando il più grande hackathon femminile d’Europa e molto altro ancora. Se dovessi scegliere un fallimento da raccontare, sarebbe stato quello di aver intrapreso un po’ troppi progetti in passato. Ma questo ‘errore’ ha integrato un processo necessario per aiutarci a valutare quali aree chiave fossero meritevoli di vedere concentrati i nostri sforzi in futuro”.

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La cerimonia di premiazione dei "Digital Economy Award" condotta da Diana Engetschwiler in occasione della "Giornata Digitale Svizzera" del 10 novembre 2021
La cerimonia di premiazione dei “Digital Economy Award” condotta da Diana Engetschwiler in occasione della “Giornata Digitale Svizzera” del 10 novembre 2021

Può dirci qualcosa sui contenuti della “Giornata Digitale Svizzera” e sulle attività di digitalswitzerland previste per il 2022 e oltre?
“In linea con il nostro obiettivo di rafforzare le diverse aree del Paese, le ‘Giornate Digitali Svizzere’ 2022 combineranno un focus regionale con una visione a livello nazionale elvetico. A tal fine, gli ‘Swiss Digital Days’ di quest’anno saranno itineranti in tutto il Paese per raggiungere un numero ancora maggiore di persone. Dal 5 settembre al 23 ottobre, in 15 località di 7 regioni, metteremo infatti in relazione la digitalizzazione con temi locali, che interessano molto la popolazione indigena. Inoltre, abbiamo creato diversi programmi che affrontano temi scottanti come la carenza di competenze e la necessità di soluzioni sostenibili: con l’HerHack, organizziamo il più grande hackathon femminile della Svizzera e coinvolgiamo le giovani professioniste e promuoviamo le donne nei settori STEM. I ‘NextGen Future Skills Labs’ offrono altresì alle classi scolastiche di ogni regione la possibilità di sperimentare da vicino la digitalizzazione in modo divertente e collaborativo, al fine di incoraggiare l’interesse dei bambini per le discipline scientifico-tecnologiche, come scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, aiutandoli perciò a individuare nuovi punti di forza e ad ampliare i loro orizzonti. Infine, il terzo evento di punta è la ‘Greentech Startup Battle’, che non soltanto promuoverà idee di progetti sostenibili che preservano e proteggono le risorse naturali, ma metteranno anche in contatto gli ecosistemi regionali delle startup e daranno il la a un dibattito a dimensione locale”.

Fotogallery, l’hackaton 2021 tutto femminile della Svizzera

La cerimonia di premiazione dei "Digital Economy Award" in occasione della "Giornata Digitale Svizzera" del 10 novembre 2021: colloquio fra l'organizzatrice Diana Engetschwiler e la Consigliera Federale Karin Keller-Sutter
La cerimonia di premiazione dei “Digital Economy Award” in occasione della “Giornata Digitale Svizzera” del 10 novembre 2021: colloquio fra l’organizzatrice Diana Engetschwiler e la Consigliera Federale Karin Keller-Sutter

Come vede il processo di trasformazione digitale in Svizzera in generale? In che cosa il Paese eccelle e in che cosa è carente? Quale sarebbe la prima misura che adotterebbe se fosse eletta in Consiglio Federale? E che cosa si aspetta dall’imminente introduzione del dossier elettronico del paziente (EPD)?
“In generale, la Svizzera è in una buona posizione. Siamo al sesto posto nella classifica mondiale della competitività digitale dell’IMD, l’International Institute for Management Development. Tuttavia, c’è ancora molto spazio per migliorare. Uno dei problemi principali è la crescente carenza di competenze. Entro il 2028, nel settore ICT svizzero mancheranno più di 35.000 talenti. Quindi, come ipotetico membro del Consiglio Federale, investirei nel futuro della forza lavoro. Ciò significa attirare i bambini e soprattutto le bambine a lavorare nell’ambito delle predette ICT, le Information and Communication Technologies, incoraggiando parimenti i cambiamenti di carriera più avanti negli anni. Inoltre, aumenterei gli investimenti nelle startup. Un recente studio condotto da docenti dell’Università di Harvard dimostra che, se i governi investissero nelle startup, anche gli investitori privati sarebbero più propensi a fare lo stesso. Un altro aspetto su cui mi concentrerei è la Cartella Informatizzata del Paziente, un progetto che coinvolge più soggetti interessati e che fa sì che le persone non debbano più raccontare tutta la loro storia di pazienti a un nuovo medico”.

Le sette prove cui sono state sottoposte le partecipanti di “herHack” il 6 e 7 novembre 2021

Come vede la risposta della popolazione svizzera ai processi di trasformazione digitale? Sta andando tutto secondo i piani? È soddisfatta o ci sono margini di miglioramento?
“La pandemia ha avuto un ruolo importante nel mostrare alle aziende e ai singoli il valore della digitalizzazione. Ciò ha portato a un cambiamento positivo nella mentalità di molte persone. Apprezzo anche il fatto che la popolazione svizzera sembra essere più consapevole dell’importanza della titolarità dei dati. Tuttavia, nel contesto dell’E-ID, è ancora necessario creare fiducia. Finora sembra che le persone preferiscano condividere i propri dati con le grandi aziende internazionali piuttosto che con le aziende elvetiche o con il Governo…”.

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L'inaugurazione della "Giornata Digitale Svizzera" 2021 con Diana Engetschwiler

La cerimonia di premiazione dei
La cerimonia di premiazione dei "Digital Economy Award" condotta da Diana Engetschwiler in occasione della "Giornata Digitale Svizzera" del 10 novembre 2021