La Green Chemistry al servizio delle imprese: il progetto in Italia

Ricerca scientifica e sostenibilità a misura di impresa: così è nata presso l'Università di Bari la libreria dei materiali ecosostenibili

Materiali ecosostenibili: ricerca e imprese insieme per la sostenibilità: il progetto a Bari
Inaugurata all'Università di Bari la libreria dei materiali sostenibili: tra i relatori della presentazione, il Direttore del Dipartimento di Fisica, Roberto Belotti, e il Direttore del Dipartimento di Chimica, Gerardo Palazzo (Foto: Forethinking / materialiecosostenibili)

La materioteca di Bari è la prima libreria dei materiali ecosostenibili che unisce materiali riciclati e nuove soluzioni provenienti dalla ricerca nel contesto della chimica verde: il progetto nasce da un’idea di Forethinking, acceleratore di ricerca e sviluppo in ambito di sostenibilità, in collaborazione con i dipartimenti di Fisica e Chimica dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, dove è fisicamente allestita la materioteca.

Una vera e propria cerniera tra due mondi, quello della ricerca scientifica e quello dell’impresa, che punta a ripensare i prodotti industriali a partire dai materiali, che saranno studiati e catalogati dai ricercatori dell’ateneo pugliese e messi a disposizione delle imprese.

L’inedita collaborazione tra pubblico e privato è stata appena avviata e ha già prodotto diversi studi pubblicati su riviste internazionali: le nuove scoperte vanno dai sistemi bio-ibridi per la produzione di energia elettrica alla formulazione di nuovi composti che possono sostituire i vecchi inquinanti.

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Materiali ecosostenibili: ricerca e imprese insieme per la sostenibilità: il progetto a Bari
Nasce a Bari la prima libreria dei materiali ecosostenibili alimentata dalla ricerca scientifica (Foto: Forethinking)

Bari, nasce la libreria dei materiali ecosostenibili

È stata infatti presentata il 5 giugno scorso nei locali del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bari: è la prima materioteca nel suo genere, e come spiega il direttore dipartimentale, Roberto Belotti, nasce per “essere un luogo nel quale osservare, toccare e sperimentare materiali nuovi con uno sguardo rivolto alla sostenibilità che è il grande tema del nostro millennio”.

Nato da un’idea di Forethinking, acceleratore per l’innovazione e la sostenibilità, il progetto è un esempio unico di partenariato tra pubblico e privato, che unisce le esperienze di università e imprese in un network operativo capace di pensare e realizzare nuovi prodotti, servizi e modelli di sviluppo realmente ecosostenibili.

La libreria di materiali per l’innovazione e la sostenibilità nasce con l’obiettivo di “passare dal virtuale al reale con strutture fisiche che possano essere visitate da studenti e imprese”, ha spiegato Belotti nel corso della cerimonia inaugurale.

Si tratta, insomma, di creare strumenti reali per la sostenibilità, troppo spesso relegata a concetto ideale fuori dal mondo delle applicazioni industriali e commerciali.

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Chimica verde per le imprese: il progetto in Italia
La materioteca di Bari nasce per essere “un luogo nel quale osservare, toccare e sperimentare materiali nuovi con uno sguardo rivolto alla sostenibilità” (Foto: Forethinking / materialiecosostenibili)

Pubblico e privato insieme per la sostenibilità

“L’unicità di questo progetto”, spiega il fondatore di Forethinking, Gennaro Durante, “è legata al fatto che la materioteca è la prima libreria in grado di proporre non solo materiali riciclati” e alternativi, come già fanno realtà affermate come Unboxing Carbon e Plastic Free.

Come spiega ancora Durante, la libreria Materialiecosostenibili “avrà la peculiarità di collezionare al suo interno materiali provenienti dalla green chemistry e quindi dalla ricerca”.

Non si tratta quindi soltanto di catalogare le possibili alternative alla plastica, ma di creare una reale connessione tra impresa e ricerca scientifica, anche attraverso la messa a sistema di un linguaggio comune che permetta a questi due mondi di comunicare in maniera più diretta, e che sappia intercettare le esigenze di due realtà che soltanto insieme possono dare vita a un processo virtuoso in ambito di sostenibilità.

Le aziende produttrici di materiali e prodotti sostenibili partecipano alle spese con un contributo in qualità di sponsor, ed entrano a far parte di un network pienamente operativo, che prevede tra le altre cose anche diverse possibilità per gli studenti, che possono svolgere stage e tirocini mirati presso le imprese del territorio.

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La libreria dei materiali ecosostenibili non è solo virtuale: l’Università di Bari è la sede fisica della materioteca, il luogo in cui toccare con mano i nuovi materiali (Foto: Forethinking / materialiecosostenibili)

Green chemistry e sostenibilità: il ruolo della ricerca

La materioteca di Bari, spiega il fondatore dell’incubatore Forethinking, è “l’unico caso in Italia di libreria di materiali ecosostenibili nata dalla collaborazione tra pubblico e privato”, una partnership strategica nata per favorire un processo di innovazione capace di coinvolgere direttamente le attività produttive e di servizio.

Ciò significa che, se da un lato le imprese potranno beneficiare dei nuovi materiali, dall’altro i ricercatori avranno la possibilità di orientare i propri sforzi verso quei prodotti che andranno davvero a sostituire le migliaia di inquinanti ancora oggi in uso in diversi settori produttivi, dall’edilizia al tessile.

Pensiamo agli adesivi, che da sempre rientrano tra i prodotti non classificabili in termini di Life Cycle Assessment: i ricercatori del Dipartimento di Chimica, in collaborazione con ILPA Adesivi di Bari, hanno sviluppato una formulazione innovativa biobased per il Benzoil perossido e il Succinil perossido, due agenti reticolanti usati in larga scala come indurenti per diversi tipi di resine.

Le applicazioni industriali di formulazioni del genere sono potenzialmente sconfinate: secondo un manuale didattico pubblicato nel 2006 dall’Associazione Italiana dei Produttori di Adesivi (AVISA), “i produttori di adesivi offrono oltre 250.000 prodotti differenti per le più svariate applicazioni e questi prodotti sono personalizzabili, potenzialmente per qualsiasi utilizzo”, dalla produzione di motori e componenti per l’industria aeronautica all’elettronica di consumo.

Il nuovo Succinil perossido è stato sviluppato partendo da scarti di lavorazione agricola (gusci di soia), e contiene una percentuale di “Contenuto di Carbonio Biobased” del 96,3 per cento: come si legge nella ricerca appena pubblicata sulla rivista internazionale Polymers, “la possibilità di usare scarti come i gusci della soia per produrre un iniziatore biobased è un’evidenza del fatto che i principi dell’economia circolare sono sempre applicabili, anche con composti chimici molto reattivi come i perossidi”.

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Libreria dei materiali: ricerca e imprese insieme per la sostenibilità
Non solo materiali biocompatibili e riciclati: la materioteca di Bari è la prima che includerà anche materiali innovativi provenienti dalla ricerca scientifica (Foto: Envato)

Come funziona la libreria dei materiali ecosostenibili

Parte integrante del progetto è il portale Materialiecosostenibili, suddiviso in tre sezioni principali che intendono rispondere a tre diverse esigenze delle imprese, cioè nuovi materiali, prodotti e ricerca.

Nella sezione materiali saranno inseriti tutti i materiali che vengono valutati come sostenibili secondo il metodo di classificazione sviluppato da Forethinking, che valuta sia la loro provenienza sia le caratteristiche relative al fine vita, distinguendo per esempio i materiali biocompatibili da quelli formalmente riciclabili, che però rendono il recupero energetico dannoso per l’ambiente.

La sezione prodotti conterrà una serie di prodotti sostenibili certificati, ovvero quelli che “rappresentano una soluzione ecosostenibile anche nella fase d’uso a valle del processo produttivo”, mentre nella sezione ricerca saranno pubblicate le nuove scoperte frutto della collaborazione tra i ricercatori dell’Università di Bari e le imprese.

Come ha ricordato il Direttore del Dipartimento di Chimica, Gerardo Palazzo, nel corso della cerimonia inaugurale, “vista la crescita della popolazione mondiale non è pensabile né restare fermi né tornare indietro, dobbiamo continuare a sviluppare tecnologie e materiali che ci permettano di progredire con un occhio di riguardo all’ambiente e al pianeta”.

Un obiettivo così ambizioso che può essere perseguito soltanto portando sotto lo stesso tetto teoria e pratica, ricerca mirata e applicazioni concrete, che insieme si fanno volano essenziale per lo sviluppo dei prodotti e dei materiali del futuro.

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