Mario Weißensteiner: “In Germania ancora alti livelli di burocrazia”

Lo stato dell’arte del settore green per il cofondatore e CEO della start-up berlinese Stromee, specializzata nella produzione di energia pulita

Germania: Mario Weißensteiner è cofondatore e co-CEO di Stromee
Mario Weißensteiner è cofondatore e co-CEO di Stromee

La transizione energetica segna una svolta decisiva verso un futuro più sostenibile in cui le energie rinnovabili come il solare, l’eolico e l’idrogeno assumono il ruolo principale nell’approvvigionamento energetico tedesco.
Questa trasformazione non è soltanto di importanza fondamentale per la protezione del clima, ma offre anche enormi opportunità di innovazione tecnologica, sviluppo economico e creazione di nuovi posti di lavoro.
In un’interessante conversazione con Mario Weißensteiner, cofondatore e CEO della start-up berlinese Stromee, specializzata nella produzione di energia pulita, vengono evidenziate le sfide e le opportunità della transizione energetica in Germania.
Grande esperto di energie rinnovabili, egli condivide anche il suo pensiero sugli sviluppi attuali, gli ostacoli e le prospettive nel campo dell’energia sostenibile.

 

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L’azienda Stromee è un fornitore di energia digitale del gruppo homee GmbH, la quale è a propria volta una joint venture paritaria in termini di proprietà (un terzo ciascuna) fra le società Energie Steiermark, Novaco Invest e Codeatelier.
Dal 2022, la startup energetica offre elettricità verde tramite un mercato digitale e gas di produzione green sul sito Web www.stromee.de.
L’obiettivo è quello di collegare direttamente i clienti con i produttori di energia elettrica regionali al fine di promuovere le energie rinnovabili e allo stesso tempo essere meno dipendenti dalle importazioni di elettricità dall’estero.
Con l’elettricità verde di stromee, i clienti riducono anche la propria impronta di CO₂: ogni chilowattora consente di risparmiare circa 366 g/kWh rispetto al mix elettrico nazionale.
Stromee, la quale ha attualmente più di 40 dipendenti, fornisce attualmente elettricità verde a oltre 100.000 clienti in tutto il Paese ed essa viene prodotta in impianti decentralizzati in Germania.
Ciò equivale alle emissioni di circa 21.250 veicoli di medie dimensioni con un chilometraggio medio di 15.000 km all’anno.

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Germania: Mario Weißensteiner è cofondatore e co-CEO di Stromee
Mario Weißensteiner è cofondatore e co-CEO di Stromee

Come valuta gli attuali progressi della Germania nella transizione energetica?
“A mio avviso, il mercato tedesco dell’energia sta subendo un profondo cambiamento, caratterizzato dalle sfide della crisi energetica e dalla forte concorrenza. Sono convinto che gli ultimi impulsi legislativi, come la legge per riavviare la digitalizzazione della transizione energetica e la legge sull’energia degli edifici, porteranno a una forte espansione delle pompe di calore, delle energie rinnovabili decentralizzate e delle innovazioni tecnologiche. Purtroppo, negli ultimi anni abbiamo perso molte opportunità. Il governo ha mancato decisioni importanti e non ha risolto problemi come gli alti livelli di burocrazia. Gli ostacoli all’espansione delle energie rinnovabili e delle reti e la mancanza di digitalizzazione in alcuni settori hanno limitato le opportunità di innovazione. Tuttavia, ritengo che la chiusura delle centrali nucleari e la crisi energetica che si è verificata abbiano rappresentato uno sviluppo positivo in termini di movimento del settore e di accettazione del tema da parte della società”.

Quali sono gli ostacoli particolari che si frappongono nella Repubblica Federale Tedesca alla realizzazione delle strategie di transizione energetica?
“La Germania è ancora fortemente dipendente dai combustibili fossili, soprattutto nei settori dei trasporti e dell’industria. La transizione verso le energie rinnovabili richiede un’espansione e una modernizzazione completa dell’infrastruttura energetica, compresa la rete elettrica. L’integrazione delle energie rinnovabili e le relative fluttuazioni nella produzione di elettricità pongono sfide che richiedono lo sviluppo di efficienti tecnologie di stoccaggio dell’energia. Ritengo che, per portare avanti la transizione energetica, siano necessari un accordo politico, un sostegno e investimenti a lungo termine, mentre le incertezze politiche possono ostacolare in modo significativo l’attuazione delle strategie”.

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Quali opportunità e sfide caratterizzano attualmente il mercato energetico globale?
“Nel mercato globale dell’energia, vedo la dipendenza da Paesi con ricche riserve di gas e petrolio e la relativa dipendenza dai prezzi e dai rischi geopolitici come una sfida importante. La fame di energia a livello globale, soprattutto nei Paesi emergenti, è enorme. Non esiste una strategia standardizzata e alcuni Paesi sono completamente impegnati sul fronte dell’energia nucleare. Tuttavia, ci sono grandi opportunità nell’espansione delle energie rinnovabili: la produzione di energia sta diventando infatti sempre più verde in tutto il mondo. La transizione verso le energie rinnovabili sta portando a un cambiamento del mercato energetico verso una maggiore decentralizzazione e flessibilità”.

In breve, quale è la sua idea di futuro, per la Germania e non soltanto?
“Questo cambiamento strutturale offre opportunità di innovazione e un nuovo modo di utilizzare l’energia per i consumatori. Il miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici, nei trasporti e nell’industria può ridurre i costi energetici e minimizzare l’impatto ambientale. A mio avviso, una delle sfide più grandi è il cambiamento climatico. Per raggiungere gli obiettivi climatici, sono necessarie misure ulteriori e più severe di quelle attuali”.

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Germania: Waldemar Wunder e Mario Weißensteiner sono co-CEO di Stromee
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Che importanza attribuisce alle tecnologie innovative, come l’idrogeno o le tecnologie di stoccaggio, nel contesto del futuro approvvigionamento energetico?
“L’idrogeno sta assumendo un ruolo sempre più importante come tecnologia chiave, in quanto offre energia versatile e pulita. I progressi nelle tecnologie di stoccaggio, in particolare le batterie, sono essenziali per l’utilizzo efficiente delle energie rinnovabili. Le tecnologie innovative contribuiscono anche alla stabilità della rete di distribuzione, bilanciando le fluttuazioni della produzione energetica. Ciò è particolarmente importante per la gestione dell’energia nelle pompe di calore e nella mobilità elettrica. Per accelerare l’uso delle tecnologie innovative, sono necessari investimenti in ricerca e sviluppo e sostegno politico. Sono importanti anche migliori capacità di previsione attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale e meccanismi di incentivazione che promuovano il risparmio energetico o lo spostamento del consumo in periodi di prezzi favorevoli dell’elettricità o in periodi non di punta”.

Come si possono conciliare crescita economica e produzione energetica sostenibile?
“Una componente importante è il calo dei costi delle energie rinnovabili, in particolare del fotovoltaico e dell’eolico. Questi ultimi sono diminuiti in modo significativo negli ultimi anni e ora sono ben al di sotto dei prezzi di mercato in borsa. A mio avviso, l’ideale sarebbe un collegamento più diretto tra la produzione e il consumo di energia sostenibile e decentralizzata. Questo legame consentirebbe di armonizzare parzialmente il consumo con la generazione fluttuante, creando una situazione vantaggiosa per l’ambiente e l’economia. Anche il repowering, ossia la sostituzione degli impianti più vecchi con sistemi più moderni ed efficienti, può essere un modo efficace per aumentare la resa e la redditività”.

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Quali altre misure promuovono l’interazione tra crescita economica e sostenibilità nel settore energetico?
“La crescita economica può essere raggiunta utilizzando le risorse in modo più efficiente, senza danneggiare l’ambiente. Gli investimenti mirati nelle energie rinnovabili non solo promuovono pratiche sostenibili, ma creano anche nuovi posti di lavoro e opportunità economiche. La promozione di tecnologie innovative, in particolare, consente lo sviluppo di nuovi mercati e rafforza la posizione delle aziende nel settore dell’energia sostenibile. Incentivi fiscali e sussidi possono ulteriormente motivare le aziende a passare alla produzione di energia sostenibile. È inoltre importante che le aziende integrino gli aspetti ambientali nella loro pianificazione strategica per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine. Le cooperazioni e i partenariati tra governi, aziende e società civile sono fondamentali per raggiungere la produzione di energia sostenibile su larga scala”.

Che cosa potrebbe motivare i fornitori di energia a sviluppare pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente?
“I fornitori di energia potrebbero essere incoraggiati a utilizzare energie rinnovabili e tecnologie efficienti dal punto di vista energetico attraverso incentivi finanziari come sussidi, agevolazioni fiscali o sovvenzioni. Inoltre, la crescente domanda di energia ecologica da parte dei consumatori potrebbe essere un forte fattore motivante. Ancora: si potrebbero introdurre quote per la quota di energia rinnovabile autoprodotta, con l’opzione di pagamenti compensativi in caso di mancato rispetto. Infine, rendere obbligatorie e promuovere soluzioni di ottimizzazione energetica nelle famiglie con grandi consumi potrebbe essere un passo importante per aumentare l’efficienza energetica e accelerare la transizione verso pratiche energetiche più sostenibili”.

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Quale ruolo potrebbero svolgere le città e i comuni tedeschi nel rendere il mercato dell’energia più sostenibile e adatto al futuro?
“Le città e i comuni, che spesso conoscono a fondo le esigenze dei cittadini e le condizioni locali, possono svolgere un ruolo cruciale in Germania nell’attuazione di iniziative energetiche sostenibili e nel raggiungimento degli obiettivi climatici. Possono fungere da modello e promuovere lo sviluppo di comunità energetiche locali per sostenere il decentramento della rete elettrica. Incentivando i cittadini a installare pannelli solari e altri progetti di generazione energetica decentrata, possono accelerare la trasformazione verso un mercato energetico più sostenibile”.

Come potrebbe essere un mercato dell’energia che contribuisce efficacemente al raggiungimento degli obiettivi climatici?
“Penso che un mercato dell’energia sostenibile dovrebbe concentrarsi fortemente sulla riduzione delle emissioni di gas serra, sulla promozione delle energie rinnovabili e sull’aumento dell’efficienza energetica. Ciò includerebbe una rete elettrica ampliata, l’utilizzo della rete del gas esistente per l’idrogeno o il biometano e l’implementazione di tecnologie innovative di stoccaggio dell’energia. Altrettanto importante sarebbe la promozione di misure di efficienza energetica in vari settori e un quadro giuridico che sostenga la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio”.

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Può delineare dei modelli di cooperazione costruttiva tra start-up e aziende consolidate nel mercato dell’energia?
“La collaborazione costruttiva potrebbe essere rafforzata attraverso partnership in cui le aziende consolidate beneficiano delle idee innovative delle start-up. Anche gli investimenti e i programmi di mentoring, gli incubatori e gli acceleratori e i progetti di ricerca congiunti potrebbero svolgere un ruolo decisivo. Le aziende consolidate dovrebbero sostenere le start-up nello scalare i loro prodotti, creando così una sinergia tra nuove idee e risorse consolidate”.

Guardando agli ultimi anni, quali insegnamenti pensa si possano trarre dalle esperienze di transizione energetica fatte finora e come queste potrebbero influenzare le strategie per il futuro?
“L’esperienza della transizione energetica ci ha insegnato l’importanza di una rete elettrica robusta e flessibile, la necessità di una politica di sovvenzioni stabile e a lungo termine per la sicurezza degli investimenti e il ruolo cruciale dei progressi nelle tecnologie di stoccaggio. La cooperazione internazionale è essenziale per affrontare efficacemente sfide globali come il cambiamento climatico. Questi risultati dovrebbero influenzare in modo significativo le strategie future”.

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