Paolo Lutti: “Innovare significa andare oltre le proprie certezze...”
L’imprenditore modenese ha condensato nel libro “Concentrati sul problema” appunti e considerazioni figli di una lunga esperienza sul campo
Quando un titolare d’impresa vuole condividere le idee che ha maturato nel corso della propria esperienza umana e professionale, che cosa fa?
Quando un imprenditore vuole stimolare e indurre alcune riflessioni presso chi è coinvolto nella gestione delle aziende, che cosa fa?
Scrive un libro e se lo pubblica.
Non si tratta di una persona famosa né di un “personaggio” che vuole proporsi come modello di riferimento. Cerca soltanto di spingerci a riflettere sulla nostra quotidianità, professionale e no.
L’autore del volume “Concentrati sul problema” è Paolo Lutti, un imprenditore nato a Pavullo nel Frignano, nella provincia italiana di Modena, nel 1978.
Dopo alcune esperienze sia come dipendente che come libero professionista, ha iniziato la propria attività in ambito immobiliare e nei servizi di consulenza.
Attualmente gestisce nove società operanti in tutta Italia.
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Come le è venuta l’idea di scrivere un libro?
“Una convalescenza e poi gli anni di COVID mi hanno costretto a riflettere sul passato e su alcuni incontri importanti della mia vita. Ho iniziato a mettere giù appunti e considerazioni che poi, rilette, riscritte e modificate mille volte, sono diventate un libro”.
“Concentrati sul problema” è una esortazione oppure un invito? L’accento fa la differenza..
“L’esortazione può essere rivolta solo a noi stessi, ma rimanere ‘concentràti sul problema’ è il solo e unico modo di trovare la soluzione migliore”.
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Introdurre un diverso metodo di lavoro, in particolare nelle piccole imprese, è già una grande innovazione. Secondo lei quanti imprenditori sono davvero pronti a cambiare registro, soprattutto in Italia?
“Essere in grado di innovare significa andare oltre le proprie certezze e mettersi costantemente in discussione, prima di tutto come persone e poi nei metodi e nelle strategie. Innovare significa pensare al futuro e scardinare giudizi e preconcetti, fattori limitanti per la crescita di ciascuno di noi, dei nostri business e dei nostri successi. Rispondo alla sua domanda dicendo che secondo me tutti gli imprenditori in estrema sintesi sanno di dover cambiare. Il problema è riuscirci”.
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Per superare vecchi metodi stratificati nel tempo è necessario avere aspettative?
“Certamente. Avere delle grandi aspettative vuol dire aver maturato consapevolezza e metodo, fattori senza i quali tali aspettative restano sogni e non si trasformano in realtà. Innovare è un percorso, non un atto fine a se stesso, ed in questo contesto soltanto la crescita personale ci mette nella condizione di sapere come, cosa e quando innovare”.
Concentrarsi sul successo delle nostre attività quotidiane è quindi il presupposto necessario per realizzare metodi di lavoro innovativi e più efficaci. È questo il messaggio che ha voluto dare?
“Esatto. Con il mio libro ho soltanto cercato di dare un punto di vista diverso, per essere di aiuto a chi vuole cambiare per migliorare”.
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L'imprenditore e scrittore Paolo Lutti intervistato dall'ufficio stampa del Modena Valley
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