RESKIN: l’innovativo progetto smart per l’edilizia green

Piattaforma multifunzionale per la riqualificazione energetica: così 21 istituti di ricerca puntano a rendere più "eco" gli immobili in UE

ReSkin: il team di lavoro
Il team di RESKIN: 21 istituti di ricerca da undici Paesi europei (Foto: Roberto Morelli/PoliMi)

Gli ultimi sviluppi in Europa parlano chiaro: la sostenibilità del settore residenziale sta diventando un tema cruciale per i paesi dell’Unione. L’ultima direttiva sulle ‘case green’ approvata dall’Europarlamento mira a raggiungere la neutralità climatica degli edifici entro il 2050, un obiettivo ambizioso che pone numerose sfide, ma anche parecchie opportunità, ai paesi membri.

Ma perché è così importante rendere le nostre case più green? Semplice: gli edifici dell’UE sono responsabili del 40 per cento del consumo energetico e del 36 per cento delle emissioni di gas serra, principalmente a causa dei processi di costruzione, utilizzo, ristrutturazione e demolizione. Per conciliare obiettivi climatici ed efficienza del settore, il Politecnico di Milano insieme ad altri 20 partner ha sviluppato un innovativo progetto: RESKIN. Vediamo di che cosa si tratta.

Perché adesso dobbiamo davvero parlare di case green
Taxi volanti: è la svolta green della mobilità urbana?
Da Milano a Monza la prima greenway metropolitana al mondo?

ReSkin: smart homes
Grazie alla tecnologia, innovazione e sostenibilità possono essere preziose alleate per un futuro più green (Foto: iStock)

Tecnologia ICT ed energia pulita per edifici più sostenibili

L’obiettivo di RESKIN (che sta per “Renewable and Environmental-Sustainable Kit for building Integration”) è quello di sviluppare un sistema integrato e multifunzionale, capace di trasformare un edificio esistente altamente “energivoro” in una struttura moderna, efficiente e sostenibile lungo tutto il ciclo di vita. 

Come? La soluzione offerta da RESKIN si basa sull’utilizzo di tecnologie ICT per il controllo e la gestione energetica, fonti energetiche rinnovabili, materiali e componenti sostenibili, riciclati e riciclabili e impianti ad alta efficienza come le pompe di calore e i ventilconvettori di nuova generazione.

Tutti questi elementi lavorano insieme come una vera e propria orchestra, un sistema completo ed efficiente per la riqualificazione energetica “smart” di edifici residenziali, commerciali e pubblici. 

Inoltre, la piattaforma cloud-based consente di controllare i vari sotto-sistemi, l’interazione con il contesto climatico e la rete elettrica nazionale e la comunicazione con tutti i soggetti coinvolti, compresi gli utenti finali, al fine di massimizzare le prestazioni energetiche complessive. Il sistema verrà installato e testato su quattro progetti pilota, tra cui uffici amministrativi pubblici in Italia, uffici amministrativi pubblici e un asilo in Bulgaria e diversi progetti di edilizia sociale in Francia e Spagna.

“Casa del Futuro”: in Germania l’edilizia è sempre più green
Smart e green: ecco la nuova città cinese progettata da Aedas
Nuova strategia svizzera per un uso sostenibile del sottosuolo

ReSkin: il concept
RESKIN è un sistema integrato che mira a trasformare edifici “energivori” in strutture efficienti e sostenibili (Foto: Polimi)

Verso un’Europa “a zero emissioni”, più verde ed efficiente

Dietro le quinte di RESKIN ci sono 21 partner da 11 Paesi dell’Unione Europea, con il Politecnico di Milano a fare da capofila. Con l’obiettivo di accelerare la transizione verso un’edilizia più sostenibile, RESKIN si prefigge di creare un kit di riqualificazione smart che possa dare una spinta decisiva al settore.

Ma facciamo un passo indietro. La normativa recentemente approvata in Europa, la Energy Performance of Buildings Directive (EPBD), prevede che entro il primo gennaio 2030 tutti gli immobili residenziali esistenti debbano raggiungere la classe energetica E, ed entro il 2033 la classe D, per arrivare infine a zero emissioni nel 2050. In sostanza, il Green Deal europeo, che mira a ridurre le emissioni nette di gas serra del 55 per cento entro il 2030, impone la riqualificazione di questi edifici al fine di renderli più efficienti. In paesi come l’Italia, questo si traduce nella ristrutturazione di oltre il 25 per cento degli immobili esistenti. 

A Dübendorf un edificio per la ricerca a prova di imprevisti
Italia nona al mondo per edilizia sostenibile, ma può fare di più
Grazie al verde urbano diminuiscono i crimini: studio in Sudafrica

RESKIN:
Gli immobili in Classe energetica A e B sono considerati “green” (Foto: iStock)

Niccolò Aste: “Raccolto il testimone dal suo predecessore HEART”

Ecco che entrano in gioco progetti innovativi, proprio come RESKIN, che in effetti è stato finanziato dall’UE nell’ambito del programma Horizon Europe per la ricerca e l’innovazione.

Niccolò Aste, Professore del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico e coordinatore di RESKIN, ha spiegato che “il progetto raccoglie il testimone dal suo predecessore HEART, che ha dimostrato la capacità di ridurre i consumi degli edifici esistenti fino al 90 per cento. Per RESKIN prevediamo prestazioni ancora migliori, con un’ulteriore ottimizzazione dei costi. Tutto ciò lo rende uno strumento eccellente ai fini delle strategie energetico-ambientali Comunitarie. Inoltre, la flessibilità del suo concept e l’adattabilità del suo design lo rendono particolarmente appropriato per un’applicazione su larga scala”.

Italia nona al mondo per edilizia sostenibile, ma può fare di più
Innovazione e sostenibilità in Malesia: alla scoperta di BiodiverCity
Così il Tibet pianta nuove foreste contro i cambiamenti climatici

ReSkin: energia rinnovabile
Le fonti di energia rinnovabile sono il requisito imprescindibile di un’edilizia più sostenibile

Energia e materiali green: la tecnologia alleata dell’ambiente

Se in passato la tecnologia è stata considerata nemica dell’ambiente, è chiaro che oggi la situazione è decisamente diversa. Da progetti complessi e sistemici come RESKIN alle smart homes che consentono di monitorare e controllare i consumi energetici in tempo reale, ottimizzando l’efficienza energetica e riducendo gli sprechi, la tecnologia può svolgere un ruolo fondamentale nel garantirci un futuro più sostenibile.

La gestione intelligente dell’energia è solo uno degli esempi di come la tecnologia possa svolgere un ruolo fondamentale nel contrastare i cambiamenti climatici e creare un futuro più sostenibile. Ma non è solo una questione di efficienza energetica: la scelta di materiali ecosostenibili per costruire case e infrastrutture è altrettanto importante. Un messaggio ben chiaro a Terra Solida, che da anni ha fatto di innovazione e sostenibilità il cuore del suo business.

Alla scelta di materiali ecologici e riciclabili si affianca un minuzioso studio di tecniche e materiali innovativi, con l’obiettivo di creare pavimentazioni e strade naturali altamente performanti che rispettano l’ambiente. Un esempio perfetto di come grazie all’impegno di scienziati, imprenditori e cittadini, la tecnologia possa contribuire in modo significativo alla protezione dell’ambiente e alla lotta contro i cambiamenti climatici. e di come innovazione e sostenibilità possano camminare fianco a fianco.

Wood City di Helsinki: l’architettura del futuro passa dal legno
Dubai smart city: in arrivo il bosco verticale di Stefano Boeri
Presto in Emilia la prima ceramica al mondo a idrogeno verde

RESKIN: la tecnologia per gli immobili green
Grazie alla tecnologia, innovazione e sostenibilità possono essere preziose alleate per un futuro più green (Foto: iStock)