La laguna di Stettino è il “Lago Minacciato dell’Anno” 2024

Il delta del fiume Oder, tra Polonia e Germania, è il bacino lacustre più in pericolo del mondo ed è un allarme che riguarda l’intero continente

Lago più minacciato dell'anno: la Laguna di Stettino
Il delta del fiume Oder, tra Polonia e Germania, è il bacino lacustre più minacciato del mondo (Foto: Florian Möllers/Rewilding Europe)

Il fiume Oder, che insieme al suo affluente Neiße segna un lungo tratto del confine tra la Germania e la Polonia, ha guadagnato una triste notorietà nell’agosto del 2022, quando si verificò uno degli eventi di mortalità di massa più impressionanti della storia d’Europa: soltanto dalla sezione polacca del fiume, vennero rimosse oltre 100 tonnellate di pesci morti.

Il disastro ambientale coinvolse pressoché l’intero corso del fiume, fermandosi appena prima del suo delta, che custodisce la preziosa Laguna di Stettino, là dove l’Oder incontra il Mar Baltico.

Oggi la Laguna di Stettino viene nominata “Fiume minacciato dell’anno”: è la prima volta che una zona umida europea riceve tali attenzioni nell’ambito dell’iniziativa di The Global Nature Fund e Living Lakes Network.

E come spiegano le associazioni, è urgente come non mai che tutti rivolgano la propria attenzione allo stato di questo bacino, una delle poche aree naturali ecologicamente incontaminate dell’Europa centrale e crocevia essenziale per la migrazione e la riproduzione di decine di specie.

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Oder: la foce del fiume tra Polonia e Germania è ancora in pericolo
L’isola di Wolin, in Polonia, e la Laguna di Stettino sullo sfondo: si tratta del bacino d’acqua dolce più minacciato del mondo (Foto: Krzysztof Ziarnek/Kenraiz/Wikipedia)

Una perla della biodiversità circondata da un ambiente ostile

The Global Nature Fund e Living Lake Network hanno eletto la Laguna di Stettino, nel delta dell’Oder, il “Lago minacciato dell’anno”. La nomination arriva, come ormai di consueto, in occasione del “World Wetlands Day”, che ogni 2 febbraio celebra la storica firma della Convenzione Internazionale di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale (1971), ancora oggi l’unico trattato internazionale ad occuparsi di questi cruciali ecosistemi.

L’iniziativa “Lago minacciato dell’anno”, che l’anno scorso aveva puntato i riflettori sul Lago Titicaca, tra Perù e Bolivia, elegge per la prima volta un bacino europeo come la zona umida più a rischio dell’intero pianeta.

La drammatica moria di pesci avvenuta nell’estate del 2022 lungo tutto il corso del fiume Oder, oggi riconosciuta come uno dei più gravi disastri ambientali avvenuti in Europa, ha evidenziato in maniera violenta un problema che esiste da anni, e che non può più essere ignorato.

La Laguna di Stettino, con la sua preziosa biodiversità, si trova alla foce di un fiume che attraversa un’area estremamente industrializzata, in cui convivono il più grande impianto di coke d’Europa, enormi stabilimenti chimici, una fiorente industria tessile, miniere di carbone e fabbriche che lavorano il rame (estratto nella vicina Lublino). Un ambiente ostile che esercita una pressione ormai insostenibile sull’ecosistema lagunare.

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Il delta del fiume Oder nei pressi di Stettino
La Laguna di Stettino vista dall’alto: lungo il corso del fiume Oder si trovano alcune delle industrie più inquinanti d’Europa (Foto: Ra Boe/Wikipedia)

La Laguna di Stettino è il lago minacciato dell’anno in corso

La grave situazione dell’Oder, e della Laguna di Stettino, è nota da anni: già nel 2012 gli scienziati stimavano che l’Oder avesse trasportato nel Baltico oltre 100 tonnellate di metalli pesanti. Nell’ultimo decennio, però, il traffico marittimo della zona è aumentato notevolmente, aggiungendo un ulteriore fattore di pressione a gravare su un ecosistema che si trova ormai da anni in balia delle peggiori forme di inquinamento possibili.

La scelta di The Global Nature Fund e Living Lake Network vuole attirare l’attenzione sulla vulnerabilità di questo ecosistema unico nel cuore d’Europa. Come ha spiegato il dottor Thomas Schaefer, responsabile dell’Unità di Conservazione della natura e vita dei laghi della GNF, “il delta dell’Oder, con la laguna di Stettino al centro, è tra i pochi esempi di quello che rimane della natura selvaggia incontaminata in Europa. Il fiume Oder è uno degli ultimi fiumi d’Europa che segue le dinamiche naturali in un letto quasi inalterato”.

La catastrofe dell’estate 2022, che ha avuto un impatto incalcolabile sulla biodiversità e sull’intero sistema delle zone umide, mostra la vulnerabilità delle nostre perle naturali in un ambiente avverso”, ha affermato il naturalista, “ciò non deve ripetersi, né nel delta dell’Oder né altrove”.

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Il delta dell'Oder è in pericolo
La Laguna di Stettino è un habitat cruciale per molte specie, ed è una delle poche aree naturali ecologicamente incontaminate dell’Europa centrale (Foto: Tomasz Przywecki/Wikipedia)

La situazione dell’Oder riguarda l’intero vecchio continente

L’ultimo tratto del fiume Oder è rappresentativo dello stato ecologico dei corpi idrici in Europa: secondo la Direttiva Quadro sulle Acque dell’UE (WFD), in vigore dal 2000, i bacini europei avrebbero dovuto raggiungere un “buono stato ecologico” entro il 2015. Ma ad oggi, spiegano le associazioni, nonostante manchino appena quattro anni alla scadenza del 31 dicembre 2027, nessuno degli Stati membri ha raggiunto gli obiettivi prefissati dalla WFD.

La scelta di nominare “Lago minacciato dell’anno” un bacino nel cuore del continente vuole attirare l’attenzione sull’urgente necessità di agire a tutela delle acque interne europee, chiedendo la tempestiva attuazione della Direttiva WFD e implementando strumenti a protezione delle aree più a rischio e politiche per il loro ripristino ecologico.

Nel caso della Laguna di Stettino, spiegano le associazioni, è necessaria un’azione immediata congiunta da parte di Germania e Polonia: per tutelare questo prezioso habitat occorre fare tutto il possibile per fermare l’attuale sovraccarico degli ecosistemi acquatici e consentire la rigenerazione di quelli vulnerabili.

Un passo importante verso la solida protezione e lo sviluppo del delta dell’Oder a lungo termine”, spiegano da Living Lakes Network, “è la strategia transfrontaliera a lungo attesa tra Germania e Polonia per la rigenerazione naturale della laguna di Stettino”.

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Il lago più minacciato dell'anno è in Europa
Vista sulla Laguna di Stettino da un punto panoramico dell’Isola di Wolin, sul versante polacco del bacino (Foto: Fridolin freudenfett e Peter Kuley/Wikipedia )

Come salvare ora la Laguna di Stettino (e non soltanto)

L’azione congiunta dei due Paesi che si affacciano sulle sponde dell’Oder è fondamentale per rivitalizzare la Laguna come habitat importante per pesci migratori come lo storione e il coregone, ma anche in quanto biotopo di transizione e habitat per specie protette dalla Direttiva Habitat dell’UE.

Le zone di pesca vietate e un piano d’azione per lo storione per Germania e Polonia devono accompagnare le attività volte a ripristinare gli stock ittici di specie importanti come il salmone atlantico, lo storione baltico e l’anguilla”, si legge in una nota di Living Lakes Network.

Un’altra misura importante consiste nel rafforzamento della ritenzione idrica naturale nella pianura alluvionale e nel ripristino delle pianure alluvionali con foreste e torbiere su larga scala.

E non ci si può fermare alla martoriata foce dell’Oder: negli ultimi 300 anni, secondo i dati dell’UNEP, abbiamo perso l’87 per cento delle zone umide del mondo. In un contesto in cui la biodiversità è più minacciata che mai, le specie degli ecosistemi di acqua dolce soffrono più delle altre, e stanno scomparendo a un ritmo allarmante.

Agire subito a tutela dei laghi è più che mai necessario anche per mitigare il cambiamento climatico: gli ecosistemi di acqua dolce infatti sono importanti serbatoi di carbonio. Secondo l’UNEP, ne immagazzinano più di qualsiasi altro ecosistema, con le sole torbiere che immagazzinano il doppio di tutte le foreste del mondo.

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Il lago più minacciato del 2024 è la Laguna di Stettino
La Laguna di Stettino è il bacino d'acqua dolce più minacciato del pianeta: dopo il disastro del 2022, è più che mai urgente agire (Foto: Tomasz Przywecki/Wikipedia)