Una dieta personalizzata e innovativa: come dimagrire mangiando

È arduo costruire un regime alimentare sano e su misura, ma vi sono alimenti utili a tornare in forma e da conoscere per nutrirsi al meglio

Dieta personalizzata: un elemento chiave è il calcolo del consumo energetico totale e giornaliero
Un elemento chiave è il calcolo del consumo energetico totale e giornaliero

Dimagrire mangiando è possibile grazie a una dieta personalizzata e scegliendo gli alimenti giusti.
Costruire un regime alimentare che sia su misura e sano non è semplice, per questo molte persone si rivolgono al nutrizionista per trovare una soluzione.
Spesso infatti non si possiedono le conoscenze giuste per abbinare i cibi e le basi per seguire un’alimentazione sana e che aiuti a perdere peso nel modo esatto.
Il segreto sta proprio nel portare a tavola degli alimenti che consentono di dimagrire mangiando: in questo modo si potrà raggiungere la forma ideale senza sacrifici o tagli drastici che rischiano unicamente di guastare l’umore e mettere a repentaglio la salute.
Senza contare l’odiato effetto yo-yo (dimagrire-ingrassare-dimagrire) che è sempre dietro l’angolo quando non si segue una dieta personalizzata.

Dermatite: rimedi e prevenzione secondo un approccio innovativo
Perché lo zucchero è diventato il peggior nemico dell’uomo?
Tiroidite e Gozzo: così nella Bergamasca ci si ammala di più
Tutto quello che non si conosce sull’allergia al Nichel…

Dieta personalizzata: la scelta degli alimenti è fondamentale per dimagrire e mantenersi in salute
La scelta degli alimenti è fondamentale per dimagrire e mantenersi in salute

Come poter seguire bene una dieta personalizzata

La strada giusta per dimagrire dunque è quella di seguire una dieta personalizzata.
Una scelta che permette di perdere peso in modo duraturo e sostenibile.
D’altronde i parametri da prendere in considerazione per dimagrire sono tanti e, cosa più importante, non sono uguali per tutti.
Rivolgersi a un professionista resta dunque la soluzione migliore per impostare un regime alimentare che tenga conto delle abitudini alimentari, dello stile di vita e delle preferenze individuali.
Cosa serve per creare una dieta personalizzata? Un elemento chiave è studiare e comprendere il sistema immunitario del singolo individuo.
Analizzare lo stato di salute dell’intestino, ad esempio, è di primaria importanza.
Andranno dunque valutati due decisivi aspetti:
• Il sistema immunitario – Attraverso un’alimentazione personalizzata, basata sulla scelta degli alimenti e delle combinazioni corrette, si possono risolvere molte patologie infiammatorie come il sovrappeso e l’obesità.
• Scegliere le lectine giuste – In alcuni alimenti sono contenute particolari proteine, chiamate lectine e che non vanno confuse con le lecitine. Le lecitine sono infatti una miscela di fosfolipidi contenuta soprattutto nella soia e nel tuorlo d’uovo con proprietà emulsionanti. Ogni persona può essere intollerante nei confronti di alcune lectine tramite delle reazioni immunitarie. I peptidi sono invece le molecole proteiche che compongono le lectine. Una volta introdotti nell’organismo tramite gli alimenti, sono in grado di interagire con gli antigeni dei globuli rossi, agglutinandoli fra di loro. Questo processo è il primario segnale di un’infiammazione in corso. Assumere tramite la dieta le lectine non adatte al proprio sistema immunitario equivale a ricevere un piccolo attacco dall’esterno. Considerando circa tre pasti al giorno, questo comporta un grande lavoro per il sistema immunitario.
Una volta stabilita la risposta del sistema immunitario, considerate le lectine e lo stile di vita, sarà fondamentale individuare qual è l’obiettivo della dieta personalizzata.
Solo in questo modo si potranno scegliere gli alimenti perfetti.

Perché l’Otite la fa così da padrone nel periodo di Natale?
Problemi di pressione? Tutti li abbiamo, ma poche regole…
Che cos’è la Sindrome Metabolica? E come si può prevenire?
La pizza è realmente un cibo salutare? Un innovativo… controcanto

Dieta personalizzata: dimagrire mangiando è possibile grazie a una dieta personalizzata e salutare
Dimagrire mangiando è possibile grazie a una dieta personalizzata e salutare

Perché è facile ingrassare, mentre è difficile dimagrire?

Perché è facile ingrassare, ma difficile dimagrire? Le cause principali sono due: una scorretta combinazione degli alimenti; un eccesso di zuccheri nella dieta.
Per perdere peso dunque è necessario iniziare a comprendere le proprie abitudini alimentari.
Nella nostra esperienza abbiamo notato ben 3 tipologie principali di errori: un eccessivo consumo di zuccheri; la mancanza di conoscenza delle corrette combinazioni alimentari; l’assenza di pianificazione su cosa mangiare settimanalmente.
Lo zucchero è l’alimento maggiormente ricercato dall’uomo, questo perché è difficile trovarlo in natura. Gli alimenti che contengono zuccheri sono cereali, pseudocereali, legumi, frutta, semi oleosi e verdura. La principale fonte di carboidrati in natura è proprio la verdura.
Il corpo è progettato per riuscire a trasformare gli amminoacidi che si trovano nelle proteine e grassi animali in glucosio, ossia lo zucchero puro.
Questo meccanismo è consentito dal fegato tramite un processo chiamato “neoglucogenesi”, ossia “la nascita del nuovo glucosio”.
Noi esseri umani ci siamo evoluti scegliendo sempre la strada più facile. Il cervello dell’essere umano consuma mediamente il 70 per cento di glucosio a disposizione.
Per questo ci troviamo davanti a un grosso problema.
Il glucosio in natura non esiste, motivo per il quale il corpo deve autoprodurlo.
Trasformare un grasso in zucchero richiede tanto lavoro, mentre trasformare uno zucchero in un altro zucchero è più semplice.
Vista la pigrizia primordiale del nostro organismo, è molto più facile richiedere zuccheri attraverso lo stimolo della fame o delle “voglie” quando il cervello individua una carenza di zuccheri, piuttosto che mandare lo stimolo al fegato per autoprodurseli.
Il meccanismo è nato ben 70 anni fa, quando non vi era tutta la disponibilità alimentare dei giorni d’oggi.
All’epoca l’80 per cento della popolazione produceva cibo e il restante 20 per cento lo consumava.
Tutti noi abbiamo un nonno o zio che aveva orto, galline o conigli.
Adesso quasi nessuno di noi possiede queste preziose fonti di sostentamento.

Come comprendere e gestire meglio i nostri attacchi di fame
Tutto ciò che di “innovativo” c’è da sapere sulla Vitamina D
Perché la dieta mediterranea non è quella che… conosciamo
Che cosa mangiare dopo i trent’anni di età per perdere peso?

Dieta personalizzata: le quantità di burro, latte, pancetta, strutto, zucchero, formaggio, tè e marmellata consumate da due persone a settimana in Gran Bretagna durante la Seconda Guerra Mondiale in virtù del razionamento
Le quantità di burro, latte, pancetta, strutto, zucchero, formaggio, tè e marmellata consumate da due persone a settimana in Gran Bretagna durante la Seconda Guerra Mondiale in virtù del razionamento

Un’inversione di tendenza già alla fine dell’ultima guerra

Con la fine dell’ultima guerra mondiale si è invertita la tendenza, con l’80 per cento circa della popolazione che consuma cibo.
Dunque l’alimento più disponibile sono i cereali, estremamente ricchi di zuccheri.
Se si analizza a fondo la dieta quotidiana di una persona obesa, si noterà che presenta un largo consumo di cereali, amidi, frutta e dolci.
Poiché lo zucchero è un alimento prezioso per il corpo umano, se c’è un eccesso nella dieta il corpo non lo scarterà mai; al contrario, lo trasformerà in grasso per poterlo trasformare di nuovo in zucchero nei periodi di carestia.
Le corrette combinazioni alimentari dunque si basano sulla necessità di non combinare due tipologie di zuccheri tra di loro, ad esempio cereali e frutta.
Pane e marmellata? Si tratta di una tra le combinazioni peggiori.
Questo perché l’amido contenuto nel cereale e il fruttosio della frutta andranno a creare una fermentazione intestinale con un eccessivo introito di zuccheri e un conseguente picco glicemico.
Sarà dunque rilasciata un’ingente quantità di insulina per abbassare il carico glicemico. Inoltre, gli zuccheri che non verranno scartati o utilizzati saranno trasformati in grasso.
Chi non ha l’abitudine di prepararsi un menù settimanale, dovrà dunque acquisire una consapevolezza riguardo ciò che mangia, per fare una spesa adeguata e non rischiare di andare a consumare troppo zucchero, rendendo la dieta sbilanciata.
Fra i fattori importanti del nostro metodo c’è proprio quello di insegnare al paziente come preparare un menù in autonomia.

Come può perdere peso chi svolge un lavoro sedentario?
Dieta senza glutine: è realmente un’alimentazione più sana?
Perché la dieta mediterranea non è quella che… conosciamo
Arricchire il microbiota intestinale grazie ai carboidrati

Dieta personalizzata: le verdure crocifere possiedono dei nutrienti essenziali che permettono di aumentare il metabolismo
Le verdure crocifere possiedono dei nutrienti essenziali che permettono di aumentare il metabolismo

Come dimagrire mangiando con la dieta personalizzata

Come si costruisce una dieta personalizzata? Per prima cosa imparando a conoscere e riconoscere gli alimenti e il modo in cui agiscono sull’organismo.
Alcuni cibi infatti sono noti per la loro capacità di aumentare il senso di sazietà, portando il corpo e nello specifico l’intestino a lavorare correttamente.
Le fibre, ad esempio, non vengono assimilate dall’intestino, saranno i batteri del microbiota a cibarsene permettendo la corretta fluidificazione fecale e la possibilità di posticipare in questo modo il senso di fame.
Frutta e verdura ricche di acqua agiscono allo stesso modo, mentre i cibi altamente proteici, come carne e pesce, servono ad una corretta composizione delle feci.
I pasti non vanno mai saltati, così come la colazione.
Gli spuntini sono un indicatore del fatto che il pasto precedente è risultato insufficiente, e i nutrizionisti consigliano di aumentare le quantità del pasto principale per non provare il senso di fame tra un pasto e quello successivo.
Da bandire gli zuccheri semplici che potrebbero alzare il tasso glicemico, provocando un accumulo di grassi.
I cibi “bruciagrassi”, di cui si sente parlare spesso, aiutano ad attivare l’intestino facendo funzionare correttamente il sistema immunitario.
Contengono pochi grassi e alzano il senso di sazietà, dunque aiutano a dimagrire… mangiando!
Accanto ad essi troviamo gli alimenti termogenici che, per essere assorbiti, hanno bisogno di un alto dispendio di energie.

Psoriasi: cause, sintomi, cure e trattamenti in un’ottica innovativa
I benefici della frutta secca per abbassare il colesterolo
Il Cardias: che cos’è e a cosa serve in un approccio innovativo
Alimentarsi in gravidanza con un’innovativa dieta “a trimestri”

Dieta personalizzata: le lenticchie sono ricche di fibre, proteine e ferro e sono un cibo adatto un po' a tutti
Le lenticchie sono ricche di fibre, proteine e ferro e sono un cibo adatto un po’ a tutti

Gli alimenti per dimagrire mangiando sono fondamentali

La scelta degli alimenti, per chi vuole dimagrire mangiando, è fondamentale. Permette infatti di seguire una dieta personalizzata e bilanciata, perdendo peso in modo sano ed efficace.
Si tratta di cibi ricchi di sostanze nutritive, che aumentano il senso di sazietà e accelerando il metabolismo.
Non soltanto: se combinati nel modo giusto rendono i pasti soddisfacenti e gustosi, consentendo di perdere peso mangiando.

Verdure crocifere

Ad esempio, le verdure crocifere, come cavoli, cavolini di Bruxelles, broccoli o cavolfiori possiedono dei nutrienti essenziali che permettono di aumentare il metabolismo, ossia vitamine del Gruppo B, vitamina C e calcio. Questi ortaggi possiedono inoltre un nutriente denominato sulforafano, che permette di disintossicare l’organismo, eliminando le tossine in eccesso. La combinazione di fibre e alto contenuto d’acqua, infine, accresce la capacità di bruciare grassi.

Peperoncino

Troviamo cibi piccanti che contengono delle sostanze chimiche naturali che permettono di accendere il metabolismo grazie all’azione del peperoncino. La capsaicina bioattiva aiuta l’organismo a bruciare maggiormente gli zuccheri.

Carni magre

Se digerisce proteine, il corpo tende a lavorare di più. Pollo e tacchino sono carni magre, ottime per una dieta personalizzata. Per digerirle infatti l’organismo ha necessità di più energia, inoltre le proteine permettono di preservare al meglio la massa grassa e di mantenere al culmine il metabolismo.

Avena

L’avena, senza glutine, è particolarmente sana, perfetto per fornire vitamine, minerali e fibre. Si presta ad accompagnare la colazione, prevenendo possibili picchi di zucchero e mantenendo bassi i livelli dell’insulina. Non vanno infine trascurate le fibre: per scomporle l’organismo brucia ulteriori zuccheri.

Ananas

L’ananas, come numerosi frutti tropicali, apporta un alto quantitativo di vitamine (B e C) e sali minerali (rame e magnesio). Migliora la digestione, ha un effetto diuretico e porta a un rapidissimo esaurimento dei grassi.

Cetrioli

Freschi e perfetti per tante ricette, i cetrioli sono dei potentissimi “brucia grassi”. L’abbinamento perfetto? Con i cibi proteici come carne e pesce.

Asparagi

Ideali per fare il pieno di vitamina B, gli asparagi sono un toccasana per metabolismo; inoltre, contengono moltissime fibre che sono l’ideale per amplificare il senso di sazietà.

Aglio

Consigliato per rafforzare il sistema immunitario, l’aglio svolge un’azione riducente nei confronti delle molecole di grassi.

Broccoli

Consumati cotti oppure crudi, i broccoli sono una fonte di sali minerali e fibre, perfetti per dare una sferzata di energia al metabolismo.

Mandorle

Fibre, acidi grassi e proteine rendono le mandorle ottime per dimagrire mangiando. Fanno sentire sazi velocemente e attivano il metabolismo.

Zenzero

Ideale da bere sotto forma di infuso, lo zenzero è un perfetto digestivo. Aumenta la temperatura corporea e consente di bruciare grassi.

Spinaci

Da mangiare in insalata oppure cotti, gli spinaci hanno tantissime proprietà benefiche. Inseriti in una dieta personalizzata aiutano a regolare il livello di zuccheri grazie a fibre, vitamine, ferro, potassio e antiossidanti.

Pesce

Salmone, aringhe e tonno sono considerati pesci alleati della dieta. Nella loro carne si trovano EPA e DHA, forme di Omega 3 che permettono di aumentare il colesterolo HDL (ossia quello buono), ridurre le infiammazioni e preservare il funzionamento del cervello.

Cannella

Aggiunta nel caffè oppure spolverata su una mela, la cannella rallenta l’assorbimento del glucosio, supportando in questo modo la perdita di peso. Il bello di questa spezia è che non solo aumenta il metabolismo, ma aiuta anche a frenare la fame, bilanciando la glicemia.

Lenticchie

Per avviare la combustione di zuccheri, l’organismo ha bisogno di ferro. Questo nutriente essenziale aumenta energia e metabolismo, facilitando l’afflusso di ossigeno nel corpo. Le lenticchie sono fra i migliori alimenti dal punto di vista della qualità di nutrienti. Sono altresì ricche di fibre, proteine e ferro.

Patate dolci

Buonissime e ricche di vitamina B, si possono preparare in tantissimi modi e stimolano il metabolismo.

Frutti di bosco

Coloratissimi e gustosi, i frutti di bosco sono ottimi antiossidanti naturali e sono utili per regolare il livello dell’insulina nel sangue.

Perché lo zucchero è diventato il peggior nemico dell’uomo?
Che cos’è la Sindrome Metabolica? E come si può prevenire?
Latte, vitamina D ed osteoporosi: qual è il legame occulto?
Depressione e alimentazione: qual è il nesso inestricabile?

Dieta personalizzata: la dieta personalizzata e innovativa è l'obiettivo della scienza della nutrizione
La dieta personalizzata e innovativa è l'obiettivo della scienza della nutrizione