Innovation Park: nel deserto una futura città formato Blockchain

67mila acri di terreno acquistati per 170 milioni di dollari: qui nascerà la metropoli innovativa del magnate delle criptovalute Jeffrey Berns

Innovation Park: nuova suggestion urbana analoga alla “Città del Sole” di Tommaso Campanella o a “Utopìa” di Thomas More?
Innovation Park è una nuova suggestion urbana analoga alla “Città del Sole” di Tommaso Campanella o a “Utopìa” di Thomas More?

Si chiama Jeffrey Berns. E’ un grosso imprenditore, magnate della Blockchain e delle criptovalute. Quando parliamo di tecnologie di registro distribuito e di valute digitali, tracciamo il profilo di un mondo al giorno d’oggi ancora parallelo, ma prossimo a rivestire un ruolo di assoluto protagonista.

Fra 10 anni, anche se non ne abbiamo ancora la certezza matematica, questo mondo parallelo prenderà le redini e governerà le nostre vite.

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Innovation Park: Jeffrey Berns è Chief Executive Officer di Blockchains LLC
Jeffrey Berns è Chief Executive Officer di Blockchains LLC ed è il visionario americano intenzionato a lanciare Innovation Park nel deserto del Nevada (Foto: Jason Bean/Reno Gazette Journal)

Innovation Park: chi è davvero Jeffrey Berns?

Jeffrey Berns è il proprietario e CEO di un’azienda operante proprio in questo settore. Si chiama Blockchains LLC e si trova nello Stato del Nevada (USA), vicino la città di Reno.

L’esperienza e la competenza, maturata da 15 anni a questa parte, gli hanno offerto la possibilità di fare uno dei più grossi investimenti che si possano immaginare.

Circa 67mila acri di terreno, nel cuore del deserto del Nevada, sono stati acquistati dall’imprenditore americano per un investimento che si è aggirato attorno ai 170 milioni di dollari. Grazie a questo acquisto, l’uomo d’affari statunitense lancia la sua personale e ambiziosa sfida: costruire una città evoluta, altamente tecnologica, capace di fare economia e vivere solo con la Blockchain e l’uso delle crypto.

Per Blockchain, termine presente nel vocabolario digitale da un po’ di anni, si intende una catena di blocchi che, operando insieme, permettono il corretto funzionamento e la massima trasparenza di alcune operazioni importanti, in primis le transazioni fatte con le criptovalute fino all’erogazioni di altri servizi digitali.

All’inizio il mondo Blockchain era legato, in primis e soprattutto, alle criptovalute, venute alla luce la prima volta 15 anni fa, con la nascita del Bitcoin. Successivamente, questo settore ha conosciuto la sua espansione a tal punto che, oggi, dobbiamo parlare anche di Metaverso ed NFT.

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Innovation Park: città digitale a 360 gradi
67mila acri di terreno ospiteranno Innovation Park, la città rivoluzionaria ideata da Jeffrey Berns. (Foto: Sand Boarding website)

Sistema centralizzato? Il magnate USA dice di no

Ambizione molto chiara: dare una sonora spallata al sistema centralizzato, tipico degli Stati tradizionali, gestiti dalle loro Banche Nazionali, dalle banche locali dislocate sul territorio; istituti finanziari e di credito che, dentro una comunità classica, sono le uniche a poter erogare moneta.

Un sistema diventato sempre più complesso, negli ultimi 21 anni dopo l’ingresso sulle scene dell’Euro: infatti, nei Paesi UE soltanto la BCE può battere ed emettere moneta con la conseguenza che ciascuno Stato UE non può più ricorrere all’intervento della propria Banca Nazionale in caso di forte crisi economico-finanziaria e sociale.

Jeffrey Berns vuole dire, definitivamente, il suo secco “no” a questo sistema centralizzato.

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Innovation Park: il quartier generale dell’azienda Blockchain LLC ha il nome della futura città
Conosciuta attualmente come Innovation Park, l’area della futura omonima città ospita già il quartier generale dell’azienda Blockchain LLC

Innovation Park: 100 per cento tecnologica e digitale

Smart, sostenibile, digitale e tecnologica, con infrastrutture moderne e d’avanguardia, per vivere in mezzo al verde e a zero impatto ambientale, con la guida autonoma “via maestra” per una mobilità alternativa, non inquinante, sostenibile, smart a tutto tondo.

Questo, in breve, l’identikit di Innovation Park. Il nome di questa ipotetica, futura città non è affatto nuovo: vicino alla città di Reno, Innovation Park è già il quartier generale dell’azienda di “Sir Blockchain”, Jeffrey Berns.

Il progetto di questa città futura, nel cuore del deserto del Nevada, è gestito dallo studio di architettura Ehrlich Yanai Rhee Chaney Architects e Tom Wiscombe Architecture. Studio che è ideatore dei “rendering urbani” che dovrebbero caratterizzare, architettonicamente, questa città.

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Innovation Park: città digitale a 360 gradi
67mila acri di terreno che ospiteranno Innovation Park, la città rivoluzionaria ideata da Jeffrey Berns. (Foto: Sand Boarding website)

Innovation Park: vivere in un sistema decentralizzato

La sua idea di città rivoluzionaria deve rivoluzionare, cambiare radicalmente i principali settori: educazione e scuola, uffici, complessi residenziali, lavoro, lavoro digitale, negozi, ristoranti, attività commerciali varie.

La vita dentro questa futura community deve ruotare, rigorosamente, su questi tre pilastri: efficienza, sostenibilità, e trasparenza.

L’intera economia deve basarsi sul sistema Blockchain, e sulla concreta possibilità di guadagnare stipendi in crypto, fare transazioni con le monete virtuali, investire tutto con il solo uso delle valute digitali.

Questo, già oggi è possibile grazie all’esistenza della Blockchain che è nata per garantire massima sicurezza, e protezione delle transazioni, stabilendo così un rapporto diretto tra acquirente e consumatore, senza il ruolo di alcun intermediario bancario o finanziario di sorta.

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Innovation Park: città digitale a 360 gradi
Nel cuore del deserto del Nevada, una città digitale e basata su blockchain e criptovalute: si chiamerà Innovation Park (Foto: Sand Boarding website)

Innovation Park: lavorare in digitale a 360 gradi

Ciascun abitante di Innovation Park avrebbe una propria identità digitale.

A prescindere se per motivi personali o professionali, può salvare dati, conservare i suoi soldi, fare qualsiasi tipo di operazione finanziaria senza il bisogno di rivolgersi a Istituti di credito.

A questo si aggiunge l’ampia disponibilità di mezzi o servizi tecnologici basati su stampe in 3D, Web3, Intelligenza Artificiale, e svariati servizi con l’ausilio di nanotecnologie.

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Innovation Park: città digitale a 360 gradi
Il digitale, sul lavoro e anche nella vita privata, dominerà le scene dentro la rivoluzionaria città ideata da Jeffrey Berns (Foto: Pixabay website)

Web3: i dati nelle esclusive mani dei titolari

In un contesto digitale tradizionale, ogni cittadino può interagire con enti, pubblici o privati, e aziende instaurando un certo tipo di rapporto o, in caso di accordi professionali, anche una partnership.

Tuttavia, il neo distorto è che non si ha il pieno controllo dei propri dati e, in secondo luogo, di tutta l’attività che si svolge a stretto contatto con l’azienda, l’associazione, o l’ente di turno.

Dati che vengono registrati e custoditi, ma senza la certezza dell’uso che ne sarà fatto in futuro. Stesso discorso anche per le impronte digitali.

Un altro fattore, di non poco conto, è che qualsiasi tipo di piattaforma presente, dai social media che, ormai, fanno parte della nostra vita da più di 15 anni, fino ai motori di ricerca, alle agenzie di rating, ai siti web per acquisti e pagamenti, arrivano a fare un uso dei dati di ciascun utente in modo illimitato, monetizzando quanto hanno a loro disposizione.

Con il Web3, l’internet del futuro prossimo che tanto insidia il Web2, tutto sarebbe nelle esclusive mani dell’utente, padrone assoluto della sua vita digitale.

Vita e attività, appunto, al 100 per cento decentralizzate.

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Innovation Park: un sì ai veicoli a guida autonoma

Perché la guida autonoma a Innovation Park? In diversi Paesi del mondo, Stati Uniti compresi, i colossi dell’automotive e del trasporto stanno già testando sulle strade, auto, veicoli industriali e commerciali che dispongono del pilota automatico.

Solitamente, questi test si svolgono in due modi ben precisi: a seconda della tipologia di veicolo, a bordo ci può essere sempre un conducente, non seduto sul posto di guida, ma pronto a intervenire in casi di estrema necessità o di urgenza grazie all’uso di dispositivi specifici che scongiurano, così, seri problemi soprattutto se l’auto, il camion o furgone di turno viaggia a velocità elevata su strada a scorrimento veloce.

Ci sono altre tipologie di automobili o veicoli che possono essere guidati anche a distanza.

Questo è reso possibile da piattaforme e dispositivi specifici che, collegate alla macchina o al veicolo in prova, minuto per minuto possono monitorare le effettive capacità nell’effettuare curve, manovre, frenate improvvise, il fermarsi ai semafori o in caso di lavori in corso, l’abilità nel saper evitare ostacoli che possono presentarsi improvvisamente, il cambio o meno di carreggiata.

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Innovation Park: in Nevada un singolare “progetto comunitario basato sulla libera circolazione di criptovalute
Jeffrey Berns intende trasformare la sua “tenuta” di Innovation Park in Nevada in un singolare “progetto comunitario basato sulla libera circolazione di criptovalute

Self driving: le infrastrutture facciano la loro parte

I veicoli autonomi sono già una realtà presente e radicata in alcuni Paesi.

Basta pensare alle diverse città europee o del mondo che dispongono della metropolitana ultra-veloce e senza macchinista. In altre parti del nostro globo, stanno già circolando e si stanno, anche, testando diversi autobus e tram “full electric” e senza conducente.

Sotto questo aspetto, anche le infrastrutture devono fare la loro parte: in diverse autostrade italiane, con il contributo di aziende esperte, si stanno installando dei sensori in grado di aiutare l’automobile o il veicolo in questione a circolare tranquillamente anche in quei punti dove potrebbe esserci un segnale molto scarso, se non del tutto assente.

Il cammino, nel complesso, è ancora lungo: c’è da lavorare per garantire il massimo della sicurezza su strada e autostrade. Come sarà la guida del futuro e automatizzata nella futura città digitale del magnate Jeffrey Berns? Il tempo e i fatti daranno i dovuti e obiettivi responsi.

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La città Innovation Park in Nevada darà spazio soltanto ai veicoli elettrici e a guida autonoma (Foto: Freepik website)

I tanti vantaggi dei veicoli elettrici e autonomi

Che siano totalmente elettrici o a idrogeno, quindi a zero emissioni, il loro impiego cancellerebbe tutti i rischi ai quali, con le emissioni di carbonio, andrebbero incontro la nostra salute e la salute dell’ambiente che ci circonda.

Questo si traduce, anche, in notevole risparmio sui costi di gestione, e mantenimento di un veicolo; risparmio che, anni fa, era impensabile.

Da Innovation Park al resto del pianeta: riusciremo a vedere una Smart Mobility, orfana definitivamente di benzina e gasolio, senza più emissioni di CO2?

In un’epoca storica in cui si punta alla totale decarbonizzazione di mobilità e trasporti, già entro il 2035, la speranza di raggiungere questo obiettivo è enorme. Sicuramente più difficile è abbattere il forte potere e monopolio dei colossi del petrolio.

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Mobilità autonoma con infrastrutture sostenibili

Mobilità autonoma e sostenibile, o Smart Mobility. Un obiettivo mondiale che, come si spera, possa trasformarsi in realtà concreta.

Vedere il parco veicoli circolante totalmente rinnovato, con automobili, veicoli commerciali, e industriali elettrici, autonomi quindi in grado di muoversi senza più l’ausilio del conducente, è quanto vogliamo vedere a partire dal 2035.

Tuttavia, il primo grande step che non può mancare all’appello è la disponibilità di infrastrutture stradali nuove, progettate con le più avanzate e sofisticate tecnologie.

Se dall’altro capo dell’emisfero, personalità del calibro di Jeffrey Berns pensano a un’intera città nel cuore del deserto in grado di vivere secondo i vantaggi del pianeta Blockchain, c’è chi non fa parte di questo mondo, ma guarda al presente e al futuro mettendo in piedi infrastrutture sostenibili, progettate con materiali compatibili con un ambiente ecocompatibile.

Questo è quanto fa Terra Solida. Le sue pavimentazioni stradali, costruite in diverse località e città d’Italia, hanno introdotto e con successo il concetto di edilizia sostenibile. Edilizia pensata a misura di cittadino.

Blockchain, criptovalute, economia digitale, sharing economy, economia circolare, gestione sostenibile dei rifiuti, AI, tecnologie avanzate, nanotecnologie, un Web dai nuovi orizzonti, tecnologie che irrompono anche su infrastrutture, mobilità, e trasporti.

Identikit di un mondo in continuo movimento e cambiamento.

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Innovation Park: i 67mila acri di terreno che ospiteranno la città rivoluzionaria ideata da Jeffrey Berns
Sono 67mila gli acri di terreno che ospiteranno Innovation Park, la città rivoluzionaria ideata da Jeffrey Berns (Foto: Sand Boarding website)